Myung-Whun Chung riporta alla Scala Der Freischütz

Dal 10 ottobre al 2 novembre il capolavoro di Carl Maria von Weber torna al Piermarini in un nuovo allestimento firmato da Matthias Hartmann. Gli immaginifici costumi sono disegnati dalla stilista Susanne Bisovsky.

 Dal 10 ottobre al 2 novembre Der Freischütz, capolavoro romantico di Carl Maria von Weber su libretto di Friedrich Kind, torna alla Scala dopo 19 anni con la direzione di Myung-Whun Chung, la regia di Matthias Hartmann, le scene di Raimund Voigt e costumi firmati da Susanne Bisovsky e Josef Gerger. Il cast comprende Julia Kleiter (Agathe), Eva Liebau (Ännchen), Michael König (Max), Günther Groissböck (Kaspar), Michael Kraus (Ottokar), Stephen Milling (Eremita), Frank van Hove (Kuno) e Till von Orlowsky (Kilian).

Myung-Whun Chung torna sul podio della Scala dopo il grande successo riscosso nel 2016 con Simon Boccanegra, sia nella sala del Piermarini sia in tournée a Mosca, e in questa Stagione con un memorabile Don Carlo nella versione in 5 atti. Nel 2017/2018 oltre a riprendere Simon Boccanegra affronterà per la prima volta in forma scenica il Fidelio di Beethoven. Il debutto di Chung alla Scala risale al 1989 sul podio della Filarmonica e al 1992 in buca per una sensazionale Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovič cui sono seguite Salome, Madama Butterfly e Idomeneo.

Matthias Hartmann, attivo nel teatro d’opera e nella prosa, è stato Sovrintendente del Burgtheater di Vienna. Tra i suoi lavori che hanno suscitato più interesse: l’inaugurazione della nuova Ruhrtriennale diretta da Gerard Mortier con Deutschland, deine Lieder (2002), Elektra di Richard Strauss all’Opéra di Parigi (2005), l’allestimento di Guerra e pace di Tolstoj al Burgtheater (2011). Ha firmato la regia di diverse prime rappresentazioni di lavori di Botho Strauß. Tra i suoi progetti più recenti, l’allestimento multimediale per Die Räuber di Schiller al Landestheater di Salisburgo, trasmesso in diretta televisiva. Oltre al lavoro in teatro, idea programmi per una rete televisiva austriaca. I suoi allestimenti operistici più recenti comprendono Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovič per la Staatsoper di Vienna; La sposa venduta di Smetana, Tiefland di Eugen d’Albert, Carmen, Rusalka di Dvořák e Mathis der Maler di Hindemith per l’Opernhaus di Zurigo; Fidelio e La bohème per il Grand Théâtre di Ginevra.

Un approfondimento a parte merita il lavoro della costumista Susanne Bisovsky, una delle più importanti stiliste austriache, passata dal disegnare sensazionali abiti di latex per Helmut Lang negli anni ’90 alla riscoperta dello chic viennese e delle radici folkloristiche e religiose dell’immaginario austriaco (la sua collezione di Dirndl ha superato i 700 pezzi). Oggi Bisovsky traduce la qualità visionaria e sinistra della musica di Weber in una rilettura immaginifica dell’abbigliamento tradizionale. – www.bisovsky.com

Nella parte di Agathe canta Julia Kleiter. Entrata a sei anni nel Coro del Duomo di Limburg, ha studiato ad Amburgo e Colonia e si è affermata come Dama in Daphne diretta da Semyon Bychkov nel 2003. Una rapida carriera l’ha portata a lavorare con direttori come Nikolaus Harnoncourt (Die Zauberflöte, Salisburgo), Daniel Barenboim (Die Meistersinger, Berlino), Philippe Jordan (Die Zauberflöte, Parigi). Alla Scala ha cantato in concerto con Daniel Harding e con Zubin Mehta. – www.juliakleiter.com

A interpretare la giovane Ännchen sarà Eva Liebau, soprano tedesco che dopo gli studi al Conservatorio di Klagenfurt e all’Università di Graz ha fatto parte dell’ensemble dell’Opernhaus di Zurigo, dove ha cantato tra l’altro in Die Zauberflöte, Pelléas et Mélisande, L’incoronazione di Poppea, Tiefland, Le nozze di Figaro, Hänsel und Gretel, Die Fledermaus, La finta semplice. Ha collaborato con direttori quali Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Marc Minkowski, Nikolaus Harnoncourt nei maggiori teatri e festival europei. Il pubblico del Teatro alla Scala la conosce per le sue interpretazioni di Celia nel Lucio Silla e Nannetta nel Falstaff, entrambe del 2015; nell’estate 2018 Eva Liebau tornerà al Piermarini per interpretare Marzelline in Fidelio, di nuovo sotto la direzione di Myung-Whun Chung.

Il tenore tedesco Michael König, che interpreterà Max, vanta collaborazioni con le più prestigiose orchestre del mondo, tra cui i Berliner Philharmoniker, i Wiener Symphoniker, la London Philharmonic, la London Symphony e la London Philharmonia; con direttori del calibro di Christian Thielemann, Andris Nelsons, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Daniel Barenboim, Kent Nagano, Sylvain Cambreling. Il suo repertorio comprende i ruoli di Florestan (Fidelio), Lohengrin, Siegmund (Die Walküre), Erik (Der fliegende Holländer), l’Imperatore (Die Frau ohne Schatten), Bacchus (Ariadne auf Naxos), Andrej Chovanskij (Chovanščina), Grigorj (Boris Godunov).

Kaspar avrà la voce di Günther Groissböck. Il basso austriaco ha studiato con Robert Holl e José van Dam a Vienna. Dopo aver fatto parte delle compagnie di Vienna e Zurigo, ha cantato regolarmente in teatri come la Staatsoper e la Deutsche Oper di Berlino, la Bayerische Staatsoper, il Metropolitan di New York, il Liceu di Barcellona, i teatri d’opera di Los Angeles e Chicago, oltre che ai festival di Bayreuth e Salisburgo. Il suo repertorio spazia dai ruoli wagneriani (Hunding, König Heinrich, Hermann) a Mozart (Sarastro) a Gremin nell’Onegin e Boris Godunov. Il pubblico della Scala ha già applaudito Günther Groissböck nel 2011 nella parte di Sarastro nella Zauberflöte diretta da Roland Böer e più di recente, nel 2016, come Barone Ochs nel molto applaudito Rosenkavalier diretto da Zubin Mehta.

La storia scaligera de Il franco cacciatore inizia nel 1872 con un primo allestimento diretto da Franco Faccio cui ne segue un secondo nel 1881. Nel 1905/1906 si alternano sul podio Cleofonte Campanini e Leopoldo Mugnone, mentre nel 1927 Gabriele Santini dirige una nuova produzione con la regia di Ernest Lert. Nel 1955 Carlo Maria Giulini è alla testa di una produzione di particolare pregio, con regia di Josef Gielen, scene di Nicola Benois e un cast in cui spiccano Mirto Picchi, Nicola Rossi Lemeni e, nella parte di Agathe, Victoria de Los Angeles e Marcella Pobbe. L’unica edizione scaligera in tedesco risale al 1998, con la direzione di Donald Runnicles, la regia di Pier’Alli e Nancy Gustafson e Kim Begley protagonisti.

La recita del Freischütz di venerdì 13 ottobre sarà oggetto di diretta radiofonica su RAI RADIO TRE. (C.S.)

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