La Toscanini presenta La Passione – tre concerti per la Settimana Santa
Nell’ambito del Progetto “Valore Toscanini – la musica necessaria”, La Toscanini presenta
La Passione – tre concerti per la Settimana Santa
Sarà una Pasqua suggestiva, simbolica e densa di significati quella proposta da La Toscanini.
Tre programmi importanti, e non solo dal punto di vista artistico, per il Giovedì, il Venerdì e il Sabato Santo, in pieno spirito Pasquale.
Giovedì 1° aprile alle 20.30 in streaming, Federico Maria Sardelli dirigerà la Filarmonica Toscanini nello Stabat Mater di Vivaldi. Sempre di Antonio Vivaldi, l’Orchestra eseguirà il Concerto in do maggiore, RV 556 per la Solennità di San Lorenzo, il Concerto per archi e cembalo in sol minore, RV 157, e il Salve Regina. In programma anche il Concerto per Violino in sol minore e il Concerto per fagotto in sol maggiore, L’incostanza, dello stesso Federico Maria Sardelli. Ospite d’eccezione Sara Mingardo, una delle rarissime voci di autentico contralto della scena musicale odierna.
Sul podio salirà dunque Enrico Onofri, direttore principale della Filarmonica Toscanini, per i programmi di venerdì 2 e sabato 3 aprile.
Lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi celebrerà la solennità del Venerdì Santo, in streaming alle 20.30, con Francesca Aspromonte soprano e Marianna Pizzolato, contralto.
Sabato 3 aprile, sempre in streaming alle 20.30, sarà la volta del capolavoro di Haydn, Le ultime sette parole del nostro Redentore sulla Croce, uno dei monumenti della musica sacra nella storia della cultura occidentale.
Si conferma l’impegno de La Toscanini nei confronti del pubblico di appassionati e del nuovo pubblico acquisito in tutto il mondo nel corso dell’ultimo anno, grazie alla fruizione gratuita dei concerti in streaming.
Ci sono ulteriori elementi di interesse, a partire dai luoghi scelti per l’esecuzione dei concerti: l’Abbazia di San Giovanni Evangelista a Parma per il concerto del Giovedì Santo e la Chiesa di San Girolamo, Certosa di Parma per i due concerti diretti da Enrico Onofri. Uno splendido contesto architettonico, che aiuterà il pubblico ad immergersi in un’atmosfera in grado di esaltare l’ascolto della musica.
Per quanto riguarda in particolare il concerto del Sabato Santo, gli interventi recitati previsti dalla partitura saranno affidati a un coro di testimoni. A leggere i versetti evangelici collegati alle ultime parole di Cristo sulla Croce saranno infatti un medico, una giovane allieva della Scuola di polizia penitenziaria, una volontaria della C.R.I., una donna incinta, un’infermiera, un operatore della protezione civile, una coppia di studenti, un pensionato. Nove angeli contemporanei ai piedi della Croce, frammenti di società, segni generosi di volontariato e di impegno. Nove testimoni-simbolo per un compianto che da religioso si fa universale. La condivisione di un dramma e la volontà di superarlo da parte di una nazione intera.
L’adattamento drammaturgico di questa serata sarà a cura del regista Andrea Chiodi, con la partecipazione dell’attrice Francesca Porrini.
“L’elemento più significativo del progetto – anticipa Alberto Triola, sovrintendente de La Toscanini – è quello dello spirito di meditazione e condivisione che abbiamo voluto dare al capolavoro di Haydn. Oggi più che mai può essere letto come dramma sacro, che da religiosa diventa civile e universale. Ai piedi della Croce c’è oggi tutto un popolo, un vero e proprio coro tragico e laico che non toglie nulla, ma semmai amplifica il valore spirituale del testo. Abbiamo pensato a nove testimoni-simbolo in rappresentanza di alcune delle categorie più impegnate e coinvolte in prima linea nella lotta, nella tutela e nelle gravose difficoltà di persone, comunità, istituzioni. Ancora una volta, nel nome di Toscanini, emerge la volontà di testimoniare che la musica assolve il proprio ruolo nella contemporaneità se diventa veicolo di valori di significato sociale ed umano”.
I tre “Concerti della Passione” rientrano nella programmazione della stagione 2020/2021 che con orgoglio, coerenza e determinazione, La Toscanini – pur nel protrarsi dei divieti imposti dalla situazione di emergenza sanitaria – ha deciso di onorare integralmente. Un progetto di stagione che ha mantenuto la coerenza di un disegno artistico ambizioso, garantendo al pubblico la fruizione gratuita in streaming dei concerti.
Una scelta confermata anche dai numeri: le oltre 100 mila visualizzazioni dei concerti – raggiungendo pubblico di tutti e 5 i continenti – confermano come tale impegno sia stato recepito.
Ad aggiungere ulteriore valore simbolico alla programmazione pasquale, abbiamo recuperato una lettera manoscritta autografa inviata da Arturo Toscanini a Ada Mainardi da Milano, esattamente il 3 aprile 1937.
Fa parte del carteggio Arturo Toscanini-Ada Mainardi Colleoni, acquistato dalla Fondazione Arturo Toscanini dalla Casa d’asta Stargardt di Berlino tenutasi il 17 marzo 1995.
Del carteggio dal 1933 al 1938 fanno parte, oltre alle 800 lettere, telegrammi e cartoline articoli dei giornali, fotografie e programmi di concerti del Maestro.
In particolare, nella lettera datata 3 aprile (N.B. il 3 aprile è la data del concerto alla Certosa di Parma), il Maestro scrive: “Ho bisogno di solitudine, di non vedere più nessuno…ho sentito due volte le Sette parole di Cristo dell’Haydn suonate dal Quartetto Busch (benissimo) la prima volta alle 4 pom. (chiesa San Paolo – in mezzo alla folla (che non c’era un posto appartato come al conservatorio), quindi con una rabbia concentrata contro tutto e tutti…”
“Le parole del Maestro in cerca di solitudine e infastidito dalla folla – aggiunge il sovrintendente Triola – risuonano come drammatico contrappunto alla sofferta condizione di forzato isolamento di oggi. Ad accomunare lo ieri con l’oggi è il valore musicale assoluto del capolavoro di Haydn: un ascolto soggiogante che Toscanini ripete due volte nello stesso giorno e che continua a sorprendere il pubblico di oggi con la stessa irresistibile forza.”
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