Milano: Festival Spirito del Tempo – Teatri del suono d’oggi
Progetto lungamente cullato dalla giovane flautista italiana Laura Faoro, Premio Stockhausen 2019, il festival SPIRITO DEL TEMPO | Teatri del Suono d’Oggi regala a Milano un nuovo appuntamento internazionale divulgativo, contemporaneo, volto a ricordare l’attualità musicale e culturale di Stockhausen, padre insuperato dell’elettronica di oggi, delle performances d’arte contemporanea, del teatro immersivo fino al rave party, ma che intende anche riallacciare un dialogo con quel milieu della Milano sperimentale e innovativa di fine ‘900, di cui Stockhausen fu protagonista indiscusso sia in Scala, che gli commissionò tre opere nel 1977, 1984, 1988 affiancandolo a nomi di punta della rivoluzione intellettuale italiana come Luca Ronconi e Gae Aulenti, sia nel Festival “Pause” con le due celebri performance in Duomo nel 2004 e 2006.
Ma in questo 2022 in cui cadono i 15 anni dalla morte di Stockhausen, il suo messaggio di dialogo e pace universale, di uomo uscito dai traumi della Seconda guerra mondiale fra mille ferite sociali e personali, forse apparentemente scontato solo sei mesi fa, oggi torna ad essere rivoluzionario, provocatorio, illuminante e perciò necessario, rendendo questo festival un momento di riflessione d’arte per la vita, vibrante di spunti e riflessioni di bruciante attualità.
Nonostante ogni anno il festival e Laura Faoro presenteranno progetti d’arte totale di matrice sempre diversa, esplorando tutta l’offerta contemporanea in questo ambito, Stockhausen rimarrà sempre presente come vero ispiratore dell’approccio di ricerca della Faoro, un vero file rouge a ricordare le solide radici artistiche, umane e filosofiche da cui muove SPIRITO DEL TEMPO | Teatri del Suono.
Un festival che in primis vuole cancellare il clichè di musica difficile, uno stereotipo tristemente consolidato nell’immaginario collettivo e totalmente opposto al progetto di un uomo che ha ispirato e tuttora ispira forme d’arte o intrattenimento altamente popolari come le performance contemporanee, il teatro-danza, l’elettronica, l’improvvisazione, l’ambient fino all’indie. In tal senso il Festival SPIRITO DEL TEMPO si articolerà in quattro appuntamenti, opportunamente scelti con l’intento di offrire un excursus caleidoscopico sui periodi più immaginifici dell’attività creativa di Stockhausen: dalla vocalità rituale a cappella ai suoni delle stelle, dal teatro strumentale alla musica intuitiva. Prevederà inoltre a latere degli eventi anche laboratori, masterclass e attività divulgative per sensibilizzare il pubblico e coinvolgerlo culturalmente in modo consapevole.
D’altra parte proprio l’esigenza di trovare un repertorio che conciliasse il suo amore per la musica contemporanea ai gusti più tradizionalisti di famigliari e amici, ha portato la Direttrice Artistica e creatrice del concept di questo festival Laura Faoro inevitabilmente all’approfondimento di Stockhausen sin da giovanissima: “Per far digerire certe mie scelte artistiche a chi mi circondava, ho dovuto cercare un repertorio che trascendesse i linguaggi, dall’elettronica al teatro, cercando proprio quella ‘vibrazione’ interiore e universale che Stockhausen inseguì tutta la vita, nel nome di una comprensione immediata e intuitiva del messaggio. Per lui la musica è infatti l’occasione per la società di esercitare lo spirito, con l’ascolto di qualcosa che, essendo astratto e immateriale, riesce ad elevare l’attenzione dell’ascoltatore oltre la materia e a portarlo a contatto con un mondo sottile e nascosto: è una dimensione di bellezza e armonia, esplorata con tutto l’aiuto che il progresso tecnologico può offrire. Per questo ogni sua composizione ha una dimensione performativa originalissima, immersiva e spettacolare. Con la sua musica Stockhausen vuole offrire un viaggio nella creatività dell’arte musicale contemporanea a 360 gradi: ha a cuore la fruibilità delle sue opere, e tutte, pur nella loro estrema diversità, hanno la loro ragione più profonda nel desiderio di fare entrare lo spettatore in una dimensione d’ascolto che produca bellezza e armonia. Ed è di certo una bellezza contemporanea, ibrida e multidimensionale, che esplora e mescola elettronica e teatro, improvvisazione libera e spazializzazione del suono”.
