Milano: Severità, Divertimenti e Serenate: tre ritratti mozartiani a suon di archi
Si torna a parlare, dopo qualche tempo, di Domenico Nordio e i Solisti de LaVerdi, e delle matinées presso M.A.C., Musica Arte e Cultura di Milano e si torna a parlare anche di Mozart: l’appuntamento precedente aveva visto l’esecuzione del primo Quartetto Prussiano K.575 e del Quintetto per clarinetto e archi “Stadler” K.581 (è possibile leggere QUI l’articolo dedicato).
Anche questa volta, l’intero programma ruota intorno al repertorio cameristico del salisburghese, spostando però lo sguardo ad alcune composizioni per i soli archi, come i Divertimenti K.136 e K.138, la celeberrima Eine Kleine Nachtmusik e il più raramente eseguito Adagio e Fuga in Do minore K.546.
E proprio con quest’ultimo si apre il concerto di Domenica 17 Febbraio.
L’Adagio e Fuga, composizione unica del suo genere nell’elenco delle opere del compositore, costituisce una successiva elaborazione (risalente al Giugno 1788) della più nota Fuga per due pianoforti K.426 (scritta a fine 1783).
Mozart trascrive qui la “severa” fuga per quartetto d’archi, e le antepone un breve ma meraviglioso Adagio, espressivo e struggente – quasi romantico nella sua indole – e ricco di rimandi, imitazioni, continue modulazioni. Inutile sottolineare, in quest’opera, il palese interesse di Mozart per la figura bachiana, nonché lo studio del relativo stile contrappuntistico.
Anche dei Divertimenti per archi si era già fatto cenno in precedenza, QUI , con il concerto proposto dai giovani musicisti di Merate Musica.
Nordio e i suoi colleghi scelgono, differentemente, di proporre il primo divertimento, K.136 in Re maggiore – forse il più celebre ed eseguito dei tre – ed il terzo, K.138 in Fa maggiore.
All’ascolto, queste composizioni scritte da un Mozart appena sedicenne di ritorno proprio da Milano (commissionategli da personalità del panorama nobiliare per l’intrattenimento di occasioni più o meno importanti) risultano immediate, agili, e prive di grandi sviluppi.
Eppure, non mancano affatto delle minime inflessioni, quasi piccole ombre improvvise, dal tono più mesto; sono ben salde nella forma e risentono non poco di una vaga cantabilità all’italiana. L’esecuzione dei Solisti è stata frizzante e molto curata, dando la giusta esaltazione ad ogni aspetto senza perdere la fluidità discorsiva. In particolare, a partire dal Divertimento K.138, il secondo violino, Nicolai Freiherr von Dellingshausen, sembra osare di più, migliorando decisamente l’equilibrio sonoro della stessa formazione.
Segue – e chiude – il concerto la Eine kleine Nachtmusik K.525, in Sol maggiore. La più celebre ed eseguita di tutte le serenate del compositore, giustamente amata per il suo carattere spiccato, la sua freschezza d’idee e di scrittura, la sua lieta graziosità.
A partire dall’Allegro di apertura fino al Rondò, l’esecuzione si è rivelata non solo impeccabile, ma soprattutto (e non è affatto poco) originale: evidente un atteggiamento di “ricerca del nuovo”, del non già detto, grazie a una forte differenziazione delle dinamiche, mai identiche ad ogni ritornello, e all’adozione – assai apprezzabile – di piccolissime varianti od abbellimenti, spesso presumibilmente improvvisati.
Ecco che questa piccola Serenata si riscopre diversa (o forse si rinnova, si attualizza), scrollandosi di dosso certe rigidità dogmatiche nell’esecuzione e liberando la sua vibrante passionale dialettica. Di forte impatto l’Allegro conclusivo, eseguito ben più speditamente del consueto, rendendolo “elegantemente frivolo”, civettuolo e brillante.
Andrea Rocchi
(17 febbraio 2018)
La locandina
Violino | Domenico Nordio |
Violino | Nicolai Freiherr von Dellingshausen |
Viola | Gabriele Mugnai |
Violoncello | Tobia Scarpolini |
Contrabbasso | Michele Sciandra |
Programma | |
Wolfgang Amadeus Mozart | Adagio e Fuga per quartetto d’archi in Do minore K 546 |
Divertimento per quintetto d’archi in Re maggiore K 136 | |
Mozart Divertimento per quintetto d’archi in Fa maggiore K 138 | |
Mozart Serenata per quintetto d’archi in Sol maggiore K 525 “Eine kleine Nachtmusik” |
[…] il testo integrale dell’articolo scritto per Le Salon Musical (che potete vedere cliccando QUI): “Si torna a parlare, dopo qualche tempo, di Domenico Nordio e i Solisti de LaVerdi, e […]