Mariotti in memoriam Jeffrey Tate all’Auditorium Santa Chiara di Trento
In memoriam Jeffrey Tate. L’omaggio di Michele Mariotti e dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento a direttore inglese ad un anno dalla scomparsa.
Il 31 maggio 2017 sir Jeffrey Tate concludeva la stagione dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento dirigendo la Nona Sinfonia di Mahler con già la promessa di un suo ritorno in regione per la stagione successiva con un programma dedicato alle sinfonie di Schubert e Brahms. Quello di Trento fu l’ultima sua esibizione concertistica. La morte infatti lo colse appena due giorni dopo, il 2 giugno, a Bergamo durante una visita all’Accademia Carrara. A rendergli omaggio in quello che doveva essere il suo concerto, è stato chiamato Michele Mariotti eseguendo il programma che la direzione artistica stessa aveva concordato per Jeffrey Tate, omaggio alla sua capacità di grande interprete del repertorio sinfonico schubertiano.
Per questo ritorno alla guida dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Michele Mariotti, già presente in regione nel 2016, si è confrontato con questo programma dedicato alla memoria del direttore scomparso e tutto incentrato sul repertorio sinfonico romantico con la Sinfonia n. 8 in si minore, d 759 “Incompiuta” di Franz Schubert e la Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98 di Johannes Brahms. Il giovane direttore pesarese tiene ben presente questa dedica partendo proprio dall’attacco della sinfonia schubertiana, un incipit sommesso come una sorta di “de profundis”, salvo poi dare slancio agli archi delle battute immediatamente successive. “Perfettamente incompiuta” può essere definita questa sinfonia in soli due movimenti: non era infatti intenzione di Franz Schubert competere con le analoghe composizione di Ludwig van Beethoven, la sinfonia è debitrice, in unicum compositivo, del clima musicale del maestro di Bonn. La sinfonia è infatti caratterizzata da momenti di fragilità e intimità compositiva tipica di Schubert e momenti di altro slancio drammatico. La direzione di Mariotti, pulita ed essenziale nel gesto direttoriale, è stata condotta nell’identificare questa dicotomia dando energia ai momenti in cui la composizione è debitrice del sinfonismo di Beethoven contrapponendovi la leggerezza e linea melodia romantica e struggente di Schubert senza il vincolo di funzioni strutturali, il che ha comportato il rischio di offrire una lettura sostanziale frammentata della struttura compositiva dell’Incompiuta. Di tutt’altro esito invece è stata l’interpretazione della Sinfonia n. 4 di Brahms dove è prevalso la gestione più rigorosa del ritmo e del continuo flusso musicale che domina questa composizione solidamente strutturata senza alcuna esitazione o cedimento verso il lirismo romantico. Successo convinto e sincero nei confronti di Mariotti e dell’Orchestra Haydn, che ha saputo dare concretezza alle indicazioni direttoriali, da parte del pubblico che ha colmato l’Auditorium con una buona presenta di giovani dei conservatori di Bolzano e Trento.
Federica Fanizza
(febbraio 2018)
La locandina
Auditorium Santa Chiara – Trento | |
Direttore: | Michele Mariotti |
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento | |
Programma: | |
Franz Schubert | |
Sinfonia n. 8 in si minore, d 759 “Incompiuta” | |
Johannes Brahms | |
Sinfonia n. 4 in mi minore, op. 98 |
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