CD: Doppio Vivaldi per Delphine Galou
Antonio Vivaldi fu in un certo senso “diversamente prete”; non particolarmente diligente nell’assolvere gli obblighi liturgici – dir messa non era tra le sue occupazioni favorite – e facile ad imbarcarsi in relazioni non esattamente consone alla tonaca, prima tra tutte quella con la cantante Anna Girò.
Ciò non gli impedì, anzi, di essere sommo compositore di musica sacra dedicandosi al contempo alla vocalità profana, soprattutto per voce solista, dato che anche il dover lavorare a produzioni corali non rientrava propriamente tra le sue occupazioni favorite.
La Naïve – nell’ambito della sua monumentale Vivaldi Edition – pubblica due incisioni consecutive dedicate la prima alla musica sacra per alto e alle arie e cantate, anch’esse per alto, la seconda.
Protagonista di entrambe le incisioni è Delphine Galou, contralto dai centri di velluto e dai gravi ambrati, che mette la sua arte a servizio della musica con duttile intelligenza.
Complice la sempre brillante Accademia Bizantina e sotto la guida di Ottavio Dantone, attenta e ricca di spunti fantasiosi pur rimanendo nei binari dell’esecuzione storicamente informata, la Galou percorre un viaggio ben articolato nella vocalità vivaldiana.
L’approccio parte sempre dal testo che diviene parola cantata in un articolarsi di colori, che rendono piena giustizia agli impaginati scelti, per trovare sviluppi di estremo fascino.
Nel CD sacro colpiscono in particolare l’”Hymnus Deus tuorum militum” RV 612 per contralto, tenore, due oboi e orchestra, reso – grazie anche al prezioso intervento di Alessandro Giangrande – con ubertosità di fraseggio e opulenza di accenti, e il “Regina coeli” per contralto, due trombe – in origine gli oggi irriproducibili violini in tromba marina – e orchestra. Ove la Galou esibisce una linea di canto di cristallina saldezza.
Sul versante profano l’arcinota “Cessate, omai cessate” RV 684, che apre il CD, è restituita con belle intenzioni, così come le arie dal Tito Manlio – in particolare “Andrò fida e sconsolata” – affrontate con begli accenti.
Interessante poi l’aria “L’innocenza sfortunata” dalla parzialmente perduta Tietberga, dove la Galou tramuta la vendetta in più meditato consiglio.
Peccato che nei libretti che accompagnano i due CD manchino i testi.
Alessandro Cammarano
Antonio Vivaldi | |
Musica sacra per alto | |
Contralto | Delphine Galou |
Direttore | Ottavio Dantone |
Accademia Bizantina | |
Naïve OP30569 | |
Antonio Vivaldi | |
Arie e cantate per contralto | |
Contralto | Delphine Galou |
Direttore | Ottavio Dantone |
Accademia Bizantina | |
Naïve OP30584 |
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