Tours: le affabulazioni di Rinaldo
Per il Rinaldo di Händel si ricostituisce a Tours, nell’ambito dei Concerts d’Automne e complici due indisposizioni dell’ultimo momento, il cast quasi completo della registrazione discografica realizzata nel 2020 da Ottavio Dantone con l’Accademia Bizantina.
Dantone, seguendo la prassi comune nel Barocco, adatta la partitura agli interpreti a sua disposizione partendo dalle due versioni principali dell’opera, quella del 1711 che ebbe come protagonista Nicolini – che tra l’altro si portò lo spartito a Napoli dove nel 1718 commissionò un Rinaldo-pastiche a Leonardo Leo prendendo per sé, tra l’altro, l’aria-monstre “Lascia ch’io pianga”– e quella del 1731 con Senesino nei panni dell’eroe eponimo.
Al Grand-Théâtre si è scelto di proporre una versione da concerto con le sole arie avendo sostituito i recitativi con brevi e sapidissimi interventi “fuori campo” di Damien Colas Gallet, musicologo di fama internazionale e delizioso affabulatore, a raccordare i diversi momenti.
Ancora una volta la compagine ravennate si rende protagonista di una prova di assoluto rilievo; la cura nella ricostruzione dell’organico orchestrale basata sulle fonti conduce l’Accademia Bizantina sul sentiero di un suono analitico che trova perfetta sintonia con una leggerezza ariosa capace di dar vita a sviluppi dinamici attraverso cui si coglie la molteplicità di aspetti ritmici e melodici che caratterizzano la partitura.
Dantone scrive, benissimo, anche gli abbellimenti alle arie partendo ancora una volta dalle caratteristiche vocali di ognuno dei componenti la compagnia di canto.
Delphine Galou è Rinaldo partecipe e musicalissimo, capace di risolvere con gusto i tormenti del rôle-titre.
Francesca Aspromonte, arrivata a prendere il posto dell’indisponibile Sophie Rennert, disegna un’Almirena appassionata e retta da un fraseggiare luminoso e al contempo capace di trovare ombre malinconiche.
Il Goffredo di Filippo Mineccia riluce di accenti perentori e di lampi guerreschi affidandosi a mezzi vocali sontuosi – gli acuti sono meravigliosamente potenti –, mentre Arianna Vendittelli, che padroneggia con classe una ricca tavolozza cromatica, è Armida luciferina e insieme smarrita
Luigi De Donato, giunto a sostituire il previsto Federico Sacchi, è Argante tornito nella voce e ben calibrato nella caratterizzazione e Federico Benetti è un eccellente Mago cristiano.
Applausi al temine di ogni aria e ovazioni per tutti alla fine, con bis del numero conclusivo.
Alessandro Cammarano
(15 ottobre 2022)
La locandina
Direttore e clavicembalo | Ottavio Dantone |
Personaggi e interpreti: | |
Goffredo | Filippo Mineccia |
Almirena | Francesca Aspromonte |
Rinaldo | Delphine Galou |
Il Mago | Federico Benetti |
Argante | Luigi De Donato |
Armida | Arianna Vendittelli |
Le sirene | Arianna Vendittelli, Francesca Aspromonte |
Narratore | Damien Colas Gallet |
Accademia Bizantina |
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