Palazzetto Bru Zane: la nuova stagione, fra Offenbach e i musicisti della Grande Guerra
Jacques Offenbach in autunno e I musicisti nella Grande Guerra in primavera sono i due temi principali attorno ai quali si snoderà la programmazione musicale 2018/2019 del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française con sede a Venezia: il primo è stato scelto poiché nel 2019 ricorre il bicentenario della sua nascita, il secondo invece per l’attività primaverile è legato al centenario del Trattato di Versailles.
Maestro dell’operetta e dei fasti del Secondo Impero, Jacques Offenbach (1819-1880) assimilò in modo geniale l’umorismo tipico di chanson, vaudeville, operette o parodie in scena nei più piccoli teatri parigini, facendolo suo con un tono molto personale. Autore di un ampio catalogo che, accanto ai grandi capolavori teatrali, nasconde tesori meno noti, le sue pagine saranno al centro della programmazione veneziana, per un festival autunnale intitolato “Jacques Offenbach e la Parigi della musica leggera”, con dieci concerti che si svolgeranno dal 29 settembre al 28 ottobre 2018. Inaugurazione sabato 29 settembre (Scuola Grande San Giovanni Evangelista, ore 19.30) con il soprano Marie Perbost, il mezzosoprano Ambroisine Bré, il tenore Camille Tresmontant e il baritono Jean-Christophe Lanièce che interpretano brani da opere di Offenbach e di compositori a lui legati come Gaston Serpette, Edmond Audran, Louis Varney, Hervé e infine Charles Lecocq, la cui musica sarà ancora protagonista insieme a quella di Frédéric Barbier domenica 30 settembre (Palazzetto Bru Zane, ore 17) nella proposta del soprano Lara Neumann e del tenore Flannan Obé, accompagnati da Pierre Cussac alla fisarmonica. Segue il concerto di mercoledì 3 ottobre (Palazzetto Bru Zane, ore 19.30) che omaggia Offenbach con i Duetti per violoncelli lettera F nn. 1, 2 e 3 interpretati da Henri Demarquette e Aurélien Pascal, mentre martedì 9 ottobre (Palazzetto Bru Zane, ore 19.30) la serata è dedicata alle chanson da caffè-concerto con la voce del tenore Rodolphe Briand e Vincent Leterme al pianoforte. Due gli appuntamenti pianistici che si concentrano, poi, su autori francesi più o meno noti: venerdì 12 ottobre il recital pianistico di Philippe Hattat e martedì 16 ottobre il “quattro mani” delle sorelle Lidija e Sanja Bizjak (Palazzetto Bru Zane, ore 19.30). Venerdì 19 ottobre e mercoledì 24 ottobre (Palazzetto Bru Zane, ore 19.30) sono protagoniste le voci tenorili di Éric Huchet, nella prima data, e di Enguerrand de Hys, Yu Shao e Carl Ghazarossian nella seconda data, con arie, duetti e trii tratti da opere di Offenbach, Hervé, Audran, Serpette, Varney e altri. Il festival si chiude sabato 27 ottobre (Scuola Grande San Giovanni Evangelista, ore 19.30) con il progetto intitolato Offenbach colorature, che vede sul palco il soprano Jodie Devos e l’Ensemble Contraste, e domenica 28 ottobre (Palazzetto Bru Zane, ore 17) con il soprano Jeanne Crousaud che canta arie tratte da opere di autori vicini a Offenbach.
Nella primavera del 2019, in occasione del centenario del Trattato di Versailles con cui si firmò la pace della Prima Guerra Mondiale, si svolgerà il secondo festival dell’anno a Venezia, dedicato a “I musicisti nella Grande Guerra” (dal 6 al 28 aprile 2019), un omaggio a compositori pionieri del modernismo come le sorelle Boulanger, Maurice Ravel, Claude Debussy, Guy Ropartz, Jacques de La Presle, Fernand Halphen e molti altri, fra cui Jean Cras, figura che verrà particolarmente valorizzata. Sono in programma otto concerti e altri eventi, con artisti di rilievo come il Trio Wanderer, Yann Beuron, il Trio Van Baerle, François Dumont, Edgar Moreau, Judith Fa. La guerra, combattuta nel territorio nazionale o al di là dei confini, ha lasciato un segno su tutte le generazioni di francesi che si sono succedute dal periodo rivoluzionario fino al secondo conflitto mondiale. Gli spazi più prestigiosi della vita musicale del Paese, pur programmando solo in via eccezionale le musiche composte appositamente per i combattimenti, si fanno tuttavia portavoce delle preoccupazioni belliche. L’attività musicale è fortemente rallentata tra il 1914 e l’inizio del 1915, ma riprende vigore per esprimere il sostegno del mondo delle arti agli eserciti della Repubblica. Il patriottismo che prende sempre più piede tra i francesi s’inserisce anche nei dibattiti di natura estetica: in seguito alla sconfitta di Sedan (1870), la neonata Société nationale de musique rivendica un’arte francese (Ars gallica è il suo motto) degna di emulare quella tedesca. Il dibattito si riaccende nel 1914, nel momento in cui, grazie a Ravel, Schmitt, Cras, Magnard, Caplet, Vierne e molti altri, la stagione del romanticismo si chiude.
