La stagione d’opera della Fondazione Haydn
La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento presenta il festival d’Opera 2022, in programma nell’arco del mese di marzo: quattro titoli, due dei quali in prima assoluta, riuniti attorno al filo conduttore di Larger Than Life, espressione del desiderio di raccontare storie di vita reale che hanno poi assunto significati simbolici, a volte superiori al valore della vita stessa. Storie che, anche se prese dal passato, riflettono un oggi fatto di eroi veri o presunti, di conflitti sociali, di fenomeni che segnano tragicamente la vita di donne e uomini. Ma anche di figure che con il loro coraggio possono rappresentare un esempio e uno spiraglio di positività, di speranza.
Il festival partirà significativamente con la prima assoluta del vincitore della terza edizione di Fringe, il concorso di teatro musicale promosso dalla Fondazione Haydn per valorizzazione le nuove realtà del territorio, Silenzio/Silence, progetto ideato dall’Associazione Culturale Anomalia ETS (venerdì 4 marzo al Teatro Studio di Bolzano e domenica 6 al SanbàPolis di Trento), per proseguire con l’opera Falcone (il tempo sospeso del volo) di Nicola Sani (sabato 12 e domenica 13 al Teatro Sociale di Trento), ripresa con nuova regia in concomitanza con il trentesimo anniversario della morte del magistrato ucciso dalla mafia. Sarà quindi la volta di Toteis di Manuela Kerer (mercoledì 16 e giovedì 17 alla Sala Grande del Teatro di Bolzano), opera che getta uno sguardo sulla discussa vicenda di Viktoria Savs il cui debutto è stato rinviato a causa della pandemia. Infine, Powder Her Face dell’inglese Thomas Adés che riaccende i riflettori su Argyll Margaret Campbell, al centro di uno scandalo e di un caso mediatico nella Gran Bretagna degli anni Sessanta (venerdì 25 e sabato 26, ancora al Teatro Comunale di Bolzano). Una donna fuori dagli schemi che si ricollega ad altre figure femminili rappresentate in opere proposte dalla Fondazione Haydn, come La voix humaine, Lulu e La Wally.
Nell’addentrarsi nella descrizione delle sue scelte artistiche, Matthias Lošek parte dall’assunto che «Le storie migliori sono quelle che scrive la vita: una frase forse un po’ banale ma pur sempre veritiera, se si considera il palcoscenico dell’opera. Non è infatti raro trovare nel dramma musicale contemporaneo spunti e vere e proprie storie molto vicine alla realtà». «Nel nostro viaggio», precisa il Direttore Artistico dell’Opera, «incontreremo, lungo le interminabili traversie della natura umana, anche Margaret Campbell, meglio nota come la duchessa di Argyll, donna emancipata, sessualmente libera, che di conseguenza condusse una vita invisa alla upper class e ai media britannici degli anni Sessanta. Una vita larger than life, ma anche più di quanto una società voyeuristica possa concedere. Di tutt’altro genere è il ritratto, firmato da Nicola Sani con la nuova regia di Stefano Simone Pintor, di Giovanni Falcone, figura in realtà isolata dalla realtà in quanto tale e assurta a mito».
«Nel 2022 andrà finalmente in scena la tanto attesa Toteis di Manuela Kerer, rimandata a causa della pandemia», prosegue Matthias Losek, «Manuela Kerer e il librettista Martin Plattner raccontano la storia vera di Viktoria Savs, la ragazza sudtirolese che durante la Prima guerra mondiale seguì il padre al fronte sulle Dolomiti, dove, in circostanze sospette, perse una gamba. Il nazismo non si lasciò sfuggire l’occasione per celebrarla come eroina a scopi propagandistici. Ma la storia di Savs è anche la storia di milioni di persone che si fecero sedurre diventando così complici attivi o passivi di una delle più grandi tragedie del XX secolo. In conclusione, o meglio come inaugurazione del nostro festival, c’è il progetto vincitore della terza edizione di fringe, il format per talenti dell’Euroregione Tirolo/Alto Adige/Trentino che ogni due anni esplora l’humus artistico delle tre regioni. Si tratta di Silenzio/Silence che, prendendo le mosse dall’idea musicale della giovane compositrice già acclamata a livello internazionale Anna Sowa, si dedica in modo bizzarro, poetico ed estremamente piacevole al fenomeno più difficile da descrivere in assoluto: l’amore. Ovvero uno dei temi prediletti dall’opera, reale o meno che sia».
