Firenze: agli Amici della Musica concerto dedicato a Michele Manzotti
Commovente l’ultimo fine settimana della Stagione Concertistica 2022-2023 degli Amici della Musica di Firenze, la prima stagione firmata da Andrea Lucchesini, che ha saputo coniugare con garbo, competenza ed eleganza la tradizione (che ha fatto degli Amici della Musica l’eccellenza che sono) con l’innovazione, con lo sguardo al divenire della musica, ma anche con l’attenzione ai giovani e alla loro formazione come pubblico consapevole. Una bella Stagione, quindi, che si conferma nel solco della storia dell’Associazione, che, per chiudere, ha scelto di dedicare il concerto di sabato 1° aprile a un amico degli Amici, Michele Manzotti, giornalista, musicologo, firma del quotidiano La Nazione, conduttore radiofonico di Controradio (Il Popolo del Blues) e Rete Toscana Classica, scomparso prematuramente un anno fa. Lucchesini stesso ha introdotto il concerto rammentando Michele, la sua passione per tutta la musica, dalla classica, al jazz, al rock, al pop e altro. Ma, soprattutto, lo ha definito “una persona per bene”, definizione che, per noi tanti (ed eravamo davvero giunti in tanti per ricordarlo) colleghi e amici, direi che riassume perfettamente Michele, troppo presto portato via alla vita e alla musica, e gli rende onore.
E quale migliore scelta di programma poteva esserci che quella di sabato?
La meravigliosa Sara Mingardo, contralto universalmente celebrato, assieme ad un quintetto formato da Grazia Raimondi e Federico Parravicini ai violini, Silvio Di Rocco alla viola, Luigi Piovano al violoncello e Olaf John Laneri al pianoforte per eseguire musiche di due fra gli autori che Michele Manzotti amava di più: Brahms e Mahler.
Del primo sono stati eseguiti, in apertura, 2 Gesänge op. 91 che hanno creato fin dalle prime note un’atmosfera di grande intimità, complice il testo di Rückert del primo dei due lieder, Gestilte Senhsucht (Nostalgia silenziosa) ma soprattutto l’interpretazione perfetta di Sara Mingardo, che dosa la voce con una tecnica completa, che le consente fraseggi, varietà di suono, padronanza assoluta della cantabilità e della tensione. Insomma stupenda. Con lei l’impasto timbrico era completato dal pianoforte e dalla viola, dato che questi due Lieder prevedono l’aggiunta di questo strumento, e il pubblico ha potuto sentire un dialogo di eccellenza, sia per parlare del tema di questo Lied – la natura al tramonto -, sia per ascoltare la ninna nanna che costituisce il testo del secondo. Un altro dialogo è seguito nel programma, questa volta solo strumentale, con il Quartettsatz in la minore di Gustav Mahler, movimento scritto nel 1876 e rimasto senza seguito, che fa parte di una delle pagine distrutte o smarrite del periodo in cui il compositore era studente in conservatorio. A offrire al pubblico questa bella pagina sono stati Grazia Raimondi, Federico Parravicini, Silvio Di Rocco e Luigi Piovano in formazione quartettistica. Ha chiuso la prima parte l’esecuzione dei 3 Rückert-Lieder sempre di Mahler, definiti anche di “estatica contemplazione” e che ancora una volta hanno messo in risalto la bravura della Mingardo insieme, naturalmente, agli altri musicisti, con lei in sintonia ottima. Il programma, nella seconda parte, ha proposto ancora Brahms, questa volta Quartetto con pianoforte n. 3 in do minore op. 60 ben restituito dalla formazione composta da Grazia Raimondi al violino, Silvio Di Rocco alla viola, Luigi Piovano al violoncello e Olaf John Laneri al pianoforte.
Michele avrebbe apprezzato con il suo garbato sorriso.
Donatella Righini
(1º aprile 2023)
La locandina
Contralto | Sara Mingardo |
Violini | Grazia Raimondi, Federico Parravicini |
Viola | Silvio Di Rocco |
Violoncello | Luigi Piovano |
Pianoforte | Olaf John Laneri |
Programma: | |
L’arte del canto | |
Johannes Brahms | |
2 Gesänge, op. 91 | |
Gustav Mahler | |
Quartettsatz in la minore | |
3 Rückert-Lieder | |
Johannes Brahms | |
Quartetto con pianoforte n. 3 in do minore, op. 60 |
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