Trentino: il 1° giugno si inaugura “Discanto. Rassegna internazionale di musica popolare”, II° edizione
Il chiostro del METS (https://www.museosanmichele.it/), il Museo etnografico trentino di San Michele all’Adige (Trento), apre nuovamente le sue porte alla rassegna Discanto, ciclo di concerti ed incontri dedicati alla coralità tradizionale. La manifestazione torna a grande richiesta dopo l’entusiasmo raccolto al suo esordio e si amplia, quest’anno, sotto due aspetti: il primo geografico, uscendo cioè dalle storiche mura del METS e raggiungendo diverse località delle province di Trento e di Bolzano nel periodo tra giugno e luglio; il secondo contenutistico, approfittando della presenza di importanti realtà corali internazionali per proporre alcuni workshop di canto popolare in collaborazione con la Federazione Cori del Trentino (partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria scrivendo a info@museosanmichele.it).
Riscoprire le tradizioni corali millenarie e le nostre stesse radici musicali già riconosciute dall’UNESCO e iscritte nella lista dei Patrimoni immateriali dell’Umanità: questa è l’innovativa proposta di DISCANTO, ideata dall’etnomusicologo trentino Renato Morelli, direttore scientifico di APTO, l’importantissimo database della tradizione musicale orale trentina che dal 2002 costituisce una sezione del METS e che è consultabile online (https://more.museosanmichele.it/apto/).
Si comincia nei giorni 1-2 giugno (Trento, vari luoghi) con il Coro Accademico Byzantion (Romania – Transilvania) attualmente attivo a Iași (con la benedizione di Sua Santità Teofan, Metropolita di Moldavia e Bucovina e sotto gli auspici dell’Università delle Arti George Enescu, Iași), uno fra i più autorevoli interpreti del canto bizantino (inserito nel 2019 nei patrimoni immateriali dell’Umanità della lista UNESCO). Si prosegue il 15-16 giugno (Chiostro del METS e chiesa di S. Antonio, Pelugo, in collaborazione con il Centro Studi Judicaria) con A Cumpagnia (Pigna – Corsica) esponente di spicco del movimento nouvelle polyphonie corse. Da anni si dedica allo studio e alla cura del ricco patrimonio polifonico della Corsica, fatto di canti sacri (ordinarium missae in latino) e profani (le celebri paghjelle (inserite nel 2009 nei patrimoni immateriali dell’Umanità della lista UNESCO). Il 28-29 giugno (Chiostro del METS e Museo provinciale della caccia e della pesca di Castel Wolfsthurn, Racines, Alto Adige) sarà ospite il Margaliti (Tbilisi – Georgia) ensemble femminile che propone una selezione di canti polifonici georgiani (liturgici e profani), primo patrimonio immateriale dell’Umanità ad essere inserito nella lista UNESCO nel 2001. Il fine settimana di concerti sarà aperto, la sera di venerdì 28 giugno, da una cena georgiana, con i tradizionali canti da brindisi, nel Chiostro del METS. A luglio, esattamente nei giorni 13 e 14 (nel Chiostro del METS e al Museo Ladino di Vigo di Fassa), ascolteremo il Kitka (Bulgaria – Vienna) ensemble femminile, rappresentativo di quel ‘mistero’ delle voci bulgare che ha affascinato una lunga serie di artisti, dal rock al jazz al folk revival, fino ai celebri scritti di Bela Bartok sul ‘ritmo bulgaro’ (inserito nel 2008 nei patrimoni immateriali dell’Umanità della lista UNESCO). Chiude la seconda edizione della rassegna il Cuncordu de Orosei (Sardegna – Orosei) uno fra i pochi gruppi in grado di eseguire il repertorio polifonico tradizionale sardo sia a cuncordu che a tenore (inserito nel 2008 nella lista UNESCO dei patrimoni immateriali dell’Umanità). Il 27-28 luglio (nel Chiostro METS e nella chiesa di Santa Caterina, Vermiglio, assieme ai Cantori da Verméi, in collaborazione con il Comune di Vermiglio e il Centro studi Val di Sole), oltre ai canti profani, propone gli antichi canti per la Settimana Santa, autentiche ‘reliquie’ musicali tramandate all’interno delle Confraternite e ancora in uso secondo modalità tradizionali.
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