Milano: tre Novecenti con Andrea Molino
Ultimo concerto del 2023 per la rassegna La Sinfonica allo Studio vede protagonista il direttore d’orchestra e compositore torinese Andrea Molino alla testa dell’Orchestra Sinfonica di Milano.
Il programma, di circa un’ora senza intervallo, prevede una prima esecuzione assoluta di Nicola Campogrande, incorniciata da due brani: uno di Azio Corghi e l’altro di Luciano Chailly.
Il concerto inizia con “Soffio Armonico” tratto da “Il pungolo di un amore” di Azio Corghi, un brano del 1993. L’organico è quello della piccola orchestra con i legni a parti reali, due corni posti uno di fronte all’altro esternamente agli archi, verso il pubblico, timpani e archi. Il brano è caratterizzato da una struttura armonica spettrale costruita sulle prime sedici armoniche del re bemolle, e su linee speculari. A questo gioco armonico Corghi ha voluto associare l’idea di un soffio creatore, di un suono primordiale.
A seguire la prima esecuzione assoluta di “Quattro modi di sorridere” di Nicola Campogrande, commissione dell’Orchestra Sinfonica di Milano insieme a O/Modernt Chamber Orchestra e Virtuoso e Belcanto Festival non è una pagina del novecento, tuttavia la prospettiva compositiva tipicamente postmoderna di Campogrande, colloca la composizione in una posizione quasi atemporale. Il brano, per orchestra d’archi, presenta quattro momenti differenti in cui un viso reagisce sorridendo all’entusiasmo, alla compassione, alla bellezza e alla gioia. Queste le indicazioni del compositore nelle note di sala. Il brano risponde perfettamente alle intenzioni riservandoci sorrisi brillanti, o malinconici e disincantanti come il secondo, con pagine di piacevole spirito danzante.
A conclusione della serata le Newton-Variazioni di Luciano Chailly, un brano del 1980 commissionatogli dalla London Sinfonietta. Queste variazioni appartengono al quella che lui stesso definiva “terza maniera”. Il tema, Sorgente di Luce, è affidato all’arpa che guarda l’orchestra in una posizione spazialmente alle spalle del direttore. Seguono sette variazioni in cui il rapporto tra arpa e orchestra varia man mano. Se all’inizio abbiamo due entità separate, le due lentamente iniziano a sovrapporsi fino ad incastrarsi in modo permanente: qui si capisce di essere giunti ad un punto di non ritorno che pare, nell’economia del discorso musicale, del tutto inevitabile.
Andrea Molino, sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano, propone una lettura dei brani chiara e coinvolgente sia per il pubblico che per l’orchestra. L’estrema precisione di un gesto caratterizzato da ottima plasticità è cruciale per una resa della verticalità della partitura senza però sacrificarne l’aspetto più prettamente narrativo e discorsivo.
Luca Di Giulio
(18 dicembre 2023)
Unica pecca di questo concerto ben impaginato e concepito per compattare in un’ora scarsa l’ascolto di un po’ di musica più vicina a noi, è la piuttosto fastidiosa rumorosità della sala che tra un impianto d’aerazione ronzante ed i frequenti e vibranti passaggi dei treni della metropolitana attentano un po’ alla concentrazione di tutti.
La locandina
Direttore | Andrea Molino |
Orchestra Sinfonica di Milano | |
Programma: | |
Azio Corghi | |
“Soffio Armonico” da “Il pungolo di un amore” per piccola orchestra | |
Nicola Campogrande | |
Quattro modi di sorridere per orchestra d’archi. Prima esecuzione assoluta. | |
Luciano Chailly | |
Newton-Variazioni (versione per orchestra da camera) |
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