In occasione di ogni spettacolo sarà attivo un servizio shuttle che collegherà i teatri di Bolzano e Trento, favorendo così lo scambio di pubblico fra le due città, in un’ottica di offrire una proposta culturale più ampia. La prenotazione del pullman è da effettuare al momento dell’acquisto del biglietto.
La vendita dei biglietti singoli e degli abbonamenti partirà dal 15 dicembre.
Gli spettacoli si svolgeranno nel rispetto delle normative anti Covid 19 in vigore al momento del loro svolgimento.
La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ringrazia per la collaborazione e il sostegno alla Stagione d’Opera la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e Alperia.
LE OPERE
Venerdì 04.03.2022 ore 20.00 – Teatro Comunale di Bolzano (Studio)
Domenica So 06.03.2022 ore 20.00 – Teatro SanbàPolis, Trento
Associazione Culturale Anomalia
Silenzio / Silence
Prima assoluta
Progetto vincitore del concorso musicale “Fringe Vol. III“
Musica Anna Sowa
Libretto Martina Badiluzzi
Interpreti
Linda Giulia Zaniboni
Goffredo Victor Andrini
Primo orsacchiotto Pietro Paolo Dinapoli
Seconda orsacchiotta Roberta Gottardi
Primo musicista Mikolaj Rytowski
Seconda musicista Margherita Berlanda
Terza musicista Dorota Jasinska-Urbanska
Concept Associazione Culturale Anomalia
Progettazione Margherita Berlanda
Regia Anna Sowa, Martina Badiluzzi
Scene Andrea Fontanari
Costumi Marco Baitella in cooperazione con Centro Moda Canossa Trento
Lighting design Anna Sowa
Movimenti Angela Demattè
Make up, Hair Styling NOI Parrucchieri
Electronics Anna Sowa
Nuovo allestimento
Produzione Fondazione Stiftung Haydn
Silenzio/Silence è liberamente ispirato al racconto Convalescenza (Fruits of My Woman) della scrittrice sudcoreana Han Kang. Il libretto dell’opera trae spunto dal racconto per sviluppare una trama differente, ambientata nella sala d’attesa di uno studio televisivo, dove Linda, una donna delle pulizie, ascolta musica, canta e balla. Linda è innamorata di Goffredo, un uomo inaridito e crudele che nasconde un segreto. Dei musicisti entrano in scena: sono lì per sostenere un provino per uno spot televisivo. Solo quando iniziano, quasi per caso, a suonare, si crea un’armonia attorno al canto di Linda. La musica è un linguaggio universale che parla al di là delle parole. Silenzio/Silence racconta una storia di desideri apparentemente impossibili: il senso di tragedia delle opere del passato lascia, nel finale, il posto alla speranza di un futuro più sereno. Il progetto di Anomalía ETS nasce dalla necessità di sviluppare una simbiosi tra i diversi elementi in scena: musica/movimento/performance teatrale. Musicisti e cantanti si spogliano delle loro consuete vesti per abbracciare ambiti affini, ma talvolta inesplorati. La narrazione non è affidata solo alle parti vocali principali, ma anche all’ensemble, sempre presente in scena, che suona, balla, canta e recita.