Inoltre SPIRITO DEL TEMPO si configurerà come festival diffuso, non solo per coinvolgere orizzontalmente tutta la città, ma anche perché ogni luogo è stato accuratamente scelto per le sue caratteristiche specifiche al fine di esaltare ogni happening grazie alle diverse potenzialità illuminotecniche, nonché di acustica ambientale e caratteristiche scenografiche per un’esperienza sensoriale davvero totale.
L’edizione ’22 si svolge in partnership con la Stockhausen Stiftung (Fondazione Stockhausen, Germania), massimo garante del livello qualitativo dell’iniziativa a livello internazionale, che si occupa di diffondere la musica di Karlheinz Stockhausen in tutto il mondo e di promuoverne le esecuzioni di particolare rilievo; per questo motivo, la programmazione dell’edizione 2022 di Spirito del Tempo punta su eccellenze italiane accreditate presso la Fondazione, sia storici collaboratori del Maestro, sia interpreti più giovani che in questi anni hanno lavorato in seno agli Stockhausen-Kursen vincendo premi in varie edizioni.
Sempre nelle parole della direttrice artistica “Vorrei inoltre ringraziare AcomeA SGR, sponsor della rassegna, che sin dall’inizio ha accettato con entusiasmo di sostenere questo nostro progetto”
12 giugno – Ore 18:00 Nocetum
Via San Dionigi 77 – Milano
Stockhausen for Kids: TIERKREIS
Massimiliano Viel, tastiere
Fabio Peri, voce narrante
Appuntamento pensato per i più giovani, ma non solo, dove lo “Zodiaco” di Stockhausen viene affiancato a un viaggio nelle stelle, in un’antica cascina a contatto con il cielo e la natura. La parte più specificamente musicale è infatti corredata da due momenti a carattere scientifico-divulgativo: un laboratorio dedicato alle stelle e agli astronauti realizzato dall’associazione “Il cielo itinerante”, realtà italiana specializzata nell’avvicinare alle materie STEM i bambini, soprattutto in situazioni di fragilità o di disagio. Quindi uno storytelling a cura di Fabio Peri – astronomo e divulgatore, direttore del Civico Planetario “U. Hoepli” di Milano, che condurrà il pubblico in un viaggio tra i corpi celesti e le costellazioni dei segni zodiacali.
La parte concertistica prevede l’esecuzione di TIERKREIS, una collezione di dodici piccoli brani, ognuno dedicato a un segno zodiacale. La brevità, ogni brano dura circa un minuto, l’astrattezza della struttura in forma di melodia e accompagnamento e la scelta dell’organico originario di 12 carillon, ne fanno una sorta di “arte della formula”, principio ordinatore di gran parte dei brani di Stockhausen dagli anni ’70 fino alla soglia del 2000. In Tierkreis, ogni formula sviluppa il carattere di un segno zodiacale, attraverso il disegno della linea melodica, il carattere delle variazioni melodiche e ritmiche, le tecniche compositive utilizzate, a partire dall’Acquario, fino al Capricorno. L’esecuzione di Tierkreis è affidata a Massimiliano Viel, tastierista e compositore, storico collaboratore di Karlheinz Stockhausen e docente del Conservatorio di Milano. L’appuntamento sarà realizzato in collaborazione con Serate Musicali.
