Siena: Song and Dances, Geringas e i suoi allievi
A soli due giorni dalla conclusione del Chigiana International Festival 2023, sbuca dal cartellone, quasi in sordina, un programma dall’incredibile valore musicale e di rarissima esecuzione. Nove studenti della classe di violoncello di David Geringas costituiscono un ensemble di violoncelli dalla dimensione variabile cui si aggiungono Tonino Battista in qualità di direttore nella prima parte, David Geringas come solista e direttore nella seconda e il soprano Valentina Piovano per la conclusione del concerto.
Il percorso musicale procede da Sofia Gubaidulina a Heitor Villa-Lobos, attraverso Luciano Berio, Pierre Boulez, Arvo Pärt e Anatolijus Šenderovas.
Mirage: the dancing sun (2002) per otto violoncelli apre il concerto con la sua energia luminosa. La Gubaidulina scrive un brano dove un’idea dissonate dialoga con una di impronta tonale cui si aggiunge il tema “del sole danzante” affidato al primo violoncello. La vitalità della composizione e l’incredibile qualità strumentale dell’ensemble di studenti consentono una resa fedelissima e un ascolto estremamente godibile. Tonino Battista, come avevamo rilevato in passato, propone una lettura perfettamente aderente al testo senza per questo risultare distaccato: le relazioni coloristiche e gli equilibri emotivi sono sicuramente un punto di forza del suo lavoro di concertazione in questo brano e nei successivi. Korót (1998) di Luciano Berio fu commissionato, come il brano precedente, dal Festival International de Violoncelle de Beauvais; medesimo l’organico: un ensemble di otto violoncelli. Il brano non si discosta molto dalle altre composizioni coeve di Berio per linguaggio e scrittura. La rarefazione di alcuni momenti richiede un ascolto accurato e concentrato ed un perfetto controllo strumentale da parte degli interpreti che non disattendono le aspettative create con il brano precedente.
Mstislav Rostropovič, in occasione dei settant’anni di Paul Sacher, chiese a dodici compositori di scrivere un brano per violoncello solo e sei violoncelli. Pierre Boulez rispose all’appello con Messagesquisse (Messaggio abbozzato – 1976) un brano che fonda la sua struttura sulla scomposizione del suono come un prisma scompone la luce del sole nel suo spettro. Il nome di Sacher viene scomposto in note mentre il titolo crea una crasi tra le parole francesi messaggio e schizzo. Ettore Pagano in veste di solista, di primus inter pares, allievo tra gli allievi, è una bellissima conferma dei grandi musicisti di nuova generazione che stanno uscendo dai corsi chigiani: molta energia, ben convogliata e senza la necessità di strafare unita ad una solidità strumentale invidiabile fanno di lui un giovane di grande prospettiva.
Il poliedrico gambista catalano Jordi Savall è stato l’artefice della commissione ad Arvo Pärt di un brano per il concerto in ricordo delle vittime degli attentati di Madrid dell’11 marzo 2004. La richiesta era quella di un brano che partisse dall’antifona gregoriana Da pacem Domine del IX secolo. La citazione di una melodia di tradizione è un caso rarissimo in Pärt, tuttavia il brano è composto in stile rinascimentale: il cantus firmus e le cadenze tipiche della musica polifonica rinascimentale e il fatto che Pärt abbia composto per quattro parti senza designarne la strumentazione ne sono una chiara conferma. Anche nelle rarefazioni del minimalismo l’amalgama strumentale è solida e accattivante.
Song and Dance di Anatolijus Šenderovas è una trascrizione di David Geringas di un brano originale per pianoforte, violino e violoncello. In tre movimenti, prevede un organico di cinque violoncelli e violoncello solista: David Geringas. Le atmosfere rarefatte e minimaliste dal respiro modale, sono quelle che noi tutti comunemente definiremmo “nordiche”. Geringas ha uno stretto rapporto con Senderovas essendo entrambi lituani, condividendo il medesimo sostrato musicale e culturale. Il violoncellista lituano è stato interprete di numerose composizioni del conterraneo compositore. L’occasione quindi, per il pubblico ma soprattutto per i giovani esecutori, è quella di lavorare con un esecutore che ha avuto uno stretto rapporto con il compositore e grande familiarità con il suo linguaggio.
A conclusione del concerto la Bachiana Brasileira n.5 di Heitor Villa-Lobos. Sicuramente il brano più famoso in occidente della produzione del compositore brasiliano. Valentina Piovano e otto violoncelli sono diretti da David Geringas. Il soprano umbro, già ascoltato in altre occasioni e repertori, stupisce per la versatilità e la musicalità. Ottima l’intesa con Geringas, questa volta, per l’ultimo brano, in veste di direttore.
Bellissimo esempio, questo concerto, di cosa si possa fare formando un ensemble di un solo strumento, modulabile nelle dimensioni, con un repertorio trasversale e variegato.
Luca Di Giulio
(31 agosto 2023)
La locandina
Violoncello | David Geringas |
Allievi Chigiani | |
con la partecipazione di | Valentina Piovano soprano |
Programma: | |
Sofija Asgatovna Gubajdulina | |
Mirage: Die tanzende Sonne (Fata Morgana) | |
Anatolijus Šenderovas | |
Song and Dance | |
Pierre Boulez | |
Messagesquisse | |
Arvo Pärt | |
Da Pacem Domine | |
Luciano Berio | |
Korót | |
Heitor Villa-Lobos | |
Bachiana Brasileira n. 5 |
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