Anagoor apre B.MOTION TEATRO con “Socrate il sopravvissuto”
Concluso con successo il denso programma di Bmotion danza, lunedì 28 agosto ore 21.00 al Teatro Remondini inaugura la sezione dedicata al teatro. Altissima la qualità della proposta di quest’anno, che vede alternarsi, tra Remondini e CSC Garage Nardini, grandi protagonisti della scena teatrale italiana accanto a giovani promesse portatrici di nuovi ed originali segni artistici.
Il segmento di Operaestate dedicato al teatro contemporaneo apre con l’ultimo lavoro di Anagoor, il gruppo veneto cresciuto nell’alveo del festival e oggi considerato una delle realtà più promettenti della nuova scena teatrale. “Socrate il sopravvissuto”, spettacolo che ha consacrato Simone Derai come uno dei più fini produttori di pensiero della scena italiana, accosta il romanzo “Il sopravvissuto” di Antonio Scurati agli insegnamenti di Socrate. Attraverso un sistema di codici espressivi affascinante e fuori dagli schemi, Anagoor scandaglia così un tema di cui è particolarmente sentita l’urgenza: quello della questione educativa.
Lo spettacolo entra in una classe, in una scuola come tante, traendo ispirazione dal celebre romanzo di Scurati. Vi si immagina che uno studente, giunto all’ambito traguardo della maturità, arrivi davanti alla commissione d’esame e la massacri a colpi di pistola, risparmiando soltanto l’insegnante di storia e filosofia. Una vicenda purtroppo per nulla lontana da scenari che ci appaiono troppo spesso sulle pagine di cronaca. Ma lo spettacolo non tratta affatto di cronaca nera. Alterna a questa linea narrativa la rappresentazione della morte di Socrate che, ricevuta la condanna e attorniato dai suoi discepoli, si appresta ad assumere la cicuta. Così anche nella drammaturgia, alle pagine di Scurati si intersecano brani dal “Fedone” di Platone, in un corto circuito espressivo fra attualità e cultura classica.
L’azione scenica ci porta nel giugno del 1999, durante l’ultima lezione dell’anno. L’argomento è la morte di Socrate così come la racconta Platone. E il dialogo socratico porta inevitabilmente al tema dell’immortalità dell’anima. Ma apre anche un quesito: si può insegnare qualcosa in cui non si crede? A questo punto, attraverso un improvviso squarcio spazio-temporale, il pubblico viene trasportato nel 499 a. C. Su un grande schermo collocato a centro palco scorrono le immagini di un gruppo di uomini ricoperti da tuniche leggere. Evocano la morte di Socrate, mentre sul volto portano una maschera di cartapesta, simile a quelle degli attori della tragedia greca. “Recitavo la parte di uno che ci credeva”, dichiara il saggio filosofo, che si rivela così essere mentitore a fin di bene.
In realtà a dar voce ai personaggi in video sono gli stessi interpreti che agiscono dal palco, fungendo anche da rumoristi. Ma a questo punto i differenti piani si sono mescolati, slittano dall’uno all’altro senza soluzione di continuità. Nel dialogo del Fedone s’innesta quello con il giovane Alcibiade, la cui ingenua sicurezza è messa in crisi dalle domande incalzanti del maestro. Ma oggi chi è Socrate e chi Alcibiade? Il ricordo si posa sullo scambio di battute avvenuto tra il professore di storia e filosofia e quel giovane aspro e indisciplinato, spesso assente o in ritardo.
E siamo all’atto finale. Si torna al futuro prossimo, l’estate del 2001, all’evocazione meticolosa dei gesti della commissione dell’esame di stato schierata in attesa del ritardatario. Che comunque hanno già deciso di bocciare. Quei gesti che restano come congelati, resi per sempre definitivi, quando il giovane arriva e dal casco tira fuori la pistola con cui comincia a sparare. A tutti tranne che a lui, il professore di storia e filosofia, il sopravvissuto. E il racconto del massacro, diventato corale e rivissuto in una sorta di epico slow-motion, assume un’eco elisabettiana, da tragedia del vendicatore. Tutto è compiuto, mentre un groviglio di questioni aperte incalza lo spettatore e lo accompagna fin oltre le porte del teatro.
B.motion Teatro, come già B.motion Danza, non è però solo spettacolo, è anche percorsi di audience development, per formare e far crescere un pubblico attento e sempre più consapevole. In questa direzione due le iniziative in programma. Da un lato “TIPStheater”, la piattaforma social dedicata alle arti performative che proporrà alcuni interventi mirati per favorire il coinvolgimento del pubblico e il dialogo con gli artisti.
Il secondo percorso si chiama invece “Abbecedario: B.audience 2017”. Realizzato in collaborazione con Color Teatri si presenta come un breve approfondimento dedicato al teatro contemporaneo. Attraverso degli incontri di confronto, dibattito ed attivazione del gruppo, il progetto mira a formare spettatori attivi, attenti e protagonisti, stimolando la curiosità, il senso critico, la capacità di analisi ed osservazione, il desiderio di scambio.
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