Trieste: la magia di Karimloo e Fraser

Ramin Karimloo e Hadley Fraser sono due star indiscusse di Broadway e del West End. Ramin e Hadley sono due amici, che si sono incontrati per la prima volta nel cast del musical Les Misérables dove Fraser interpretava Marius e Karimloo era il suo sostituto. Ramin e Hadley si sono incrociati in tante occasioni, nei mega concerti per il 25 anniversario di “Les Mis” e del Phantom of the Opera, oppure interpretavano lo stesso ruolo nello stesso titolo ma uno a New York e l’altro a Londra. Erano insieme a Tokyo nel periodo della pandemia e in quarantena, dopo l’annullamento del concerto che dovevano fare, hanno inventato From the rehearsal room un modo per mostrare po’ di vita backstage ai loro fan. E lo hanno fatto online.

C’è stata una seconda edizione, da Soho, ma affinché lo potessero fare calcando un vero palcoscenico è stato necessario che la vita portasse Ramin a Trieste, una città che lo ha stregato e in cui è stato ben felice di tornare, in un teatro con le stelle, portando a brillare insieme a lui il suo amico di sempre. La storia che sta dietro alla serata di mercoledì 25 ottobre è già quasi una favola, ma quello che si  è vissuto dentro al Rossetti è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Il palco, allestito davvero come se fosse visto da dietro il sipario con dei giochi di luce straordinari e una fonica perfetta curata dallo staff del teatro hanno incorniciato un’opera d’arte.

Quello che i due artisti hanno preparato, infatti, è andato ben oltre la conferma della loro straordinarietà (non si diventa superstar a caso, no?).

Accompagnati al pianoforte dal bravissimo Theo Jamieson, hanno proposto una scaletta che ha dimostrato la loro voglia di spaziare nel tempo, nei generi e tra i loro cavalli di battaglia che hanno usato come banchi di prova per superare loro stessi. È accaduto per The secret Garden titolo per il quale hanno condiviso il ruolo e da cui hanno interpretato un duetto che uno dei due non aveva mai cantato e anche per una versione da brividi di “Empty chairs at empty tables” da Les miserables.

Ogni singola canzone, in mano a loro diventa un capolavoro. E con loro è stato chiaro il diverso impatto che hanno brani scritti per spettacoli e canzoni pop come “Losing” che hanno composto quando avevano una band insieme. Non solo, si è potuto anche studiare molto bene il metodo compositivo dei grandi come Andrew Lloyd Webber che ha scritto per la voce di Ramin “Love never dies” da cui ha proposto “Till I hear you sing” con un’intensità capace di tenere tutti sospesi in adorazione fino alla fine, o la straordinaria “Anyone can whistle” dall’omonimo musical di Stephen Sondheim che ha sprigionato la sua raffinata complessità grazie alla grande voce di Fraser.

Nel teatro con le stelle le due super stelle hanno giocato con il pubblico proprio sull’argomento. Una delle canzoni più belle dei Miserabili è proprio “Stars” ma nessuno dei due voleva cantarla. Sembrava uno scherzo per spronare il pubblico a richiederla ma alla fine il loro piano era ancor più entusiasmante: farla cantare a uno Javert d’eccezione come Earl Carpenter, che aveva scelto di passare qualche giorno con loro a Trieste, dove a sua volta si era trovato bene la scorsa estate quando era in scena con Karimloo nel Phantom of the Opera. Il finale con “You’ll be back” da “Hamilton” suonava un po’ come una promessa: tornerete, torneremo anche noi.

Lacrime, sorrisi, risate, e tantissimi applausi incontenibili da parte di un pubblico che pensava di andare a vedere un concerto e che si è trovato di fronte a un’esperienza al limite dell’incredibile, tanto bella da desiderare che non finisse mai.

Sara Del Sal

La locandina

Voci Ramin Karimloo e Hadley Fraser
Pianoforte Theo Jamieson
Programma:
From the reharsal room: Trieste Live!

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