Venezia: alla Biennale la Natura di Kaija Saariaho

Curioso che per l’apertura di una rassegna sulla musica d’oggi si scelga di tornare indietro.
La sessantacinquesima edizione della Biennale Musica – la prima del nuovo corso affidato alla direzione di Lucia Ronchetti che la intitola “Choruses. Drammaturgie vocali” dandole immediatamente una collocazione estetica e contenutistica precisa e lontana dal concetto di “vetrina sulle ultime tendenze” che aveva caratterizzato gli ultimi anni  – apre con un impaginato che riporta indietro nel tempo ripensato in un arrangiamento per orchestra che non gli rende giustizia.

Nel Children’s Corner – che nel 1908 Claude Debussy dedicò, non senza un pizzico di ironia, alla figlia Claude-Emma – ciò che balza immediatamente all’evidenza è l’occhio con cui si guarda all’infanzia, vista più nel suo lato oscuro che non attraverso la spensieratezza di un bimbo. Questo aspetto scompare quasi del tutto nell’arrangiamento per orchestra realizzato nel 2012 da Hans Abrahamsen dove la dirompente novità del linguaggio debussiano – evidentissimo nell’originale per pianoforte – si perde in rivoli elegantemente zuccherosi in cui lo humour nero viene sacrificato sull’altare dell’ascolto “facile”. Si salva in qualche maniera il conclusivo Cake-Walk, mentre The little shepherd naufraga nella melassa. Ci prova Ernest Martinez-Izquierdo – non sempre assecondato dall’orchestra – a dare un senso al tutto, ma l’arrangiamento è quello che è, ovvero un garbato esercizio di stile, e più di tanto non è dato fare.

Di tutt’altro spessore Notes on Light per violoncello e orchestra di Kaija Saariaho – fresca di Leone d’Oro alla carriera e capace di confermarsi come una delle personalità più luminose della musica nuova e capace di reinventarsi costantemente rimanendo comunque all’interno di una visione estetica e contenutistica perfettamente tracciata – presentato in prima esecuzione italiana.

La pagina rifugge da qualsiasi collocazione “canonica” incentrandosi in un dialogo serrato tra il violoncello e l’orchestra dando vita ad un discorso musicale che da interlocutorio si fa via via più serrato in articolazioni affabulanti.

La Saariaho è creatrice di voci e anche qui lo strumento solista trova la sua dimensione in un gioco articolato e fascinoso di rimandi alla vocalità intesa come suono della Natura.

Ansi Karttunen si cala con intima convinzione nel dettato musicale e lo rende all’ascolto attraverso una meditatissima ricerca di colori in un fraseggio intenso trovando perfetta corrispondenza nella visione che Martinez-Izquierdo ha dell’impaginato e che prova a trasmettere all’orchestra la quale sembra però appiattirsi in un suono troppo spesso un po’ generico.

Successo pieno, con ovazione per la Saarihao che seduta in platea ha assistito al concerto.

Alessandro Cammarano
(17 settembre 2021)

La locandina

Direttore Ernest Martinez-Izquierdo
Violoncello Ansi Karttunen
Orchestra del Teatro La Fenice
Programma:
Claude Debussy
Children’s Corner, arrangiamento per orchestra di Hans Abrahamsen
Kaija Saariaho
Notes on Light per violoncello e orchestra

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