Due gli appuntamenti fuori festival che tradizionalmente segnano la stagione del Palazzetto Bru Zane: Parisiens / Parisiennes, concerto nell’ambito del Carnevale di Venezia (23 e 24 febbraio) con arie per tenore e mezzosoprano di Offenbach, Hervé e altri contemporanei; quindi quello per la Giornata internazionale dei diritti delle donne (8 marzo) che sarà dedicato a pagine per violino e pianoforte di Louise Farrenc.
Il 7° Festival Palazzetto Bru Zane a Parigi, nel giugno 2019 sarà nel segno del sorriso e del divertimento, con tre degli spettacoli dedicati a Offenbach: l’operetta spagnoleggiante Maître Péronilla al Théâtre des Champs-Élysées con l’Orchestre National de France e il Coro di Radio France (1° giugno 2019), Offenbach Colorature con Jodie Devos e l’Ensemble Contraste al Théâtre des Bouffes du Nord (17 giugno 2019) e Madame Favart con il Coro dell’Opéra di Limoges e l’Orchestre de chambre de Paris all’Opéra Comique dal 20 al 30 giugno 2019. L’opera buffa La Périchole, interpretata da Les Musiciens du Louvre e dal Coro dell’Opéra National di Bordeaux diretti da Marc Minkowski, sarà invece rappresentata all’Opéra National di Bordeaux nell’ottobre successivo.
In occasione di questo bicentenario della nascita di Jacques Offenbach, avranno luogo anche due convegni di studi, alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia (19-20 giugno 2019) e all’Opéra Comique (21-22 giugno 2019).
Bru Zane Classical Radio / Bru Zane Mediabase / pubblicazioni
Il centro resterà sempre connesso con chi non potrà assistere personalmente ai concerti: Bru Zane Classical Radio continua a diffondere nel mondo intero il repertorio romantico francese 24 ore su 24, mentre Bru Zane Mediabase accoglierà centinaia di articoli nuovi, schede e documenti iconografici, a complemento dei libri pubblicati con Actes Sud e dei CD con libro (che nel 2019 arriveranno al n. 30). Il Palazzetto Bru Zane presenta nuove pubblicazioni nella collana «Opéra français»: Les p’tites Michu di André Messager, Olimpie di Gaspare Spontini e La Périchole di Jacques Offenbach. In collaborazione con Actes Sud, il Palazzetto Bru Zane pubblica opere musicologiche nonché libri tascabili. Nel settembre 2018 è in uscita il primo volume della corrispondenza di Paul Dukas, che copre gli anni dal 1878 al 1914, con introduzione e commento di Simon-Pierre Perret. Nel gennaio 2019 sarà pubblicato un altro volume dedicato alla corrispondenza, M. Offenbach nous écrit. Lettres du compositeur au Figaro et autres propos, che presenta decine di lettere di Jacques Offenbach a Le Figaro, commentate da Jean-Claude Yon e integrate da affermazioni del compositore riportate da redattori di quello stesso giornale. L’église comme lieu de concert di Fanny Gribenski uscirà in questa stessa collana nel maggio 2019. Inoltre sul database online Bru Zane Mediabase verranno pubblicati due nuovi fondi: il caratteristico Fondo Bornemann (dal nome dell’editore del maggior numero di partiture che raccoglie), che conserva più di mille chanson, scene comiche e documenti iconografici quali frontespizi particolarmente divertenti dell’epoca dei caffè-concerto parigini. Nell’anno della celebrazione dell’Armistizio (2019), Bru Zane Mediabase offrirà anche uno spazio a Lucien Durosoir, violinista virtuoso che fu un soldato prima di dedicarsi alla composizione. Il fondo omonimo presenterà l’archivio conservato dai discendenti del musicista: fotografie, lettere, locandine di concerti e partiture manoscritte.
