Francesco Lanzillotta dirige La Favorite al Massimo di Palermo

Sarà Francesco Lanzillotta a salire sul podio del Teatro Massimo di Palermo per la nuova produzione del grand-opéra di Gaetano Donizetti La Favorite, in scena dal 24 febbraio al 3 marzo prossimi, con la regia di Allex Aguilera, le scene e i costumi di Francesco Zito, le luci di Caetano Vilela. È la prima volta che il teatro siciliano mette in scena il titolo del compositore bergamasco nella versione del 1840 per l’Académie Royal de Musique di Parigi; sui leggii l’Edizione critica nazionale a cura di Rebecca Harris-Warrick edita da Ricordi in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo e il Comune di Bergamo.
Lanzillotta torna così a dirigere Donizetti dopo il grande successo dell’Elisir d’amore questa estate al Macerata Opera Festival, manifestazione di cui è direttore musicale, partecipando alla crescente rivalutazione internazionale della musica del compositore bergamasco e alla proposta dei suoi titoli meno noti e soprattutto in versione integrale.

«Credo che eseguire oggi Gaetano Donizetti – commenta Francesco Lanzillotta – sia sempre più opportuno per continuare a dar corpo alla Donizetti Renaissance: nell’arco di mezzo secolo siamo passati da esecuzioni con cospicui tagli (anche in opere come L’elisir d’amore e Don Pasquale). che facevano perdere parti peculiari della poetica di Donizetti come la sua gestione innovativa dell’armonia e delle modulazioni, a versioni integrali capaci di restituire tutta la bellezza della musica del compositore bergamasco».

La scrittura della Favorite ricade al centro del periodo parigino di Donizetti, attivo nella capitale francese dalla metà degli anni Trenta dell’Ottocento, quando coniugava il gusto del pubblico con le forme musicali alla moda, fra melodramma italiano e grand-opéra francese.
«Nella partitura della Favorite, ho trovato comunque molti spunti di approfondimento – spiega Lanzillotta – legati al Donizetti “italiano”: per esempio viene usata la struttura canonica del grand-opéra, ma cambiato il ruolo del coro che nel primo e nell’ultimo atto perde il ruolo di personaggio attivo diventando un mezzo per descrivere l’ambientazione.

Nella Favorite, Donizetti esalta la libertà formale del grand-opéra, mantenendosi molto attento ai rapporti tra testo e musica e alla versificazione, elementi dai quali scaturisce la linea melodica. Più mi immergo nella partitura, più mi convinco che La Favorite sia un’opera molto intima: già il tema con cui si apre il Preludio conduce a un senso di raccoglimento che poi pervade l’intera opera; la mia intenzione è quindi esaltare la natura più elegante della partitura e agevolare la funzione di sublimazione conclusiva svolta dai concertati di fine atto. Tutta l’opera esige un grande scavo psicologico che va trasmesso senza essere troppo didascalici, bensì provando a stendere un velluto sul quale le emozioni scivolino in chi ascolta la musica di Donizetti».

Francesco Lanzillotta sarà alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo di Palermo e di un cast vocale che vede alternarsi Sonia Ganassi e Raehann Bryce-Davis nei panni di Léonor e John Osborn e Giorgio Misseri come Fernand; Julian Kim e Simone Piazzola vestiranno i panni di Alphonse, mentre Balthazar sarà interpretato da Marko Mimica e Riccardo Fassi.

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