Rovereto: una nuova rassegna tra musica sacra e avanguardie storiche per ricordare la fine della Prima Guerra Mondiale
Con il concerto sinfonico “Nuovi Mondi” promosso dal Progetto Opera dell’ass. Euritmus presso la chiesa parrocchiale di S. Marco ha preso avvio a Rovereto, domenica 15 aprile 2018 una nuova iniziativa musicale che va ulteriormente ad arricchire, per un mese fino al 13 maggio, il vasto e abbastanza nutrito panorama di proposte culturali e musicali messe in campo dalla città trentina, quale evento inaugurale della nuova rassegna “Primavera musicale Roveretana”. Questa rassegna nasce dall’unione programmatica e artistica di diverse identità dell’associazionismo musicale della città di Rovereto che per diverse ragioni si sono trovate, in passato, in serrata competizione tra di loro per aggiudicarsi pubblico e finanziamenti. In questo caso la collaborazione fa sempre bene alla cultura e fattispecie alla musica classica, così in affanno a fare i conti con i numeri di un pubblico sempre più frammentato per genere e sulla riduzione generalizzata dei finanziamenti pubblici, ma soprattutto sulla scarsa disposizione dell’utenza provinciale allo spostamento anche solo per brevi tratti dal un luogo all’altro del territorio provinciale.
Questa Ia edizione ha riunito sotto di sé due importanti eventi che venivano promossi in tale priodo: il Progetto Opera dell’Ass. Euritmus che quest’anno prevede la messa in scena presso il teatro cittadino Zandonai dell’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini nei giorni 21 e 22 aprile, con relative attività di contorno comprensive di guide all’ascolto dell’opera, visite guidate al Museo della Guerra di Rovereto alla scoperta della Giappone di inizio ‘900 come potenza militare, nonché l’immancabili appuntamenti gastronomici dedicati alla cucina orientale rivisitata e corretta, e la IIa edizione del festival Settenovecento, frutto della collaborazione e progettazione di storiche realtà nell’ambito della ricerca musicale trentina, quali l’Accademia di Musica antica (organizzatrice del Premio Bonporti di Violino Barocco), il Festival W.A.Mozart, il Centro studi Riccardo Zandonai, assieme ai concerti in programma nel calendario stagionale dell’Associazione Filarmonca di Rovereto. Progetti certamente assai divergenti tra di loro ma che alla fine hanno trovato un punto di accordo intorno alle celebrazioni del Centenario della fine del Primo conflitto Mondiale(1918) e sulle ragioni culturali di esamina di un Ventennio antecedente al conflitto che ha portato alla scoperta di nuovi realtà geopolitiche e culturali. Nel programma di Musica tra Guerra e Pace (titolo guida della rassegna Settenovecento), troviamo musiche sacre con il Messia di Haendel, in occasione del 250° anniversario della prima esecuzione in Italia (Firenze 1768) previsto il 24 aprile e l’oratorio di Haydn (Ultime parole di Cristo sulla croce), come concerti per organo e voci con compositori di fine secolo scorso, che si alternano a un fitto calendario di appuntamenti da camera dedicate alle avanguardie di inizio Novecento con l’ omaggio a Zandonai (nativo di Rovereto) con una concerto dedicato alle sue Liriche e canzoni di guerra.
E in ambito di avanguardie storiche, da non dimenticare la proporsta dei Balli Plastici dell’artista futurista che in questa città ebbe i natali, Fortunato Depero, messi in musica da Casella e Malipero, produzione della compagnia Abbondanza /Bertoni, già a suo tempo inserito nel programma della stagione della Filarmonica di Rovereto come produzione del Centro Santa Chiara di Trento. La ricchezza di appuntamenti collocati anche in palazzi monumentali cittadini e del contado, fanno capire la complessità di un programma che tra l’altro ha salde radici nella stessa storia culturale della città. Non dimentichiamo che Wolfgan Amadeus Mozart tenne il suo primo concerto aldilà delle Alpi nel primo viaggio in Italia proprio a Rovereto. Il concerto sinfonico di apertura della rassegna, accolto con entusiasmo dal folto pubblico che riempiva la vasta chiesa storica cittadina, ci ha condotto all’ ascolto di un un programma ricco di conferme (A. Dvořák, Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo) assieme a nuove suggestioni (Gustav Holst, Japanese Suit, op.33 e Haïkaï, di Jasques Pillos) occasione di addentrarsi in nuovi visioni di un mondo musicale che agli inizi del XX secolo si apriva al alla scoperta di nuove sonorità geograficamente e culturalmente lontane, grazie alle forti suggestioni musicali messe in campo dall’Orchestra delle Alpi, temporanea associazione di professionisti che operano in prestigiose orchestre nazionali, integrata dai giovani elementi della Young Musicians European Orchestra (strumentisti al di sotto dei 23 anni), il tutto diretto da Andrea Gasperin.
Il successo dell’evento di partenza della rassegna fa ben sperare che la strada della condivisione dei programmi e degli spazi porti ad una progressiva fidelizzazione e consolidamento del pubblico ai singoli eventi, come auspicano i direttori artistici e responsabili delle varie organizzazioni che hanno intrapreso l’ardua e non sempre facile e accomodante strada della collaborazione.
Federica Fanizza
(15 aprile 2018)
La locandina
“Nuovi Mondi” | |
Concerto sinfonico di apertura della Primavera Musicale Roveretana | |
Musiche di Holst, Pillois, Dvořak | |
Orchestra delle Alpi in collaborazione con Young European Musicians Orchestra | |
Direttore | Andrea Gasperin |
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