Bolzano: la magia di Sokolov

Gradito ospite fisso del Bolzano Festival Bozen, il pianista Grigory Sokolov torna in Alto Adige per l’edizione 2024 appena inaugurata e regala, come da pronostico, una serata di altissimo livello. La luce sul palcoscenico dell’Auditorium Haydn è soffusa, i posti in sala sono tutti occupati e dal silenzio esplode l’applauso quando lui, una delle leggende del pianoforte, entra spedito verso lo strumento e si siede. Da una parte la grande sagoma nera dello Steinway, imponente, dall’altra la sua figura nera nel frac, statica; l’unica cosa che si vede, nella luce flebile, sono le mani che danzano sulla tastiera: comincia il rito Sokolov.

Il programma attraversa tre autori, tre isole ben definite, ognuna caratterizzata in maniera precisa. Bach, con un equilibrio sonoro e ritmico sempre perfetto, la grazia del piccolo gesto, il turbinio delle note veloci, una pulsazione perpetua che trasforma il tempo in eternità. Chopin, disegnato con un sentimento di solitudine. Qui la sonorità tende ad aprirsi, a cercare quelle risonanze proprie dello strumento moderno che lo stesso autore inseguiva, ma l’uomo Grigory è decisamente meno dubbioso di Fryderyk, restituendo forti più risoluti che sofferti.

E infine Schumann, in un cammino di livelli sonori che raggiunge il suo climax, costantemente teso tra l’amore per Bach e la lotta contro i suoi fantasmi.

L’essenza del pianismo di Sokolov è costruita sul controllo del piccolo gesto, che dona chiarezza di pronuncia e perfezione negli abbellimenti, su una intelligibilità interpretativa, che ti conduce con mano ferma verso orizzonti precisi, e su di un uso parco del pedale di risonanza. La sua magia risiede in quella personalissima ed indiscussa capacità di produrre pianissimi al limite del possibile ma con un peso emotivo enorme.

Il rito-Sokolov si concludeva con il consueto numero infinito di bis, volutamente chiamati dal pubblico che aumentava la forza degli applausi ad ogni uscita del pianista sul palco, e si chiudeva su un Corale di Bach-Busoni, omaggio sentimentale all’autore e alla città che lo celebre con un concorso prestigioso da oltre settant’anni.

Monique Cìola
(31 luglio 2024)

La locandina

Pianoforte Grigory Sokolov
Programma:
Johann Sebastian Bach
 Vier Duette BWV 802-805, Partita n. 2 in do minore BWV 826
Fryderyk Chopin 
Quattro Mazurche Op. 30
Tre Mazurche Op. 50
Robert Schumann
 “Waldszenen” Op. 82

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