Rovigo: la stagione 24-25 del Sociale rende visibile l’invisibile

Making the invisible visible, rendiamo visibile l’invisibile, questo lo slogan e il filo conduttore di una stagione _ presentata nel corso di una conferenza-spettacolo – che vuole essere un mix di grandi artisti, di cultura e di bellezza, ma anche di scoperta di tutto ciò che ruota attorno al palcoscenico e di ciò che anima i cuori di ogni spettatore. Insomma, “un viaggio, come lo ha definito il direttore artistico del Teatro Sociale Edoardo Bottacin “deus machina” del nuovo cartellone, che esplora le profondità dell’animo umano, le sue contraddizioni e le sue aspirazioni”, sempre alla ricerca della bellezza e dell’unicità che solo l’arte in ogni sua forma sa dare.

Otto sono i titoli della stagione lirica che aprirà l’11 ottobre con la nuova produzione firmata da Filippo Tonon di Madama Butterfly di Puccini che vede il ritorno tra gli altri del celebre tenore Fabio Sartori al fianco di Francesca Dotto. Ma sarà un’alternanza tra tradizione e innovazione con alcuni titoli assenti da molti anni al Sociale tra cui spicca il Roberto Devereux di Gaetano Donizetti che porterà a Rovigo le voci di Jessica Pratt, Johnn Osborn, Simone Piazzola e Raffaella Lupinacci. Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala e Orchestra del Donizetti Opera Festival sono diretti Michael Fanelly

Le Voix Humaine di Poulenc, nuova produzione del Sociale di Rovigo nella versione originale per pianoforte porta in scena Ekaterina Bakanova, finalista degli Internationa Opera Awards 2024. Regia, scene e costumi di Gianmaria Aliverta, di ritorno al Sociale dopo il successo di Suor Angelica e Cavalleria rusticana del 2019.

Il 2025 si apre con il dramma storico per eccellenza: Andrea Chénier di Umberto Giordano. Regia di Andrea Cigni, direttore Francesco Pasqualetto alla testa dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. Si tratta di una coproduzione con i teatri di Opera Lombardia, Pisa e Lucca. Nel cast spicca la voce di Maria Teresa Leva, Shaya Bloch e Alessandra Palomba.

Febbraio è il mese dedicato al moro di Venezia ossia Otello di Giuseppe Verdi, titolo assente dal palcoscenico rodigino da vent’anni, coproduzione con il Teatro Coccia di Novara e i teatri di Piacenza, Modena, Reggio Emilia. La regia è di Italo Nuziata e la direzione di Christopher Frenklyn. Nel cast spiccano le voci di Roberto Aronica e Angelo Veccia.

Completano la stagione i titoli di Vedova Allegra in dicembre con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e l’opera multimediale Flatlandia in coproduzione il conservatorio Statale Francesco Venezze.

Menzione particolare è dedicata alla produzione de L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Titolo che segna l’avvio di un nuovo progetto di collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice e il Teatro Sociale di Rovigo in un’ottica di sinergia e circuitazione territoriale. Lo spettacolo vede la regia di Bepi Morassi ed è stato realizzato per il teatro Veneziano nel 2003 ed è tutt’ora tra quelli più celebri. La direzione è affidata al rodigino Gerardo Felisatti e nel cast le voci di Giulia Mazzola e Liparit Avetisyan.

“Siamo fermamente convinti che “L’elisir d’amore” – dichiara Andrea Erri, direttore generale della Fondazione Teatro La Fenice -,  non sia solo un importante avvio di una nuova collaborazione, ma rappresenti anche l’incarnazione di quella visione che da tempo perseguiamo: occorre infatti realizzare un sistema virtuoso di produzione e circuitazione, dove fondazioni lirico-sinfoniche, come il Gran Teatro La Fenice, e teatri di tradizione, come il Teatro Sociale di Rovigo, possano operare in sinergia. Ciò consentirà non solo di amplificare l’offerta culturale, ma di produrre significative ricadute economiche, favorendo lo sviluppo territoriale e offrendo nuove opportunità di occupazione, specialmente per i giovani formati nei nostri conservatori e accademie.
“L’elisir d’amore”, con la regia di Bepi Morassi e la direzione di Gerardo Felisatti, simboleggia l’inizio di un percorso fondato su qualità artistica, efficienza e cooperazione. In questo quadro, la responsabilità delle fondazioni lirico sinfoniche e della Fenice diventa cruciale: siamo
chiamati a contribuire attivamente a un processo di integrazione e collaborazione, che favorisca la produzione e circuitazione degli spettacoli, secondo criteri di sostenibilità economica e sociale.
Siamo certi che questa cooperazione non solo migliorerà la produttività e
la sostenibilità delle nostre istituzioni, ma creerà un pubblico più vasto e giovane, contribuendo alla crescita culturale e sociale dell’intera Regione”.

