Monte-Carlo: eleganza e vendetta sulla Costa Azzurra

‘Vendetta’, la vendetta di sangue in francese, suona sempre elegante. Non importa quanto crudele, quanto mortale e fatale! ‘Vengeance’, eloquentemente composta da Camille Saint-Saëns, il maestro sonoro della Belle Époque, scende dalla gola del suo antenato vendicatore con un sospiro cremoso. Il dramma lirico ‘L’Ancêtre’, acclamato dopo la sua prima nel febbraio 1906 all’Opéra di Monte-Carlo, è una delle sue sei opere, la più famosa delle quali è Samson et Dalila, che celebrò la sua prima in questa sede tradizionale. Nel 2024, L’Ancêtre, un vero gioiello di verismo lirico, è rinato in una versione puramente concertante. Come avvenne per la Déjanire’di Saint-Saëns nel 2022, il Palazzetto Bru Zane, il meraviglioso centro per la musica romantica francese di Venezia, e l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo hanno intrapreso una collaborazione esplorativa. Nell’Auditorium Rainier III, la ‘riscoperta’ concertante dell’Ancêtre ha celebrato il suo trionfale successo.

Raoul Gunsbourg, leggendario direttore dell’Opéra di Monte-Carlo dal 1892 al 1951, mise in scena la sua opera di vendetta molto particolare, L’Ancêtre, di Saint-Saëns, della durata di 100 minuti.

Dopo il sensazionale successo della prima di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni nel 1889, anche la Francia fu travolta dalla passione per i soggetti realistici e naturalistici del verismo. In Saint-Saëns e nel suo L’Ancêtre, in tre atti con libretto di Lucien Augé de Lassus, è la vendetta di sangue, l’odio, la retribuzione e un colpo fatale a essere insiti in questo avvincente melodramma. Nella storia, due famiglie rivali si incontrano sull’isola montuosa e desolata della Corsica al tempo del Primo Impero Napoleonico, intorno al 1810. Camille Saint-Saëns e il suo librettista viaggiarono nell’isola di origine di Napoleone per ricercare il sapore della storia.

Le ali della morte

Un dolce ronzio di api riempie l’inizio del primo atto. Raggi di sole inondano la casa dell’eremita Raffaele. Le tombe dei clan ferocemente ostili dei Pietra Nera e dei Fabiani non sono lontane. ‘La tradizione barbara, sanguinaria e inflessibile incarnata dall’antenata Nunciata e le leggi più umane del perdono, dell’oblio e della pace simboleggiate dall’eremita Raffaele’ si scontrano. La supplica di tutti ‘Basta sangue, lacrime e dolore! D’ora in poi non ci saranno più faide!’ rimbalza contro il duro e intransigente “No” di Nunciata. ‘La morte apre di nuovo le sue ali’ è la sua risposta. L’aggressione brutale è affrontata dal giovane soldato Tébaldo della famiglia Pietra Nera, dalle nipoti dell’antenata, Margarita, che ama Tébaldo quanto la sua sorella Vanina. Quando il fratello di Vanina, Léandri, attira Tébaldo in un’imboscata e viene ucciso da lui, esplode una feroce faida di sangue. Vanina riceve l’ordine di uccidere Tébaldo per conto di Nunciata, e muore per il colpo sparato dalla sua antenata quasi cieca. La vendetta e la retribuzione vivono!

Il moderno sinfonista innovativo Saint-Saëns si fa già sentire nell’entrata, pronta per la musica da film. Kazuki Yamada sollecita questa natura magica, mistica e misteriosa, i raggi di sole scintillanti, l’idillio bucolico dalla partitura. Con Yamada, l’ispiratissimo Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo ha guadagnato un direttore d’orchestra di livello mondiale. Un colpo di fortuna! Il Coro Filarmonico di Tokyo (diretto da Hiroyuki Mito) commuove con la sua qualità eloquente e la fine dizione francese.

Jennifer Holloway interpreta Nunciata (L’Ancêtre), assetata di vendetta, con sensibilità francese e profonda credibilità. Gaëlle Arquez riflette l’anima vulnerabile di Vanina con il suo radioso e brillante mezzosoprano, pieno di nobiltà. Gaëlle Arquez è un’artista eccezionale! Hélène Carpentier incarna Margarita innamorata. Il suo delicato timbro di scintillante fluidità è incantevole. Julien Henric dona al soldato Tébaldo il necessario potenziale eroico con il suo maturo tenore, ricco di carattere. Il baritono Michael Arivony è affascinante nel ruolo dell’eremita Raffaele. È un messaggero di Dio pacificatore, con un caldo e gentile timbro nella voce. Matthieu Lécroart dimostra sensibilità baritonale per il ruolo ruvido e nodoso del pastore corso Bursica, braccio destro freddo e rigido di Nunciata.
Barbara Röder
(6 ottobre 2024)

La locandina

Direttore Kazuki Yamada
Personaggi e interpreti:
Nunciata, L’Ancêtre Jennifer Holloway
Vanina Gaëlle Arquez
Margarita Hélène Carpentier
Tébaldo Julien Henric
Raphaël Michael Arivony
Bursica Matthieu Lécroart
Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo
Chœur Philharmonique de Tokyo
Maestro del Coro Hiroyuki Mito

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