Fra novità e tournée internazionali
Sempre più attivo nell’ambito della produzione di spettacoli teatrali, il Palazzetto Bru Zane proporrà la riscoperta di Cendrillon di Nicolas Isouard, sorella maggiore – più “anziana” di sette anni – della Cenerentola di Rossini. Con questa nuova produzione il regista Marc Paquien prosegue la sua collaborazione con il Palazzetto Bru Zane e il direttore Julien Chauvin, con un approccio originale che mette in risalto la specificità di questa Cendrillon, in cui l’invenzione fiabesca lascia il posto a una dimensione comica ampliata. Lo spettacolo andrà in scena dal 2 al 6 maggio 2019 all’Opéra di Saint-Étienne con l’Orchestre Symphonique Saint-Étienne Loire diretta da Julien Chauvin e solisti di fama come Anaïs Constans (Cendrillon), Jeanne Crousaud (Clorinde), Mercedes Arcuri (Tisbé), Manuel Nuñez-Camelino (il Principe), Jérôme Boutillier (Alidor), Christophe Vandevelde (Dandini), Jean-Paul Muel (Montefiascone). Un nuovo programma di musica sacra riunirà invece lavori di Hector Berlioz e di Jean-Paul-Égide Martini. Specialista di musica sacra corale, il direttore d’orchestra Hervé Niquet ha voluto onorare le commemorazioni per Berlioz del 2019 con un progetto all’altezza delle ambizioni del compositore: con il Concert Spirituel, affronterà la Messe solennelle eseguita per la prima volta nel 1825 a Saint-Roch e ritenuta per molto tempo perduta. È noto che Berlioz conosceva la musica sacra di Cherubini e lesse in biblioteca quella del suo professore Le Sueur, ma ci si dimentica che egli era impregnato della musica che veniva eseguita alla Chapelle des Tuileries o alla Basilica di Saint-Denis: le Messe di Plantade, di Paisiello, di Martini. Quest’ultimo, in particolare, ci ha lasciato un Requiem per l’anniversario della morte di Luigi XVI, eseguito nel 1815, ma probabilmente composto già nel 1811. Oltre alla somiglianza della scrittura corale e alla compagine, identica, di tre solisti (soprano, tenore, basso), sono soprattutto l’originalità delle idee e la fusione dello stile italiano e di quello francese ad avvicinare i due lavori. Il concerto avrà luogo il 29 giugno 2019 nella Cappella Reale del Castello di Versailles.
Tra le altre novità a Montréal, in Canada, si svolgerà il primo Festival del Palazzetto Bru Zane oltre Atlantico (8-10 marzo 2019), in collaborazione con la Sala Bourgie del Museo di Belle Arti, che presenta due concerti dedicati alla musica francese e due spettacoli a tema: “C’era una volta…”, dedicato alle fiabe, e “Votate per me!”, con arie di operette e chansons di argomento politico.
Il focus della stagione su Offenbach e sul repertorio “leggero” proseguirà con un nuovo progetto al Théâtre Marigny, che vedrà quattro fine settimana dedicati al genere delle opéras-bouffes a Parigi, e con la ripresa delle “birichine” Mam’zelle Nitouche di Hervé e P’tites Michu di Messager. La prima sarà in tournée all’Opéra di Limoges (7 e 9 ottobre 2018), all’Opéra Comédie di Montpellier (dal 23 al 25 novembre 2018), all’Opéra di Rouen (dal 30 novembre al 2 dicembre 2018), al Grand Théâtre di Tours (dal 27 al 31 dicembre 2018), all’Opéra di Losanna (dal 10 al 13 gennaio 2019), all’Opéra Confluence di Avignone (16 e 17 marzo 2019), al Théâtre du Capitole di Tolosa (dall’11 al 19 maggio 2019) e infine al Théâtre Marigny nell’ambito del Settimo Festival Palazzetto Bru Zane a Parigi (giugno 2019). La seconda farà tappa al Teatro di Caen in occasione delle feste di fine anno (30 e 31 dicembre 2018) e andrà in scena anche all’Opéra di Reims (19 e 20 gennaio 2019). Inoltre I Fiori malandrini, uno spettacolo costruito su maliziose chansons da caffè-concerto, ideato e realizzato da Victoria Duhamel, andrà in scena al Théâtre des Bouffes du Nord (15 giugno 2019) con Norma Nahoun, Marie Gautrot e l’ensemble I Giardini.
Fra le altre produzioni del Palazzetto Bru Zane che saranno riprese in tournée: il concerto realizzato nel 2016, con Hervé Niquet e il Concert Spirituel impegnati nei Requiem di Charles-Henri Plantade e Luigi Cherubini, attraverserà la Manica per approdare al Barbican Centre di Londra (25 gennaio 2019), poi sarà in Francia alla Cappella Reale del Castello di Versailles (26 gennaio 2019); dopo le rappresentazioni dell’anno scorso al Teatro di Caen e al Théâtre des Bouffes du Nord, Phèdre, tragedia lirica di Jean-Baptiste Lemoyne, con il Concert de la Loge e la regia di Marc Paquien, farà due nuove tappe in Francia all’Arsenale di Metz (24 marzo 2019) e all’Opéra di Limoges (4 giugno 2019).
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