Londra: Falstaff trionfa grazie a Terfel e Carsen

Grande successo per il revival della produzione di Falstaff di Robert Carsen andato recentemente in scena alla Royal Opera House di Londra. Tre sono gli ingredienti al centro del successo della ripresa di Daniel Dooner dello spettacolo del 2012. Innanzitutto c’è il Falstaff del grande baritono gallese Bryn Terfel; a seguire c’è una realizzazione comica coinvolgente: protagonista assoluta un’esilarante Mrs Quickly, interpretata dalla spassosissima Marie-Nicole Lemieux, infine un’esecuzione attoriale e musicale, canto ed orchestra, di grande livello.

Carsen pospone la vicenda nell’Inghilterra degli anni ‘50 con le elegantissime scene di Paul Steimberg, i costumi di Brigitte Reiffenstuel e le luci di Peter van Pret. Una produzione che esplora il contrasto tra uno squattrinato aristocratico, Sir John Falstaff appunto, e i benestanti borghesi, Page e Ford, appartenenti all’emergente borghesia inglese. La scena si svolge per la maggior parte all’interno di un gentlemen club in un ambiente legato alla caccia alla volpe. Il cibo è una costante presente durante tutta la rappresentazione. Falstaff si nutre avidamente per mantenere le sue rotondità. Sarà punito per la sua ingordigia a suon di posate e punzecchiature di forchette e coltelli, fino ad arrivare alla riconciliazione finale, ovviamente a tavola. Meravigliosa la realizzazione del monologo di Falstaff del III atto in cui il protagonista interagisce con un vero cavallo mentre consuma la propria razione di fieno. Di grande effetto visivo la scena nella cucina di Alice Ford, quando Falstaff è buttato nel Tamigi. Qui la produzione di Carsen riesce a sovrapporre perfettamente le diverse situazioni: Falstaff che si nasconde, Ford che mette a soqquadro la casa cercando il presunto amante, Nanetta intenta a scambiarsi tenere effusioni d’amore con il proprio innamorato e le allegre comari di Windsor che orchestrano l’allegro subbuglio.

La realizzazione registica, straordinariamente dettagliata, è un unicuum come lo è il fluire della musica.  Nell’ultima opera comica di Verdi infatti abbandona quasi del tutto la classica forma del melodramma preferendo una struttura libera dai classici schemi ottocenteschi. La scena finale nel parco di Windsor sotto il cielo stellato è un vero capolavoro di magia, tra maschere, ombre e misteriosa nebbia, le pedane che prima trasportano le fate poi diventano tavoli imbanditi. Le scene mutano elegantemente davanti agli occhi dello spettatore senza soluzione di continuità.

Geniale infine l‘accensione delle luci in sala quando nel finale d’opera si rompe la barriera tra personaggi e pubblico e Verdi ricorda a tutti noi che “Tutto nel mondo è burla”.

L’aspetto musicale di maggiore interesse e’ stato la presenza del baritono Bryn Terfel nel ruolo di protagonista: egli riesce a realizzare una perfetta simbiosi tra personaggio e attore. Terfel recita da esperto interprete e fa uso sapiente della sua splendida vocalità baritonale elargendo suoni forti o pianissimi con grande facilità. Il suo e’ un Falstaff pomposo e sbruffone ma allo stesso tempo preda di una certa malinconia dovuta alla consapevolezza dell’età che avanza.

La parte di Ford è stata splendidamente cantata da Simon Keenlyside. Buona la prestazione di Ana Maria Martinez nei panni di Alice Ford, nonostante la voce non sia particolarmente seducente.

Da rilevare la buona resa vocale di Frédéric Antoun nei panni di un ardente Fenton e quella di Anna Prohaska nelle vesti di una convincente Nannetta. Bravo e simpatico anche il tenore inglese Peter Hoare nel sostituire all’ultimo un indisposto Carlo Bosi come Cajus.

L’Orchestra, con la puntuale direzione di Nicola Luisotti, è stata perfetta nell’eseguire la grande partitura verdiana trovando un bell’ amalgama con il canto e l’ azione scenica.

Un capolavoro eseguito al massimo livello, in grado di rimanere impresso nella mente ben oltre la fine delle spettacolo. Grande successo finale per tutti, con punte di entusiamo per Terfel e Lemieux.

Thomas Gobbetti
(21 luglio 2018)

La locandina

Direttore Nicola Luisotti
Regia Robert Carsen
Scene Paul Steinberg
Costumi Brigitte Reiffenstuel
Luci Robert Carsen, Peter van Praet
Personaggi e interpreti:
Sir John Falstaff Bryn Terfel
Alice Ford Ana María Martínez
Ford Simon Keenlyside
Nannetta Anna Prohaska
Fenton Frédéric Antoun
Mistress Quickly Marie-Nicole Lemieux
Meg Page Marie McLaughlin
Dr Caius Peter Hoare
Bardolph Michael Colvin
Pistol Craig Colclough
Orchestra of the Royal Opera House
Royal Opera Chorus
Maestro del Coro Sergey Levitin

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