Rovereto: Carbonare è la quarta leggenda

Metti un’orchestra di fiati agguerrita come la Rovereto Wind Orchestra, aggiungi un virtuoso del clarinetto del calibro di Alessandro Carbonare, completa con due impaginati di grande effetto e il cocktail per una serata di assoluto godimento è servito.

Il secondo appuntamento in prima serata dell’edizione 2023 del Festival Settenovecento, in un teatro Zandonai particolarmente gremito ha dimostrato ancora una volta la validità della formula secondo la quale le istituzioni musicali cittadine sono chiamate a svolgere un ruolo primario nella programmazione, con proposte intelligentemente lontane dalla routine.

Il concerto si apre con Echoes of San Marco del compositore olandese Johann de Meij, che con questo pezzo ha vinto nel 2016 il secondo premio del Concorso per composizioni per banda di Corciano. Ispirato dalla Canzon septimi toni a 8 composta da Giovanni Gabrieli nel 1597 – che le trombe suonano dai palchi di proscenio richiamando la spazializzazione e i giochi sonori della Basilica di San Marco a Venezia – si sviluppa in un rigoglioso crescendo prendendo pieghe decisamente contemporanee fino a moltiplicare gli echi senza tuttavia mai perdere di vista lo schema originale.

Andrea Loss concerta con piglio appassionato, attento a mantenere il necessario equilibrio tra le sezioni ma senza tuttavia imbrigliarne l’estro.

A seguire, in prima esecuzione italiana, la trascrizione per clrarinetto e banda di Leyendas – scritta in origine per clarinetto e orchestra sinfonica – del compositore spagnolo Oscar Navarro, la cui frequentazione con le colonne sonore per il cinema risulta immediatamente evidente.

Spetta ad Alessandro Carbonare oltre al ruolo di solista – la sua prova è da incorniciare – quello di narratore delle tre leggende che, come una triade di poemi sinfonici, costituiscono la pagina.

Affabulante nella recitazione e fraseggiatore fantasioso Carbonare guida l’ascolto attraverso le atmosfere stranianti della Leggenda dell’abbazia degli spiriti, ove il richiamo a de Falla è sul fondo, per passare poi alla Leggenda del misterioso circo itinerante in cui si sente l’influenza di Shostakovich per terminare con l’esotica Leggenda del bacio proibito e i rimandi alla Sherazade di Rimskij-Korsakov; il tutto in un’orchestrazione luminosa e articolata.

Successo pienissimo e tre bis.

Alessandro Cammarano
(22 giugno 2023)

La locandina

Clarinetto Alessandro Carbonare
Direttore Andrea Loss
Rovereto Wind Orchestra
Programma:
Johann de Meij
Echoes of San Marco
Oscar Navarro
Leyendas per clarinetto e orchestra di fiati – prima esecuzione italiana

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