Mirko Schipilliti dirige la OPV per i medici padovani

Quest’anno la Giornata del Medico 2022, il momento istituzionale più importante dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Padova si celebrerà in due appuntamenti: sabato 17 settembre con una Tavola Rotonda sul tema Il Medico nella Città – Inclusione e coesione sociale: Riflessioni, che si svolgerà nella Aula Magna della Abbazia di Santa Giustina a Padova (dalle 10 alle 13.30 circa); domenica 18 settembre con un secondo momento riservato agli Iscritti e alla città, che si terrà al Teatro Verdi di Padova con un Concerto straordinario dell’Orchestra di Padova e del Veneto che vedrà impegnato come direttore d’Orchestra e solista al pianoforte il Dottor Mirko Schipilliti, medico di Pronto Soccorso, Consigliere dell’Ordine (inizio evento dalle ore 18.30; inizio Concerto dalle ore 20.00).

L’Inclusione è appunto il tema importante scelto per quest’anno, indagato in ogni sua declinazione secondo l’art. 3 del Codice Deontologico che prevede come il medico debba essere garante della tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo, “nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana senza discriminazioni di età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera. La salute è intesa nella accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona”.  Un dovere morale oltre che professionale mai più attuale nel momento sociale che stiamo vivendo, sul quale l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha deciso di concentrarsi con grande impegno in quest’anno.

«L’Inclusione deve divenire sempre di più concetto chiave per la nostra Professione entro il quale vadano inserite anche altre problematiche territoriali – commenta il Presidente dell’Ordine dei Medici Dott. Domenico Maria Crisarà –. Passaggi che ci consentiranno di delineare quel cerchio nel quale la figura del Medico tornerà ad essere al centro tra Società, Territorio, Assistenza. Un tempo il Medico era considerato una delle colonne portanti della comunità sociale in ogni città e paese. Dobbiamo riportare la nostra figura professionale al centro della società e riconquistare quello che era il nostro ruolo fondativo, oggi smarrito. E l’Inclusione ci offre una grande possibilità per declinare la nostra Professione tenendo lo sguardo fisso al nostro Codice Deontologico ove è ben specificato il ruolo che dobbiamo e possiamo ricoprire all’interno della società: garanti del bene fisico e psicologico dei nostri assistiti, nonché garanti del corretto inserimento dei giovani nelle nostre comunità.»

Accanto alla parola Inclusione, l’altra parola magica è Mediazione, sempre più necessaria in una società in continua evoluzione, ricca di scambi etnici e culturali. «Del fenomeno fa parte la difficoltà di rico­noscersi in valori comuni delle seconde e terze ge­nerazioni di migranti nati e cresciuti in Italia – prosegue il Presidente Crisarà – e che si sentono emarginati e in qualche caso respinti, fenomeno peraltro già conosciuto e subìto in Italia decenni fa con la migrazione dal sud del Paese. Questa sensazione di rifiuto li spinge lontano dai princìpi e valori di quello che è il loro paese per nascita e formazione culturale verso ordinamenti sociali che non appartengono loro, e che vengono confusi con il sacrosanto orgoglio delle proprie ra­dici familiari. Queste situazioni di disagio sociale spesso si trasformano in vere e proprie patologie che colpiscono i singoli, ma anche i componenti della famiglia, con impor­tanti ripercussioni di tipo psichiatrico e anche fi­sico. Ed è qui che il medico deve riscoprire il proprio ruolo di punto di riferimento per la comunità in cui vive e opera. Egli non può astenersi e non affrontare il problema insieme agli altri sog­getti coinvolti: le altre professioni sanitarie, i so­ciologi, gli assistenti sociali e le amministrazioni, le organizzazioni di riferimento del territorio ini­ziando dalle istituzioni religiose.»

Per questo la Tavola Rotonda organizzata per l’appuntamento formativo ed informativo di sabato 17 settembre (ore 10.00-13.30 circa) nella cornice esclusiva offerta dai suggestivi luoghi della Abbazia di Santa Giustina vedrà il confronto tra le diverse Professioni. Interverranno: don Dante Carraro, medico e presbitero diocesano, Direttore di Medici con l’Africa Cuamm; il Dr. Francesco Jori, giornalista ed esperto di comunicazione; la Prof.ssa Laura Nota Dipartimento Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata Università di Padova; il Dr. Luca Pezzullo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto; il Dr. Fabio Toso Direttore Generale dell’OIC di Padova. La Tavola Rotonda sarà moderata dalla giornalista di RadioRai2 Sara Zambotti, autrice e conduttrice della trasmissione Caterpillar.

In questa sessione verranno inoltre consegnate alcune targhe al merito alle Autorità Militari e alle Forze di Polizia cittadine per ringraziarle dell’impegno profuso durante la pandemia.

Il secondo momento in programma per domenica 18 settembre pomeriggio, dalle ore 18.30, circa al Teatro Verdi di Padova è dedicato agli Iscritti con la consegna dei riconoscimenti per i 50 anni di iscrizione all’Ordine e il Giuramento dei nuovi Iscritti del 2021, e sarà coronato alle 20 da un concerto straordinario dell’Orchestra di Padova e del Veneto diretta dal Dott. Mirko Schipilliti, medico, Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e talentuoso Direttore di Orchestra, davvero una eccezionale singolarità di un medico di Pronto Soccorso direttore d’orchestra, pressoché unica. Anche il programma scelto dal Dott. Schipilliti è ispirato ai concetti di Integrazione e di Moderazione.

«Nella mia visione di medico e di musicista – commenta il Dr. Schipilliti in veste di Direttore d’Orchestra – questo concerto è dedicato a tutti i medici e al personale sanitario, a chi esercita ancora, a chi ha smesso per anzianità, a chi comincia una nuova professione, a chi assiste i malati in territori di guerra, a medici e personale sanitario non più tra noi anche a causa della pandemia o della guerra, in un’ottica di riconciliazione collettiva attraverso la musica. La musica – spiega il Dottor Schipilliti ­ – rappresenta infatti  una forza comunicativa che si fa essa stessa messaggio universale. Nel 2019 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definitivamente comprovato scientificamente gli effetti benefici delle arti sulla salute. La musica unisce individui e popoli, abbatte barriere, penetra nel profondo delle coscienze, guida a una cultura dell’ascolto reciproco, crea ponti. Il programma del concerto – con brani legati da tonalità simili, in particolare Re e La, le tonalità della gioia – testimonierà alcuni di questi aspetti più coinvolgenti ed emozionanti, attraverso due pilastri della storia della musica come Mozart e Beethoven, che svilupparono un pensiero spesso costruito intorno a concetti e ideali ispirati a valori universali e di solidarietà, secondo una visione positiva dell’esistenza. Non si deve pensare l’individuo a una sola dimensione, e per quanto possa sembrare inusuale, il medico che dirige un’orchestra di professionisti rivede il proprio ruolo e fa da mediatore. Dopo oltre due anni di pandemia abbiamo bisogno di un messaggio positivo per tutti, ma diverso dal solito. Entrare nella vita culturale cittadina è fondamentale e questo evento insieme all’Orchestra di Padova e del Veneto, orchestra della città e fra le prime migliori Istituzioni Concertistico Orchestrali, è importantissimo.»

Due momenti celebrativi molto importanti per gli Iscritti,  ma soprattutto occasione di entrare ancor più nel tessuto sociale della comunità nella quale i medici operano quotidianamente, indagando sotto l’egida di una inclusione non solo possibile ma soprattutto necessaria, il futuro della professione, in dialogo ed apertura alla città. Il medico nella città: l’inclusione parte da noi.

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