Vicenza: Il grande vuoto di e con Fabiana Iacozzili

Un’esperienza teatrale intensa e toccante, che unisce narrazione, video e montaggio cinematografico per esplorare il rapporto tra memoria, perdita e amore familiare. L’indagine sul delicato tema della vecchiaia e della progressiva perdita di sé, che prende ispirazione dalla tragedia shakesperiana Re Lear. Il Grande Vuoto, l’ultimo emozionante capitolo della Trilogia del Vento, arriva al Teatro Astra di Vicenza. Fabiana Iacozzilli, già nota per i successi di La Classe e Una cosa enorme, continua a confermare il suo ruolo di innovatrice e visionaria del teatro contemporaneo. Il palcoscenico accoglie con Il Grande Vuoto un grande apparato scenico, che contempla anche una vecchia automobile rossa, e l’attrice Giusi Merli, che ha recitato anche nel film La grande bellezza di Sorrentino, nel ruolo La Santa.

Il 12 dicembre 2024 alle 21.00, la regista e autrice romana Fabiana Iacozzilli, Premio della Critica ANCT 2019 e candidata a due Premi UBU (Miglior Spettacolo di Teatro e Miglior Regia), porta all’interno della rassegna teatrale “Terrestri 2024 – 2025” de La Piccionaia per il Comune di Vicenza, il capolavoro finale, la riflessione sulla memoria e il vuoto. Uno spettacolo che smuove dentro, che sa stupire per il tema, ma che lascia d’incanto per la regia: acclamato e apprezzato già nei migliori teatri italiani, Il Grande Vuoto, candidato a quattro premi UBU, arriverà anche allo Studio Mariangela Melato del Teatro Piccolo di Milano ad aprile. 

Lo spettacolo Il Grande Vuoto

Il Grande Vuoto indaga il delicato tema della vecchiaia e della progressiva perdita di sé, prendendo ispirazione dalla tragedia shakespeariana Re Lear. Al centro della scena, il dramma di una madre – ex attrice colpita da una malattia neurodegenerativa – che vive intrappolata nei frammenti del suo passato, ricordando solo il monologo della tempesta tratto da Re Lear. Questo prosciugarsi interiore si riflette nello svuotarsi di una casa di famiglia, dove oggetti e ricordi diventano i veri protagonisti, occupando ogni spazio e amplificando il senso del vuoto. 

I crediti dello spettacolo

Con la regia di Fabiana Iacozzilli, la drammaturgia di Linda Dalisi e Fabiana Iacozzilli, per Il Grande Vuoto salgono sul palcoscenico Ermanno De Biagi, Francesca Farcomeni, Piero Lanzellotti, Giusi Merli e Mona Abokhatwa. La progettazione e realizzazione delle scene è di Paola Villani, le luci di Raffaella Vitiello, le musiche originali di  Tommy Grieco, il suono di Hubert Westkemper, i costumi di Anna Coluccia, il video di  Lorenzo Letizia, l’aiuto regia di Francesco Meloni, e la scenotecnica di Mauro Rea, Paolo Iammarone e Vincenzo Fiorillo. I fonici sono Jacopo Ruben Dell’Abate, Akira Callea Scalise, la direzione tecnica è di  Francesca Zerilli, gli assistenti sono Virginia Cimmino, Francesco Savino, Veronica Bassani e Enrico Vita. Il Grande Vuoto gode della collaborazione artistica di Marta Meneghetti e Cesare Santiago Del Beato, con la produzione di Cranpi, La Fabbrica dell’Attore, La Corte Ospitale, Romaeuropa Festival, con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e con il sostegno di Accademia Perduta / Romagna Teatri,Carrozzerie n.o.t, Fivizzano 27, Residenza della Bassa Sabina, Teatro Biblioteca Quarticciolo. 

Il linguaggio scenico innovativo

Nella sua ricerca drammaturgica, Fabiana Iacozzilli contamina il linguaggio teatrale con l’uso di tecnologie video, proiezioni live e montaggi cinematografici, dando vita a uno spettacolo capace di trasformare il dolore in bellezza. Tra le fonti di ispirazione emergono opere letterarie come Una donna di Annie Ernaux e Fratelli di Carmelo Samonà, che offrono ulteriori spunti di riflessione sulla fragilità umana e sull’amore familiare. L’apparato scenico che occupa il palco è potente: la vecchia automobile rossa è uno degli elementi protagonisti di uno spettacolo visionario, che va oltre ad ogni aspettativa.

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