Firenze: a Niccolò Corsaro la borsa di studio Piero Farulli

Un’altra rivoluzionaria novità dell’Associazione “Piero Farulli – La musica, un bene da restituire” ha visto il battesimo domenica 30 giugno a Firenze, a Palazzo Corsini, che è stato il palcoscenico di una serata indimenticabile, dove giovani talenti della musica classica si sono contesi la prestigiosa borsa di studio “Piero Farulli” per viola. Come abbiamo già raccontato nel dicembre scorso su questa testata, l’Associazione dedicata all’indimenticabile Piero Farulli, ha istituito una borsa di studio biennale dell’importo di 15.000 euro annui, offerta ad una violista o ad un violista italiano nato tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2007. Adriana Verchiani Farulli ci aveva detto che «Per Piero la musica è sempre stata un grande bene spirituale, culturale e sociale del quale tutti devono poter godere. Cantare in un coro, suonare in un Quartetto è la più grande scuola di democrazia che si possa offrire ai giovani e alla comunità. Ma i bambini devono suonare la viola non come ripiego ma per convinta scelta. Violisti felici e non violinisti falliti!!
Considero quindi un passo obbligato far divenire la viola uno strumento altrettanto conosciuto ed amato quanto il violoncello o lo stesso violino, non oso dire quanto il pianoforte!! La viola deve diventare “COOL”! Ricordate i tempi di Gazzelloni? O quelli del Clarinetto con Arbore?».

Ebbene, il 30 giugno il progetto si è compiuto e si è avuto il vincitore: Niccolò Corsaro, ventunenne lucchese che ha conquistato il primo premio dimostrando non solo una padronanza tecnica impeccabile, ma anche una profondità interpretativa rara per la sua età. La sua esibizione ha incarnato perfettamente l’ideale di Farulli: una musica che, pur rigorosa nella tecnica, è profondamente umana e accessibile. Molto bravi anche la seconda classificata (Simona Collu) e il terzo (Edoardo Cessari).

A valutare i giovani musicisti una giuria d’eccezione, composta da figure di spicco del panorama musicale internazionale. Presieduta da Bruno Giuranna, violista di fama mondiale, la giuria annoverava tra i suoi membri altre eccellenze della viola come  Danilo Rossi e Danusha Waskiewicz, ma anche il violoncellista e direttore d’orchestra  Enrico Dindo e il violinista Marco Rizzi. L’atmosfera di Palazzo Corsini, con le sue sale affrescate e la storia che ne permea ogni angolo, ha aggiunto una dimensione magica alla serata, il tutto grazie alla padrona di casa, Livia Sanminiatelli Branca, membro del Direttivo dell’Associazione Farulli.  Il giovane vincitore si è esibito nell’esecuzione del Trio Kegelstatt (Trio dei birilli) di Mozart, coadiuvato da Livia Zambrini al pianoforte e Davide Pellegri al clarinetto. Dopo questa ottima esibizione, la giuria ha voluto festeggiare il nuovo collega con un concerto straordinario, iniziato con Danilo Rossi che ha eseguito Viola sola (percorso L) di Giacomo Manzoni, composto appositamente per questa occasione e dedicato, come indicato a inizio spartito, “Ad Adriana, nella memoria di Piero Farulli”. Come ci ha detto il compositore stesso, presente all’evento, si tratta di un percorso di brani che lui ha dedicato ai singoi strumenti, a partire da quelli dell’organico della sua opera Per Massimiliano Robespierre, per continuare dal quinto in poi come composizioni tese a esplorare le sonorità dei vari strumenti a cui dedica, di volta in volta, questo “percorso”. Inutile dire con quale cura e maestria Rossi ha saputo restituire queste pagine a tratti impervie, ma che esplorano tutte le possibilità timbriche e ritmiche per uno strumento che merita – come il progetto della Borsa di Studio vuole – di essere considerato davvero “cool”.

A seguire, gli altri giurati – Marco Rizzi, Danusha Waskiewicz ed Enrico Dindo – hanno eseguito il Quartetto op. 60 di Brahms – e per l’occasione si è unito a loro Andrea Lucchesini (pianoforte), ambasciatore del Concorso. Che dire: una magia. Solisti di chiara fama, uniti per questa occasione in una esecuzione in cui sembrava che fossero un quartetto storico, tanto il dialogo delle linee melodiche e la densa, emotivamente intensa scrittura brahmsiana, sono state restituite. Dire bravi è riduttivo. Un privilegio averli sentiti suonare insieme.

Insomma, taleno, passione, valorizzazione di giovani talenti: il credo musicale di Piero Farulli tutto in una sera.

Fra un anno il percorso del giovane musicista sarà monitorato dalla commissione con lo scopo specifico di sostenerlo nel suo percorso di crescita musicale e culturale. La giuria valuterà se, quanto raggiunto, sia prova dell’impegno del musicista. In caso positivo sarà erogata anche la borsa di studio per il secondo anno.

Donatella Righini
(30 giugno 2024)

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