Verona: Carmen da centenario, uno Zeffirelli è per sempre
Per la centesima edizione del Festival dell’Arena di Verona torna, per il secondo anno consecutivo, la Carmen firmata da Franco Zeffirelli nel 1995.
Dopo una prima sold-out questa seconda replica ci regala una buona ripresa dello spettacolo in grado di appagare la vista dei più bramosi melomani. Sono i coloratissimi costumi di Anna Anni, le sottotrame e le effervescenti dinamiche impreziosite dalle coreografie di José El Camborio a rendere iconici la messa in scena tutt’altro che avvezza al gusto minimalista.
Daniel Oren spigliato e partecipe a capo dell’Orchestra dell’Arena di Verona, ci regala delle buone dinamiche che scorrono fluide lungo tutta la rappresentazione fungendo da supporto per la coinvolgente prova del Coro diretto da Roberto Gabbiani e per le intonate voci bianche del Coro A.LI.VE.
Torna ad impersonare l’omonima eroina dell’Opera di Bizet il soprano Clémentine Margaine. Una voce calda e corposa caratterizza il suo potente strumento che tende però in acuto a perdere a tratti di mordente.
Don Josè è l’italo-britannico Freddie De Tommaso. Buona proiezione e voce in maschera. Ben centrata e sicura la voce. Drammatico ma senza eccedere sporca leggermente nel pianissimo e sbianca un po’ in acuto.
L’altro spasimante della protagonista, il torero Escamillo, è interpretato dalla voce rotonda e ben tornita del baritono Dalibor Jenis. La sua esibizione è sicura e impreziosita da una buon’estensione che si riflette anche dalla sua mimica che gli permette di dominare il palcoscenico specchio dal carattere spavaldo del suo personaggio.
Ideale doppelgänger in positivo della sigaraia Carmen è Micaela: la purezza d’animo e di intenti caratterizzano il personaggio affidato a Mariangela Sicilia. Buona la linea di canto impreziosita da acuti affilati che culminano in dei pianissimo sostenuti che ne cesellano una performance di rilievo.
Completano il cast lo scuro timbro del luogotenente Zuniga di Giorgi Manoshvili, il prestante Morales di Christian Federici, le corrette Frasquita e Mercédès interpretate rispettivamente da Cristin Arsenova e Sofia Koberidze che, insieme allo spigliato Remendado di Didier Pieri e al Dancairo dal buon fraseggio di Jan Antem, ci regalano una ottima miscela vocale nel quintetto del secondo atto.
Serata nel complesso più che riuscita anche grazie alla performance della Compañia Antonio Gades che, come previsto, ha coinvolto il pubblico con una performance travolgente durante il cambio scena tra il terzo e il quarto quadro.
Applausi sentiti per tutti, con particolare calore per i quattro protagonisti e per il direttore.
Matteo Pozzato
6 luglio 2023
La locandina
Regia e scene | Franco Zeffirelli |
Costumi | Anna Anni |
Luci | Paolo Mazzon |
Coreografia | José El Camborio |
Direttore | Daniel Oren |
Personaggi e Interpreti: | |
Carmen | Clémentine Margaine |
Micaela | Mariangela Sicilia |
Frasquita | Cristin Arsenova |
Mercédès | Sofia Koberidze |
Don Josè | Freddie De Tommaso |
Escamillo | Dalibor Jenis |
Dancairo | Jan Antem |
Remendado | Didier Pieri |
Zuniga | Giorgi Manoshvili |
Morales | Christian Federici |
Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici della Fondazione Arena di Verona | |
Maestro del coro | Roberto Gabbiani |
Coordinatore del ballo | Gaetano Petrosino |
Coro di voci bianche A.LI.VE | |
Con la partecipazione straordinaria della Compañia Antonio Gades |
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