Sabato 12.03.2022 ore 20.00 – Teatro Sociale di Trento
Domenica 13.03.2022 ore 17.00 – Teatro Sociale di Trento
Nicola Sani
Falcone (Il tempo sospeso del volo)
Libretto Franco Ripa di Meana
Editore Edizioni Suvini Zerboni, Milano
Prima rapprestenzione 10.10.2007 _ Teatro La Cavallerizza, Reggio Emilia
Interpreti | Besetzung
Basso 1 (Giovanni Falcone) Roberto Scandiuzzi
Basso 2 (il Giudice, il Pentito, un Altro Mafioso, il Primo Togato, il Consigliere Istruttore, il Secondo Giornalista Gabriele Ribis
Basso 3 (il Padrino, il Sopravvissuto, un Mafioso, il Secondo Togato, il Corvo, il Politico, il Terzo Giornalista Salvatore Grigoli
Attore 1 (un Anziano Collega, l’onesto Cittadino, il Terzo Togato, il Grande Scrittore, l’agente Segreto, il Procuratore Capo, l’intervistatore, lo Stimato Giornalista Moni Ovadia
Attore 2 Angelo Romagnoli
Direzione musicale Marco Angius
Regia Stefano Simone Pintor
Scene Gregorio Zurla
Costumi Alberto Allegretti
Lighting design Fiammetta Baldiserri
Video Francesco Mori
Sound design Alvise Vidolin
Coro | Chor NN
Direzione | Leitung Luigi Azzolini
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento | Haydn Orchester von Bozen und Trient
Nuovo allestimento | Neusinzenierung
Coproduzione | Koproduktion Fondazione Stiftung Haydn, Fondazione Teatro Comunale di Bologna
L’opera di Nicola Sani racconta la storia di uno dei magistrati che più si è adoperato nella lotta contro la mafia, pagando questo suo impegno con l’altissimo prezzo della propria vita. L’opera, messa in scena per la prima volta nel 2007, viene riallestita in concomitanza con l’anniversario del trentennale morte di Giovanni Falcone, avvenuta nel maggio del 1992. Coproduzione Fondazione Haydn, Teatro Comunale di Bologna. Nicola Sani definisce Falcone un’opera “cinematografica”. Durante il volo da Roma a Palermo, il magistrato ripensa alla propria vita, a momenti di storia personale e professionale:Sani fa risuonare la testimonianza di un’epoca con un linguaggio musicale sperimentale, creando diversi piani sonori fra ritmo, recitazione e canto. Nelle note di regia, Stefano Simone Pintor scrive: «Nonostante la sua enorme popolarità in tutto il mondo, Falcone non voleva essere un eroe. Eppure per molti versi lo è diventato e l’eco che il suo sacrificio ha avuto su di noi lo dimostra. Ma quel sacrificio è iniziato molto prima della sua morte: è iniziato quando, già alla fine degli anni ’70, ha iniziato il suo impegno nella lotta alla mafia. Una dedizione e una fermezza di spirito che non sono mai cambiate nel tempo, nemmeno quando i suoi più stretti colleghi o amici sono stati uccisi, nemmeno quando la sua stessa vita è stata messa in pericolo. Quindi questo è ciò che significa davvero “più grande della vita” quando si parla di Falcone. Non lui, non la sua persona, ma le sue idee. Le sue idee erano “più grandi della vita”, quelle idee che rimangono».
Mercoledì 16.03.2022 ore 20.00 – Teatro Comunale di Bolzano
Giovedì 17.03.2022 ore 20.00 – Teatro Comunale di Bolzano
Manuela Kerer
Toteis
Editore proprietario Breitkopf & Härtel
Libretto Martin Plattner
Editore libretto Thomas Sessler Verlag, Bühnen- und Musikverlag
Prima assoluta commissionata dalla Fondazione Haydn
Interpreti | Besetzung
Viktoria Isabel Seebacher
Karola | Vikerl Verena Gunz
Luis | Peter Alexander Kaimbacher
Hansl | Charlotte Bernhard Landauer
Eugen Klemens Sander
Schuhplattler Christian Balzamà, Martina Lazzari, Sarah Merler, Matteo Sala
Direzione musicale Walter Kobéra
Regia e scene Mirella Weingarten
Costumi Julia Müer
Lighting design Norbert Chmel
Regia del suono Christina Bauer
Coro Wiener Kammerchor
Maestro del coro Bernhard Jaretz
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Coproduzione
Fondazione Stiftung Haydn, Neue Oper Wien, Vereinigte Bühnen Bozen
Inizialmente prevista per marzo 2020, annullata a causa della pandemia da Covid 19 e poi rappresentata in versione con organico strumentale ridotto a Vienna nel settembre 2020, va in scena per la prima volta nella sua forma completa l’opera di Manuela Kerer, su libretto di Martin Plattner.
