Chissà se l’amministrazione comunale di Jesolo lo sa che ogni giorno, per otto repliche settimanali a Vienna, la loro cittadina viene nominata in un musical. Agli austriaci si sa, piace divertirsi e divertire, e piace andare in vacanza in Italia.
Non è il primo caso di citazioni di località Italiane in una produzione d’oltralpe,era già accaduto in Ich war noch niemals in New York, ma di certo qui Jesolo spicca parecchio.
Eppure il musical in questione si intitola I am from Austria, ed è irresistibile. Il pubblico ride e si diverte. L’idea di Titus Hoffmann e Christian Struppeck di costruire un jukebox musical sulla musica di Rainhard Fendrich si è dimostrata più che vincente. Gli austriaci conoscono a memoria le canzoni tra le quali si possono segnalare “Macho, Macho” o “Blond”, o “Strada del sole”, “Es lebe der sport” oppure “I am from Austria” tanto per fare capire che stiamo parlando di un artista rispetto al quale Gianni Morandi potrebbe risultare colto.
La storia non è da meno: Emma Carter, una star Hollywoodiana, arriva a Vienna per partecipare al ballo dell’opera, l’appuntamento mondano della città. Le viene prenotata una suite all’hotel Edler, che vive un momento di stallo perché la proprietaria non capisce l’importanza della promozione dei social media mentre il figlio, in possesso di ottime doti manageriali, vorrebbe rinnovare molte cose.
È lui a incontrare e a discutere con Emma, che dimostra da subito una particolare difficoltà a seguire le direttive del suo manager che vuole vendere ai giornalisti lo scoop sulla sua ultima storia d’amore con un calciatore. Una relazione che non esiste, perché i due non si sono mai visti.
Facile immaginare che al ballo la bella attrice ci arriverà con il rampollo dell’hotel, che ha un cuore grande e ogni sera offre il cibo avanzato ai senza tetto. Altrettanto prevedibile è, conoscendo gli austriaci, il fatto che il calciatore che avrebbe dovuto fingersi fidanzato di Emma, sia già impegnato con un altro ragazzo in sudamerica. Il lieto fine è talmente tanto “esteso” che non dimentica nessuno dei personaggi sul palco, anche se, va detto, la storia, per quanto semplice, di discorsi aperti ne lascia troppi. Il bello è che il pubblico non se ne rende conto, troppo preso a ridere e a cantare.
I am from Vienna è uno splendido esempio di quello che gli Austriaci sanno fare con scene e costumi. Cambi velocissimi e sbalorditivi, in questo caso, con tanto di elicottero che sorvola le montagne.
Una bellissima cartolina di presentazione per Vienna, che tiene conto del resto dello stato, questo musical dovrebbe davvero andare in scena a Jesolo, per dimostrare agli Italiani come si può prendersi in giro con leggerezza ma con una tecnica encomiabile. Non solo scorci, anche tutti i personaggi famosi provenienti dall’Austria arrivano sul palco, da Sissi a Concita Wurst. Peccato che a Jesolo sarebbe difficile trovare una struttura dotata di girevole e con infiniti piani a disposizione delle scenografie come il Raimund Theater.
Orchestra dal vivo diretta da Michael Römer e un cast assolutamente perfetto, capitanato da Iréna Flury e Oliver Arno, che a Trieste aveva interpretato Rudolf nel musical Elisabeth. Il calciatore è Karim Ben Mansur, e una citazione speciale va fatta per il personaggio comico per eccellenza, la primadonna con i capelli bianchi, Dolores Schmidinger, che con il suo atteggiamento strampalato davvero fa sbellicare il pubblico. Un pubblico che non può che alzarsi in piedi e esultare perché anche loro, è evidente, sono… from Austria.
Sarah Del Sal
(16 marzo 2019)
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