Firenze: Osmotic Sound, Tempo Reale al Teatro del Maggio

Tempo Reale torna al Teatro del Maggio con Maggio Elettrico, format stimolante, sguardo frizzante sull’attualità, i percorsi e le nuove frontiere dell’elettroacustica. La seconda serata, nella fascinosa Sala Regia del Teatro omaggia un grande che non c’è più, il contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio con Avvicinamenti, materiali per improvvisare (2007) e ci fa conoscere le opere di Maurizio Azzan Wasteland_underlife e di Daniela Terranova Velature, due lavori entrambi per ensemble del 2022. L’Ensemble Suono Giallo, formazione di prestigio impegnata sul fronte contemporaneo, è il protagonista della serata, sul brano finale di Scodanibbio sarà affiancato dal Tempo Reale Electroacustic Ensemble (TREE).

Se è vero che i materiali in programma sono ampiamente diversificati si può dire che il suono, i percorsi sulla sua ricerca, i modi e le tecniche messe in gioco, sono il tema unificante di una serata molto coinvolgente. In fondo il suono è proprio una vera ossessione per i compositori dal secondo Novecento. Basterebbe qui citare questa breve nota, datata 1953, di Giacinto Scelsila musica non può esistere senza suono, mentre il suono può benissimo esistere senza la musica…

L’attacco di Azzan è pirotecnico, ti conquista subito. Lampi di luce, improvvisi grumi di suoni distorti che vagano, roteano in uno spazio mosso, inquieto. Sullo sfondo un costante pulviscolo indefinibile, quasi di cori, disegna uno spessore, una profondità che trova nel rumore una possibile poetica di comunicazione. L’uso di trasduttori nel cuore del pianoforte, unica traccia elettronica, non solo contribuisce a disegnare uno sfavillante scenario ma allontana lo strumento da insidiose reminiscenze tardoromantiche. Il climax del pezzo lo scrive il sax alto quando traccia, graffia con soffio estremo il ribollire del collettivo. Ricadere poi nel silenzio del finale, dove le tracce sonore come stelle filanti si disperdono qua e là, è piacevole quanto l’incipit. Wasteland_underlife musica notturna, urbana, intrisa di romitelliani ricordi…la musica non deve essere capita: deve essere, al contrario enigmatica…

Anche la Terranova è una profonda indagatrice del suono. L’approccio è diverso, il titolo dell’opera Velature in qualche modo lo svela. La sua scenografia si fonda sul timbro trattato come un colore da spalmare su una tela bianca come spazio poetico. Colori diversi, sovrapposti, soprattutto pastello, che tendono a perdere forma, spessore iniziale per divenire sempre più trasparenti, quasi scomparire, diluiti in un quasi silenzio dal sapore feldmaniano.  In questo processo, anche qui, i trasduttori nel pianoforte e sulla pelle della percussione, giocano da filtri creativi che interagiscono con le dinamiche delle stratificazioni sonore. Gli strumenti acustici sono totalmente coinvolti, dopo aver tracciato pennellate evidenti procedono alla loro destrutturazione in una elegante tensione emotiva che li vede, a loro volta, divenire fantasmi. Il climax del pezzo in Velature è tracciato da un pregevole assolo del contrabbasso che sorvola tutto il panorama sonoro.

…Anche nella vita improvvisazione e trascrizione procedono insieme, sono, a volte, indiscernibili. Così era per Stefano, almeno. Era come se tenesse fisso lo sguardo su un modello invisibile mentre improvvisava…Ho ricercato queste parole di Giorgio Agamben (*) dopo aver ascoltato per la prima volta Avvicinamenti, materiali per improvvisare (2007) di Stefano Scodanibbio. Suono Giallo e TREE sommano una gran bella formazione, un ottetto di artisti liberi, capaci di improvvisare su una flebile traccia, di ascoltarsi, di inventare, di provocare (anche con accenni melodici), di costruire insieme con il loro sguardo su un modello invisibile, fatto di storie, memorie ed emozioni, una luminosa sinfonia elettrica.

Paolo Carradori
(12 giugno 2024)

(*) dall’introduzione a “Stefano Scodanibbio-Non abbastanza per me” Quodlibet (2019

La locandina

Ensemble Suono Giallo
Flauti Andrea Biagini
Sassofoni Michele Bianchini
Contrabbasso Giacomo Piermatti,
Percussioni Laura Mancini
Pianoforte Simone Nocchi
Tempo Reale Electroacustic Ensemble (TREE)
Voce Monica Benvenuti
Chitarra elettrica  Francesco Canavese
Sintetizzatore e live electronics Simone Faraci
Tecnica Giovanni Magaglio, Francesco Vogli
Programma:
Maurizio Azzan
Wasteland­ _ underlife, per ensemble (2022)
Daniela Terranova
Velature, per ensemble (2022)
Stefano Scodanibbio
Avvicinamenti, materiali per improvvisare, per ensemble elettroacustico (2007)

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