16 giugno – Ore 21 – Teatro Lirico “Giorgio Gaber”
Via Larga 14 – Milano
HARLEKIN, KATHINKAs GESANG (da SAMSTAG aus LICHT), AVE (da MONTAG aus LICHT)
Laura Faoro, flauto, flauto in sol
Roberta Gottardi, clarinetto, corno di bassetto
Scenografia de ITEATRI di Reggio Emilia
In occasione della riapertura dello storico Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, questo appuntamento propone un’immersione nel teatro musicale di Stockhausen, in una performance unica, che ripropone insieme – per la prima volta in Italia – i suoi massimi capolavori per flauto e clarinetto, scritti per le sue due muse e musiciste, Suzee Stephens e Kathinka Pasveer. Roberta Gottardi e Laura Faoro, esperte di teatro musicale e vincitrici del Premio Stockhausen – Roberta nel 2001, premiata dallo stesso Stockhausen; Laura nel 2019 – con uno studio rigoroso condotto direttamente con Suzee Stephens e Kathinka Pasveer, portano sul palcoscenico uno spettacolo di “teatro strumentale”, un focus inedito sui massimi capolavori per flauto e clarinetto composti da Stockhausen: HARLEKIN, per clarinetto solo, KATHINKAs GESANG (o Requiem di Lucifero) per flauto ed elettronica con la scenografia originale, nell’allestimento realizzato da Festival Aperto / Fondazione I Teatri Reggio Emilia, e AVE da MONTAG aus LICHT, per flauto in sol e corno di bassetto. Il concerto si avvale della partnership tecnica del centro di ricerca, produzione e didattica musicale “Tempo Reale” di Firenze. Questo appuntamento sarà inoltre associato a un laboratorio per gli studenti della Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano, tenuto da Laura Faoro e Roberta Gottardi, volto all’approfondimento delle composizioni rappresentate.
18 giugno 2022 ore 17 laboratorio – ore 21 concerto
Sala Donatoni – Fabbrica del Vapore – Via Giulio Cesare Procaccini 4 – Milano
“FÜR KOMMENDE ZEITEN”
Walter Prati, violoncello ed elettronica; Giancarlo Schiaffini, trombone e tuba; Sergio Armaroli, percussioni; Ricciarda Belgiojoso, tastiere
Concerto dedicato al mondo dell’improvvisazione con nomi di grande solidità nei territori di confine tra contemporanea, jazz ed elettronica. Il concerto vero e proprio, o meglio performance, è anticipato da un’ulteriore attività di laboratorio al fine di coinvolgere i musicisti, dilettanti o professionisti, che vogliano cimentarsi con l’ambito improvvisativo o appassionati di musica elettronica, in una libera sperimentazione tra contemporanea, fusion, jazz, club music, progressive, krautrock, ambient, repertori che stanno conoscendo oggi una seconda giovinezza sia nel recupero delle grandi produzioni di cinquant’anni fa sia come ispirazione di gran parte della scena indipendente odierna.
Il concerto si svolge in collaborazione con MMT Creative Labs e Divertimento Ensemble – Sala Donatoni
25 giugno 2022 – Ore 21.30
Basilica di San Carlo al Corso – Piazza San Carlo – Milano
STIMMUNG
Fragmente Ensemble
STIMMUNG, uno dei più celebri lavori di Stockhausen, è considerato la prima composizione nella musica d’arte occidentale in cui gli armonici della voce non solo vengono scritti in partitura, ma sono elemento formalmente costituente dell’intero brano. Il pezzo richiede ai cantanti, seduti in un circolo tribale, di eseguire dei “modelli” ritmici e melodici adottando come suono fondamentale una delle frequenze componenti lo spettro acustico del si bemolle.
Un grande accordo quindi, che permane per l’intera durata del pezzo, in cui, dal basso al soprano, si stratificano tutti i cantanti in una continua ricerca timbrica, lavorando come sintetizzatori umani in un’armonia che richiede “non solo una accordatura di voci o strumenti, ma anche l’accordatura interiore della propria anima” (Hillier 2007). Stimmung inoltre presenta un testo fatto di cellule, in cui sono inserite parole “magiche” come nomi di divinità di culture arcaiche, azteca, aborigena o greca antica, ad esempio, e poesie dello stesso Stockhausen riportate in partitura, che ogni cantante può scegliere, accordandosi con gli altri. Un sistema musicale simile a un gioco di società che riflette sulla natura del suono. L’appuntamento si svolge in collaborazione con l’associazione “Innesti di cultura” e con la Basilica di San Carlo al Corso.
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