Salisburgo: il pianismo trasognato di Sternath inaugura i Mozart Matinée

Fra le innumerevoli proposte del Salzburger Festspiele 2024 non mancano le tradizionali Mozart-Matineen alla Großer Saal della Fondazione Mozarteum. 

Ad inaugurare gli appuntamenti mattutini è stato un concerto diretto da Adam Fischer con la presenza del pianista Lukas Sternath.

Il programma si è concentrato su alcune pagine risalenti al periodo viennese di Mozart, quando, fuggito dalla città natia, si è rifugiato nella capitale in cerca di più ampi consensi.

È in questo contesto che il compositore austriaco abbraccia con estrema convinzione la dottrina massonica, iscrivendosi alla loggia «Alla speranza incoronata nell’Oriente» di Vienna, probabilmente affascinato da quel senso etico di amicizia e fratellanza fra i popoli che lo ispirerà nell’ultimo suo capolavoro operistico, Die Zauberflöte. 

Oltre al celebre Singspiel, Mozart comporrà alcune pagine per i riti massonici tra cui la Maurerische Trauermusik in c-Moll KV 477 (Marcia Funebre Massonica) commissionata per commemorare due componenti defunti. 

In questa pagina, caratterizzata dalla presenza di tre corni di bassetto e un controfagotto, coesistono sonorità che, attraverso una trama melodica di antichi modi liturgici e gregoriani, espongono con nitida profondità i principi della massoneria dove la morte è fenomeno iniziatico e non fase conclusiva di un percorso. 

Adam Fischer, a capo della Mozarteumorchester Salzburg, affronta questa mirabile composizione mettendo in luce i numerosi contrasti timbrici generati soprattutto dai timbri dei tre corni di bassetto e dal controfagotto che conferiscono un colore piuttosto scuro e solenne. Fischer ha una visione piuttosto nitida nella gestione dei diversi livelli sonori, ma al contempo non manca di eloquenza, soprattutto nel dialogo fra le sezioni. 

A seguire il Concerto per pianoforte e orchestra in re minore KV 466 che ha visto protagonista il pianista viennese Lukas Sternath. 

Giovanissimo, ma con già un curriculum di tutto rispetto, Sternath si inserisce, dopo la lunga e inquieta introduzione orchestrale, facendo cantare con estrema cura la parte pianistica, mostrando un tocco affettuoso e mai aggressivo anche nelle parti più drammatiche pre-beethoveniane.

Sternath, in perfetta simbiosi con Fischer, fa emergere l’aspetto poetico di questo capolavoro mozartiano, mantenendo una visione estremamente teatrale e ricca di stati d’animo.

Apice, nonché summa della poetica mozartiana, è il secondo movimento, Romance, in cui Mozart scrive uno dei temi più ispirati della storia del concerto pianistico. Sternath, accarezza la tastiera con disarmante tenerezza, sempre sorretto da un’orchestra che anche nei passi di puro accompagnamento lo sostiene musicalmente con le medesime intenzioni. 

Conclusosi l’idillio, il giovane pianista stacca l’Allegro presto col piglio, consapevole della maturità necessaria per affrontare questo articolato movimento in cui l’orchestra, magistralmente incitata da Adam Fischer, ha assecondato l’incalzare della scrittura pianistica, mantenendo sempre un sorprendente equilibrio nel dialogo col solista. 

Al termine, applausi fragorosi per Lukas Sternath che si congeda dal pubblico con la Fantasia in re minore KV 397, confermando ulteriormente la sua natura espressiva e riflessiva.

Ultima pagina in programma la Sinfonia in do maggiore KV 425 “Linzer”, scritta dal genio di Salisburgo in fretta e furia ma che, come sempre, ricca di apporti innovativi.

Quattro movimenti, il cui primo è principiato da un Adagio, i cui temi sembrano dei personaggi in costante dialogo fra loro. Adam Fischer, la cui energia è contagiosa, non si risparmia e si lancia come un ragazzino affrontando con freschezza ogni episodio di questa straordinaria pagina mozartiana. Il risultato è molto teatrale tanto che ogni strumento sembra prendere le sembianze di un personaggio, grazie anche alla Mozarteumorchester che asseconda con entusiasmo ogni impulso di Fischer. 

Fragorosi applausi hanno tributato il meritato successo per Adam Fischer e l’intera compagine orchestrale.

Impressionante la compattezza sonora della Mozarteumorchester Salzburg, nonchè l’attitudine di ogni singolo componente a vivere tutto ciò che si sta suonando anticipando con lo sguardo le diverse intenzioni dell’autore e del direttore. Un autentico dare e avere che sprigiona un modo di comunicare la musica estremamente vivo e partecipe anche nei passi di mero accompagnamento.

Una lezione di come la musica dovrebbe essere sempre eseguita.

Gian Francesco Amoroso 
(27 luglio 2024)

La locandina

Direttore Adam Fisher
Pianoforte Lukas Sternath
Mozarteumorchester Salzburg 
Programma:
Wolfgang Amadeus Mozart
Maurerische Trauermusik in Do minore K. 477 (479a)
Concerto per pianoforte in Re minore K. 466 (cadenze Ludwig va Beethoven)
Symphony in Do maggiore K. 425 — ’Linz’
Bis
Fantasia in Re minore K. 397

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