Toteis ricostruisce, per quanto possibile, la vicenda di Viktoria Savs, controversa figura di giovane donna che si travestì da uomo per combattere con l’esercito austriaco sul fronte delle Dolomiti durante la Prima Guerra Mondiale. Ferita, perdendo una gamba durante un combattimento, Viktoria Savs venne poi presa ad esempio dal nazionalsocialismo che la elesse a eroina. La sua storia è, in verità, avvolta nell’ambiguità, fornendo spunti di riflessione in un periodo storco come il nostro dove certe ideologie divisive appaiono come inquietanti fantasmi del passato che si riflettono nel presente. Toteis, il cui titolo indica il ghiaccio morto staccatosi dal ghiacciaio attivo, alludendo alla gamba amputata di Viktoria Savs, non intende quindi celebrare un “mito” ma porre domande che possono trovare risposta solo nell’affrontare con lucidità e trasparenza tematiche indubbiamente scomode.
I molti volti e il senso inafferrabile che si nasconde dietro il personaggio di Viktoria Savs, uniti alle sfumature del suo carattere, hanno ispirato a Manuela Kerer timbri che – come la stessa Viktoria – spesso oscillano fra le righe.
Venerdì 25.03.2022 ore 20.00 – Teatro Comunale di Bolzano
Sabato 26.03.2022 ore 17.00 – Teatro Comunale di Bolzano
Thomas Adès
Powder Her Face
Libretto Philip Hensher
Editore proprietario Faber Music Ltd, London
Rappresentante per l’Italia Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano
Prima rappresentazione 01.07.1995 _ Cheltenham Music Festival, Everyman Theatre
Interpreti
La Duchessa Sophie Marilley
L’elettricista, Il gigolò, Il cameriere, Il ficcanaso, Il fattorino Timur
La cameriera, L’amica, L’amante del Duca, La ficcanaso, La giornalista di cronaca rosa Alison Scherzer
Il direttore dell’hotel, Il Duca, L’addetto alla lavanderia, Un ospite dell’hotel Graeme Danby
Direzione musicale Timothy Redmond
Regia Julien Chavaz
Scene Anneliese Neudecker
Costumi Severine Besson
Lighting design Eloi Giannini
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Allestimento | Inzenierung Nouvel Opéra Fribourg
Opera di Thomas Adès su libretto di Philip Hensher. Regia di Julien Chavaz. Direzione musicale di Timothy Redmond. Allestimento Nouvel Opéra Fribourg.
Opera da camera per quindici strumentisti commissionata dall’Almeida Opera di Islington per il Cheltenham Music Festival del luglio 1995, Powder Her Face (in italiano Incipriale il viso) narra la storia di Margaret Campbell, meglio nota come la Duchessa di Argyl, assurta alle cronache “a luci rosse” britanniche degli anni Sessanta come “the dirty duchess”; una figura di donna forte, emancipata, incurante dei luoghi comuni e delle regole sociali del suo rango e del suo tempo. L’opera, scritta appena due anni dopo la sua morte, racconta lo scandalo sessuale di cui la duchessa fu al centro nel 1963 e di cui fu la principale vittima. Powder Her Face segue, così, la lenta discesa senza speranza della protagonista, dalla famosa fotografia di un blowjob a un uomo irriconoscibile al suo processo dove viene condannata per adulterio e pratiche sessuali oscene. Si dice che Margaret Campbell avesse collezionato 88 amanti: nulla al confronto del Don Giovanni mozartiano e delle sue oltre mille amanti. Ma se le avventure di quest’ultimo sono oggetto di vanto, quelle della Duchessa di Argyl furono la causa del suo declino, attirando l’attenzione voyeuristica dei mass media, che non le perdonarono i suoi comportamenti ritenuti oltremodo scandalosi. Partendo dalla vicenda di Margaret Campbell, Powder Her Face assume, quindi, i contorni di una graffiante satira sociale sull’amoralità, sulla decadenza della borghesia e, più in generale, sul voyeurismo che continua a nutrire le cronache dei nostri giorni.
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