Ravenna: Laura Catrani e gli animali di Dante

In serate successive, al Ravenna Festival si sono ascoltati due concerti di musica d’oggi nei quali la voce, sola nel primo caso e in coro misto nel secondo, era protagonista. Sedi, due basiliche di enorme rilevanza storica e artistica; per il programma un denominatore comune: l’omaggio a Dante. Del secondo concerto, a Sant’Apollinare in Classe con musiche di Valentin Silvestrov, parleremo in un prossimo articolo.

Il primo si è tenuto invece nella basilica di San Francesco, dove furono celebrate le esequie del Poeta; le sue spoglie, a lungo conservate dai frati francescani, riposano a un passo, nel tempietto settecentesco di Camillo Morigia recentemente restaurato. Laura Catrani ha portato qui Vox in Bestia, un recital senza accompagnamento strumentale e con la partecipazione dello scrittore Tiziano Scarpa, nel quale ha interpretato alcuni brani che gli animali della Commedia dantesca hanno ispirato a tre compositori: Fabrizio de Rossi Re per l’Inferno, Matteo Franceschini per il Purgatorio e Alessandro Solbiati per il Paradiso.

La serie completa dei quindici «animali divini», nata da un’idea dello stesso soprano riminese, è stata trasmessa da Rai Radio 3 nello scorso mese di maggio. A Ravenna, il 7 e l’8 luglio se ne sono ascoltati nove, «Li astor» (Purgatorio, Canto VIII), «Il colùbro» (Paradiso, Canto VI), «Mosconi, vespe, vermi» (Inferno, Canto III), «I botoli» (Purgatorio, Canto XIV), «Stornei, gru, colombe» (Inferno, Canto V), «Cerbero» (Inferno, Canto VI), «L’augello» (Paradiso, Canto XXIII), «L’ape» (Purgatorio, Canto XVIII), «L’agnello» (Paradiso, Canto XXIV).

Ogni breve brano musicale era preceduto dalla terzina relativa della Divina Commedia e dall’acuta e rivelatrice «miniatura letteraria che racconta l’essenza simbolica di ciascun animale dantesco», per dirla con Laura Catrani, creata per l’occasione da Tiziano Scarpa e da lui stesso porta con espressività da attore di vaglia. Sullo sfondo del catino absidale, che purtroppo ai giorni nostri non reca più traccia alcuna di affreschi o mosaici, erano proiettate le video animazioni di Gianluigi Toccafondo, dal segno raffinato e suggestivo.

Con pochissime forze in campo, ma di elevata qualità, si può creare uno spettacolo completo e di grande presa sul pubblico, e questo è stato il caso del concerto in San Francesco. Naturalmente, al centro di tutto c’era Laura Catrani, una cantante dalla tecnica rifinita e dai mezzi vocali di prim’ordine, con una spiccata predilezione per la musica d’oggi. I compositori chiamati in causa, tutt’e tre encomiabili nel loro dipingere in musica le fisionomie reali e simboliche degli animali danteschi, hanno messo in luce ampiamente la sua duttile vocalità, coinvolgendola tra l’altro in una pirotecnica serie di onomatopee e di effetti, tra ronzii, latrati, bisbigli e quant’altro, resi dal soprano con disinvolta sicurezza, virtuosistica agilità e calda comunicativa. Gli spettatori presenti, visibilmente catturati, hanno applaudito con fervore.

Patrizia Luppi
(7 luglio 2021)

La locandina

Soprano Laura Catrani
Testi e narrazione Tiziano Scarpa
Video animazioni Gianluigi Toccafondo
Musiche di:
Fabrizio de Rossi Re, Inferno
Matteo Franceschini, Purgatorio
Alessandro Solbiati, Paradiso

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