Giovani pianisti italiani che crescono e si affermano

Sono segni che esiste ancora un futuro musicale italiano, i concerti con giovani esecutori italiani che provengono dalle istituzioni formative musicali nazionali. Sono testimoni che la cultura musicale in Italia non è del tutto perduta, dimostrando di essere ancora capace di giocare un suo ruolo a livello mondiale. Abbiamo assistito sabato 24 febbraio 2018 a Rovereto organizzato dall’Associazione Filarmonica di Rovereto alla prova della giovane pianista trentina Monica Maranelli. Classe 1995, Monica Maranelli ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di otto anni presso la Scuola Musicale di Arco per proseguire al conservatorio statale di Riva del Garda. Nel frattempo, a soli sedici anni viene ammessa all’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, perfezionandosi con Leonid Margarius e Anna Kravtchenko e diplomandosi a 18 anni con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Bonporti di Trento sotto la guida di Antonio Tarallo.

Attualmente si sta perfezionando al Conservatorio di Lugano sempre con Anna Kravtchenko senza perdere di vista la partecipazione a concerti in ambito locale ma di prestigio come solista con l’orchestra Haydn di Bolzano e Trento per il circuito studentesco, le collaborazioni con l’Associazione Mozart Italia, come a concerti nazionale internazionali dai quali è riuscita vincitrice.

Recentissimo ha ottenuto il Premier Prix al prestigioso Concours d’interpretation Musicale de Lausanne 2017, esibendosi nella Sala Paderewsky del Casino Montbenon. La sua interpretazione del Carnaval Op.9 di Schumann, eseguito durante la finale, è stato trasmesso dalla radio RTS Espace 2. Ed è stato proprio il titolo schumanniano la parte più interessante del programma presentato dalla giovane pianista che comprendeva la Sonata in Re min. op.10, n. 3 di Ludwig van Beethoven e lo Scherzo n. 1 di Frédéric Chopin

La giovane pianista si è dimostrata decisamente più a suo agio nelle brevi sequenze musicali del ciclo schumanniano, antologia in musica tutti gli umori e ritmi romantici designanti con brevi

attimi musicali, dosando sapientemente la gestione della tastiera e caratterizzano ciascun breve momento della composizione. Complice un pianoforte non perfettamente preparato nella prima parte (si è rimediata all’accordatura nell’intervallo), l’esecuzione della Sonata di Beethoven che si colloca nel pieno clima del Classicismo di fine Settecento (1798), è risultata pesante con una lettura che accentuava le frasi musicali spezzate togliendo leggerezza a quei momenti in cui la composizione è debitrice dello stile mozartiano. Nulla di eccepire invece sull’interpretazione dello Scherzo di Chopin nella quale ha esibito un buon fraseggio e una corretta esecuzione dei cambi di tempo, interpretazione matura frutto delle lezioni impartitegli dalla sua insegnante Anna Kravtchenko. Successo di pubblico in una affollata sala da concerti con presenze autorevoli

dell’associazionismo musicale roveretano.

Federica Fanizza

(24 febbraio 2018)

La locandina

Pianoforte Monica Maranelli
Programma:
Ludwig van Beethoven
Sonata in re minore op. 10 n. 3 (1770-1827)
Fryderyk Chopin
Scherzo n. 1 (1810-1849)
Robert  Schumann 
Carnaval, scènes mignonnes sur quatre notes, op.9 (1810-1856)

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