OPV: tre appuntamenti internazionali alla Biennale Musica di Venezia

Se «Venezia guarda a Est» con il 61° Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia (29 settembre-8 ottobre), l’Orchestra di Padova e del Veneto guarda a Venezia, aspettando i tre appuntamenti internazionali che la vedranno protagonista nel prestigioso cartellone lagunare. Il filo rosso della programmazione 2017, firmata dal Direttore artistico Ivan Fedele, sarà infatti l’Oriente, con autori e musiche provenienti da Cina, Corea e Giappone.

Per la prima volta nella sua storia l’OPV diretta da Marco Angius inaugurerà il  Festival con Inori di Karlheinz Stockhausen al Teatro alle Tese (29 settembre).
Un secondo concerto dell’Orchestra patavina, il 7 ottobre sempre al Teatro alle Tese, diretto da Yoichi Sugiyama, sarà invece dedicato alla musica dell’estremo Oriente. In un dialogo tra tradizione e avanguardia sarà presentata una composizione del compositore vincitore del Leone d’argento, Dai Fujikura.

E non è finita per l’OPV: lo stesso 7 ottobre sarà presentato presso il Palazzo della Biennale di Ca’ Giustinian (alle ore 11) il CD Abyss (Stradivarius 2017) per voce del direttore artistico e musicale dell’OPV Marco Angius, in un dialogo con il musicologo Alberto Massarotto.

Il CD raccoglie quattro composizioni di Franco Donatoni (1927-2000), in prima registrazione assoluta, ascrivibili a due distinti periodi della sua produzione. A rilevare la dirompente profondità creativa che aleggia tra le partiture è l’Orchestra di Padova e del Veneto insieme a Katarzyna Otczyk e Mario Caroli, raffinati interpreti del concertismo internazionale. La direzione è di Marco Angius.

«Inaugurare la biennale di Venezia con la prima esecuzione italiana di lnori – spiega Angius – rappresenta un’occasione di grande prestigio e onore per l’Orchestra di Padova e del Veneto. Si tratta di un evento importante per la storia stessa dell’orchestra oltre che per la portata di un lavoro così cruciale nel Novecento. Inori contiene non solo la celebre formula compositiva di Stockhausen, il nucleo germinatore delle sue inaudite macchine da suoni, ma esplora le ragioni più profonde dell’esperienza musicale e dell’ascolto attraverso la drammaturgia immaginaria dell’adorante, ossia del mimo che incarna il rapporto tra l’uomo e il divino attraverso il suono».

La gioia dell’Orchestra è condivisa anche da Paolo Giaretta Vicepresidente della Fondazione OPV. «Siamo estremamente felici per l’inaugurazione dei concerti alla Biennale Musica e per l’invito rivolto all’Orchestra dal direttore artistico Ivan Fedele, uno dei più importanti, e affermati a livello internazionale, compositori italiani» dichiara Giaretta, «Si tratta di un’occasione che conferma il valore artistico delle produzioni dell’OPV sotto la guida del Maestro Angius con una specifica attenzione al campo della musica contemporanea».

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