Terni: al Festival OperaInCanto la nuova opera di Matteo D’Amico

Il festival OperaInCanto presenta tre spettacoli di teatro musicale dall’ 1 all’8 ottobre 2022. I primi due sono dedicati agli studenti nell’ambito del progetto OperaScuola, che il festival porta avanti con successo dal 2003, avvicinando alla musica moltissimi giovani.

Il terzo spettacolo è un evento di grande rilevanza nazionale, poiché si tratta della prima esecuzione assoluta di Sogno (o forse no), una nuova opera di Matteo D’Amico, uno dei più interessanti e apprezzati compositori italiani del nostro tempo. Il libretto, ricavato da una commedia di Luigi Pirandello, è stato scritto da Sandro Cappelletto in collaborazione con lo stesso D’Amico. Sono previste due recite sabato 8 ottobre  al Teatro Sergio Secci di Terni: la recita delle 10.30 è dedicata agli studenti, mentre alle 21.00, si svolgerà la vera e propria prima, aperta al pubblico di ogni età

Luigi Pirandello scrisse l’atto unico Sogno (ma forse no) nel 1928/1929. “Seduzione, gelosia, tradimento, disagio, l’incubo di una violenza subita”, così Sandro Cappelletto condensa i temi di questa commedia. E prosegue: “Con esemplare geometria drammaturgica Pirandello ci guida all’interno delle dinamiche universali del rapporto di coppia, restando sul crinale sottile, e per lui determinante, che separa realtà e immaginazione, la lucida veglia e lo stato onirico. Sigmund Freud avrebbe molto amato questa commedia”. Gli interventi sul testo originale di Pirandello – prosegue Cappelletto – sono ridotti al minimo e sono “mirati ad offrire a Matteo D’Amico una sequenza lessicale funzionale al canto e all’azione scenica, sapendo che non una parola verrà da lui sprecata o ignorata”. Questo stretto rapporto col testo viene confermato dal compositore, che afferma: “Anche in un contesto, come quello odierno, animato dalle esperienze più diverse di teatro musicale sperimentale, ho sempre prediletto l’impostazione tradizionale della forma operistica, quella basata, fin dai suoi albori, sulla presenza forte di un’azione drammatica guidata dalla musica e dal canto, dalla loro capacità di costruire e plasmare personaggi e situazioni”. D’Amico aggiunge un’annotazione personale: “Quest’ultima mia fatica segna il mio primo incontro ‘operistico’ con Luigi Pirandello, che sento molto vicino sia per motivi di stretti legami familiari [D’Amico è il pronipote del drammaturgo siciliano] sia per la lunga frequentazione dei suoi testi”.

  L’opera di D’Amico e Cappelletto sarà messa in scena da Denis Krief, regista, scenografo e costumista di fama internazionale. Ha avuto una formazione cosmopolita, ha studiato a Parigi, è vissuto per tre decenni a Roma, poi si è trasferito a Berlino. I suoi spettacoli sono stati visti su molte delle più importanti scene liriche italiane (tra cui Opera di Roma, Fenice di Venezia, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Festival Verdi di Parma) e inoltre in Francia, Germania, Spagna, Svizzera e Giappone. Gli interpreti saranno il soprano Elisa Cenni, il tenore Roberto Jachini Virgili e il mimo Graziano Sirci. L’Ensemble In Canto sarà diretto da Fabio Maestri, che si è conquistato una solida reputazione dirigendo prestigiose orchestre e grandi teatri in Italia (Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai Torino, Orchestra Sinfonica Siciliana, Maggio Musicale Fiorentino, San Carlo di Napoli, Opera di Roma, Comunale di Bologna) e all’estero.

 Mercoledì 5 ottobre alle 17 avrà luogo una presentazione di questa nuova opera nella sala delle video-conferenze della Bct (Biblioteca Comunale di Terni). Interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Terni Maurizio Cecconelli, il compositore Matteo D’Amico e il regista Denis Krief: la stampa ed il pubblico sono invitati a partecipare.

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In precedenza, sabato 1 ottobre alle 10.30 si svolgerà al teatro Comunale di San Gemini il primo spettacolo nell’ambito di OperaScuola. Si intitola L’Histoire de Babar e altre fiabe e prende spunto da una delle più fortunate composizioni per l’infanzia non solo del Novecento ma di tutti i tempi, scritta da Francis Poulenc nel 1940 e ispirata alle avventure di Babar, un elefantino che fu creato dalla fantasia dello scrittore e illustratore francese Jean de Bruhoff e divenne uno dei personaggi più noti e amati della letteratura per ragazzi. Accanto alla fiaba musicale di Poulenc saranno eseguite Ma Mère l’Oye di Maurice Ravel, che si ispirò ad altre famosissime fiabe, e Taranta d’acqua del compositore contemporaneo italiano Domenico Turi . Ne saranno interpreti Graziano Sirci (voce recitante) e l’Ensemble Diapason diretto da Lorenzo Rosati.

Sempre per il progetto OperaScuola, martedì 4 ottobre alle 10.30 nell’Auditorium di Palazzo Gazzoli a Terni verrà rappresentata Die schöne Magelone, che narra l’amore della bella Magelone, figlia del re di Napoli, per il conte Pietro di Provenza. Questa storia romanzesca fu per secoli enormemente popolare e ne furono fatte molte diverse versioni, tra cui quella del poeta romantico tedesco Ludwig Tieck, che Brahms musicò nel 1861-1869, realizzando un ciclo di Lieder per voce e pianoforte. Questo racconto fiabesco verrà ora eseguito in forma scenica con la regia e la drammaturgia di Serenella Isidori, che tra i brani di Brahms, che si concentrano sui momenti lirici, inserisce una breve narrazione della vicenda per aiutare l’ascoltatore a comprendere lo svolgimento della storia d’amore dei due protagonisti. Con i video di Salvatore Insana, la voce narrante di Federica Agostinelli, i mimi Marco Seri e Sofiia Schwachka. L’esecuzione musicale è affidata ai cantanti Francesca Lione (Magelone), Lingyu Yuan (Sulima), Hyokwoo Kwon (Menestrello) e Matteo Mencarelli (Peter) e al pianista Filippo Farinelli. Lo spettacolo è prodotto dal Conservatorio di Perugia “F. Morlacchi”.

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