Milano: Matteo Pagliari dirige il secondo concerto sinfonico della Stagione dell’Orchestra UNIMI

Riprende martedì 17 gennaio, ore 20.30, la Stagione dell’Orchestra UNIMI che vedrà quest’ultima tornare protagonista sul palco dell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano per il secondo concerto sinfonico. La serata, che apre il cartellone 2023, è affidata al direttore Matteo Pagliari. L’affermata bacchetta parmense, da anni attiva in Sud America, fa il suo ritorno a Milano dopo il grande successo riscosso lo scorso dicembre proprio in Sud America, in Perù, protagonista del concerto che ha chiuso con positivo riverbero internazionale le attività 2022 dell’Istituto italiano di cultura di Lima.

La serata sarà introdotta, come di consueto, alle ore 19.15, da una conversazione pre-concerto aperta al pubblico che vedrà dialogare il Maestro Matteo Pagliari con la giornalista Paola Molfino. Alle ore 20.30 avrà inizio il concerto vero e proprio: in programma un tris di brani tra le atmosfere mozartiane e beethoveniane. Di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), l’Orchestra UNIMI eseguirà prima l’Ouverture da La Clemenza di Tito, poi la Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore KV 543; per concludere la serata sulle note della Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven (1770-1827).

L’Ouverture che Mozart compose per l’opera La Clemenza di Tito – opera seria in due atti che andò in scena a Praga nel 1791 in occasione delle celebrazioni per l’incoronazione di Leopoldo II, allora imperatore del Sacro Romano Impero, a re di Boemia – restituisce l’intento encomiastico dell’intero dramma, sintetizzandolo in scelte musicali come i maestosi squilli e il timbro solenne degli ottoni, che aprono idealmente il sipario sulla figura di Tito, alter ego di Leopoldo II stesso, o gli improvvisi forti e fortissimi dell’orchestra che si contrappongono al tema dolce e delicato che caratterizza la sezione centrale.

Il secondo brano in programma porta ancora la firma di Mozart: la Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K 543, completata nel 1788. È la prima delle tre sinfonie – tutte scritte di getto nel 1788 – che costituiscono uno dei momenti più alti della produzione strumentale mozartiana, conosciuta anche con il nome di “il canto del cigno”. Luminosa, vitale, essa è perfetta rappresentazione “della chiarezza e della gioiosità che Mozart sapeva far fiorire su uno sfondo così cupo”, come scrisse il musicologo Alfred Einstein, cugino del fisico Albert. L’aggraziatissimo “Minuetto” può considerarsi tra i passaggi migliori di tutta la produzione sinfonica mozartiana.

A chiudere il programma sarà la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven, composta tra il 1800 e il 1802, che aprirà la strada al grande stile compositivo della celebre Terza Sinfonia, di un solo anno più giovane. La Sinfonia n. 2 rappresenta una fulgida testimonianza di quell’“imperioso bisogno di comporre” che dissuase Beethoven dal “lasciare questo mondo”, come testimoniato dal compositore di Bonn stesso in una lettera mai spedita redatta da Beethoven il 6 ottobre 1802, indirizzata ai fratelli Karl e Johann.

La stagione sinfonica dell’Orchestra UNIMI prevede anche quest’anno l’ingresso gratuito sino a esaurimento dei posti disponibili, previa prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-orchestra-unimi-secondo-concerto-sinfonico-469031234047).

Info: 338 2444952 (h 10-14) | orchestra@fondazioneunimi.com.

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