Tre volumi per Giuseppe Tartini

La stagione turistica si prospetta magra in questo 2020 fortemente segnato dalla pandemia del Coronavirus. Restate a casa è l’invito sotto forma di slogan che il Ministero della Salute di gran parte dei Paesi europei utilizza in questi tormentati momenti che portano la morte a pochi passi da casa. Fra le vittime di una situazione che induce il turista a ridimensionare l’entità delle sue ferie estive è anche il percorso transfrontaliero tra Pirano e Padova nel nome di Giuseppe Tartini di cui si celebra il duecentocinquantesimo anniversario della morte.

Ventidue giovani musicisti, allievi del Conservatorio che di Tartini porta il nome a Trieste, hanno lanciato un messaggio di speranza per una svolta rigenerante nella crisi pandemica che attraversa l’Italia e il mondo, nel video prodotto dall’istituzione musicale della città giuliana.

“La musica che avvicina” è, nella ricorrenza pasquale, un affresco sonoro per fare gli auguri a tutti. Realizzato a cura del responsabile di produzione artistica del Conservatorio Tartini Andrea Amendola con il direttore Roberto Turrin e con la collaborazione dello studente percussionista Ivan Boaro, il video offre un collage corale: una sequenza di mini-concerti che spaziano da uno strumento all’altro per viaggiare da brani classici di Grieg, Debussy, Bach, Donizetti e Paganini, a riletture di autori come Mario Castelnuovo Tedesco con il suo “Omaggio a Boccherini”, o come Paul Hindemith e Alfredo Casella.

Dalla propria camera o nel salotto di casa, dal centro esatto della musica nella loro quotidianità, i musicisti del Conservatorio di Trieste si sono alternati al suono di flauto, fisarmonica, percussioni, chitarra, pianoforte, viola, violoncello, contrabbasso, tromba, trombone, fagotto, sax, arpa, violino, spinetta, trombone. Il Conservatorio, come molte istituzioni scolastiche, si è riorganizzato dal punto di vista didattico con lezioni e formazione a distanza: oltre al settanta per cento dei corsi procede, infatti, online, con formazione guidata da remoto attraverso protocolli didattici autorizzati e unificati, per i quali è a disposizione sul sito la modulistica con le informative e indicazioni utili per studenti e docenti.

Nato a Pirano, in Istria, l’8 aprile del 1692 e morto a Padova, dove visse e creò una numerosa famiglia, il 26 febbraio del 1770, Giuseppe Tartini fu personalità eclettica e musicista prolifico. Violinista di vaglia, didatta insigne, compositore e teorico della musica, fu cittadino della Repubblica di Venezia. Lo si ricorda soprattutto come autore della celebre sonata per violino in sol minore Il trillo del diavolo.

Tartini non solo divenne il primo e più famoso violinista del suo tempo in Europa, ma fu anche un grande didatta con una visione pionieristica del percorso formativo dei suoi allievi che passava attraverso il confronto e lo scambio fra studenti di diverse latitudini. Fu, inoltre, scienziato e tecnologo: pubblicò importanti trattati sull’armonia e sulla teoria della musica, inclusa quella assai nota sul “terzo suono”. Si deve a lui la storica modifica dell’archetto, che ha per sempre cambiato, insieme alla postura esecutiva, l’impatto della sonorità e la tenuta della nota del violino.

Il progetto Interreg tARTini di Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini, a questo punto non decolla. Ci regala almeno due pubblicazioni di pregio che testimoniano la collaborazione fra realtà culturali e istituzioni pubbliche di Italia e Slovenia riunendo accanto al Comune di Pirano, capofila dell’iniziativa, il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, l’Università di Padova, dove il progetto è nato in seno al Dipartimento di studi linguistici e letterari per iniziativa di Sergio Durante, il Segretariato dell’Iniziativa Centro-Europea (InCE), la Comunità degli Italiani di Pirano, il Festival di Lubiana.

Alle pubblicazioni cartacee va aggiunto il nuovo sito www.discovertartini.eu che ricostruisce la vita e le opere di Giuseppe Tartini e permette di navigare fra archivi digitali, un motore di ricerca musicale, lettere, scritti scientifici e didattici, la guida a musei e luoghi tartiniani, la discografia, le informazioni sulle eccellenze del territorio e una sezione, Tartini Junior, che racconta ai più piccoli la straordinaria figura di Tartini.

Quanto ai volumi, Giuseppe Tartini 1692-1770 dedicato a Vilim Demsar, restauratore del violino del musicista piranese, (pagg. 121, euro 17) è pubblicato dal Museo del Mare di Casa Tartini a Pirano: uno spazio di ricerca accademica e di condivisione dell’eredità culturale del Maestro delle Nazioni che hs da poco inaugurato il nuovo percorso museale multimediale creato ad hoc con competenza e passione. La casa natale del musicista, sulla piazza principale della cittadina istroveneta a lui intitolata, ha grande importanza per la comunità piranese e in particolare per la comunità italofona che la custodisce e che proprio in questa sede organizza molte attività a lui dedicate.

In casa Tartini è conservato l’unico violino conosciuto che sia appartenuto al musicista. La ristrutturazione e la riqualificazione della casa natale rappresenta uno dei risultati più importanti del progetto Interreg e il volumetto, in vendita soprattutto in questa sede, svolge efficacemente il suo intento didattico-divulgativo.

Più ambizioso, viceversa è il Tartini, Padova e l’Europa che Sergio Durante ha pubblicato fin dal 2017 presso Sillabe di Livorno (pagg. 119, euro 14) e che è arrivato negli anni alla decima ristampa. E’ un volume ricco di spunti e di riflessioni che esauriscono le curiosità del lettore a proposito di un musicista di cui molto si favoleggia e poco si sa. Sergio Durante, ordinario di Musicologia all’Università di Padova, ne sa, forte delle circa settanta pubblicazioni che alternano saggi sulla contemporaneità a ricerche sui grandi musicisti del passato, Mozart e Tartini in primis.

C’è poi, l’Epistolario “Lettere e documenti” di cui EUT  ha anticipato l’uscita nel 2020 e in cui, per la prima volta sono raccolte oltre duecento lettere, per la maggior parte inedite, che gettano un fascio di luce sulla personalità artistica di Giuseppe Tartini e sulla sua dimensione umana e quotidiana. L’uscita però, è rimandata a data da destinarsi.

Godiamoci il genio di Tartini, insomma, sulle pagine d ei libri oppure online, leggendo, ma soprattutto ascoltando la sua musica immortale.

Rino Alessi                                             

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