Intorno alla stagione lirica si sviluppano diverse progettualità che coinvolgono anche il mondo del commercio a partire dalla gelateria Godot con Un gelato all’opera passando poi, grazie al fondamentale supporto di Scopa Gioielli e Ottica Toffoli 1867, al progetto di illustrazione di  quindici vetrine di piazza Garibaldi e Vittorio in occasione della settimana della prima. Ma non solo, la Pasticceria Borsari e l’osteria Teatro nel corso della stagione realizzeranno alcuni prodotti gastronomici a tema.

Classico e contemporaneo per la Stagione di Prosa e balletto, frutto dell’ormai consolidata collaborazione con Arteven, che vede grandi interpreti della scena italiana e internazionale, con titoli  che spaziano  dagli intramontabili classici come “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare per arrivare alla famosissima Drusilla Foer con “Venere nemica” e a “Magnifica presenza” per la regia del grande Ferzan Ozpetek, che fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult e ancora con il balletto l’intramontabile Cenerentola. Tra le novità di questa nuova stagione che consolida  quanto già introdotto l’anno scorso, la duplice recita per alcuni spettacoli della prosa per rispondere alle richieste del numeroso pubblico, che ha partecipato in maniera davvero entusiasmante alla programmazione della scorsa stagione. Il cartellone 2024.2025 conferma i due tradizionali appuntamenti con la danza:  il balletto di Milano con Cenerentola il 4 gennaio e il tango con la Tango Rouge Company. Immancabile in doppia recita il musical. In scena la Compagnia della Corona  con “La famiglia Addams” e le vicende dense di black humor di una famiglia d’altri tempi, un grande classico che farà divertire tutti;

La  stagione sinfonica si presenta ricca di collaborazioni con tutti i principali enti regionali oltre che nazionali ed internazionali e con artisti di grande spessore: ad aprire il cartellone Beatrice Rana ( 25 ottobre) considerata una delle massime pianiste viventi, insieme all’orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Michele Spotti con un programma interamente dedicato a Ravel e Bizet. A seguire Giovanni Andrea Zanon (13 dicembre) con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, in programma il concerto di Beethoven per violino e orchestra. Il nuovo anno si apre con Alessandro Quarta e il concerto No limits. In febbraio, grazie al sostegno speciale di Fineko Bank ci sarà  l’esecuzione della celebre sinfonia n.9 di Beethoven con l’orchestra e coro da camera LaCorelli diretti da J. Rivani nell’originale progetto di esecuzioni delle sinfonia beethoveniane secondo organici vicini alla sua epoca. Il 14 marzo vedrà l’arrivo a Rovigo del clavicembalista ed organista Ton Koopman, universalmente noto come uno dei più rinomati specialisti del repertorio barocco, che insieme all’Amsterdam Baroque Orchestra  eseguiranno l’integrale dei sei concerti brandeburghesi di J.S. Bach. Chiude la stagione il 25 maggio il violinista Augustin Hadelich con l’esecuzione del celebre concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky accompagnato dall’Orchestra della Fondazione Arena di Verona

Non manca la collaborazione con il conservatorio F. Venezze per il tradizionale concerto accademico quest’anno dedicato ai 50 anni dalla scomparsa di Sostakovic e la consolidata collaborazione con l’Orchesta di Padova e del Veneto che regaleranno alla città i concerti di Natale e Pasqua in duomo con la direzione di Filippo Maria Bressan e Marco Angius

Dopo il riavvio nella stagione 2023/24, torna il cartellone  Fazz  realizzato in sinergia con Veneto Jazz, Rovigo Jazz Club, Cinema Duomo, Conservatorio Venezze e il sostegno della Fondazione Banca del Veneto Centrale. Spiccano i nomi di Bob Minzer, Dado Moroni e Omar Sosa che il Trilok Grup  presentano il nuovo concerto prima assoluta.

Il cartellone Teatroragazzi, sostenuto dalla fondazione Cariparo, riconferma le tante iniziative rivolte ai più giovani non solo con spettacoli ma anche con lezioni, laboratori e conferenze. Per la serie il TeatroFapensare, grazie al sostegno di Irsap e dopo il successo di Spegnere la luce a gennaio 2024, sarà presentato lo spettacolo dedicato alla grassofobia con Silvia Gribaudi.

Non mancheranno le visite guidate e gli “Operadays”, per conoscere la storia del prestigioso Teatro Sociale di Rovigo, teatro di tradizione che si colloca come il terzo polo lirico nazionale.

Come detto quindi, un cartellone di grande prestigio che è stato svelato e illustrato questa sera dal direttore artistico Edoardo Bottacin su un palco adornato dagli splendidi costumi di scena e arricchito dall’esibizione di Andrea Dellai, Tommaso Franchin, su scene di Fabio Carpene. Il tutto allietato dalla maestria di  Linda Piana al pianoforte.

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