A Torino e Ivrea una giornata dedicata a Rosario Scalero

Un’intera giornata di musica e cultura dedicata all’incontro con il maestro, violinista e compositore Rosario Scalero. Questa l’iniziativa che sabato 17 dicembre chiuderà la prima edizione del Festival Musicale Rosario Scalero, seguitissimo ciclo di 13 appuntamenti che tra concerti, letture, presentazioni, visite guidate e degustazioni ha toccato molti luoghi suggestivi del canavese e del Piemonte.

Un lungo percorso, iniziato lo scorso 8 settembre, che ha coinvolto musicisti affermati e giovani talenti, studiosi e studenti, associazioni ed enti locali, alla scoperta della cultura musicale piemontese a tutto tondo, dall’antico al contemporaneo, dalla tradizione popolare a quella più colta.

Con lo Scalero day del 17 dicembre torna protagonista la straordinaria figura del Maestro piemontese che ha ispirato l’intero Festival, una figura che negli ultimi anni è stata al centro di un’importante riscoperta grazie a pubblicazioni, concerti, convegni e addirittura un film.

Nato nel 1870 a Moncalieri, in giovane età divenne celebre in tutta Europa come violinista. Dopo aver approfondito gli studi a Vienna si dedicò all’attività di compositore, ottenendo un buon successo internazionale che gli valse nel primo dopoguerra la cattedra di composizione prima alla Mannes School di New York e poi al Curtis Institute e di Philadelphia, uno dei più importanti istituti di formazione musicale al mondo. Qui ebbe come allievi future stelle della musica come Samuel Barber, Gian Carlo Menotti e Nino Rota, che lo seguivano fedelmente anche durante le vacanze estive che Scalero amava trascorrere nel suo castello, a Montestrutto, poco distante da Ivrea. Proprio a Montestrutto si ritirò in vecchiaia e morì la notte di Natale del 1954. Un piemontese di nascita e canavesano d’adozione, dunque, che da figura di primo piano sul palcoscenico mondiale ha finito per essere dimenticato per lungo tempo. Il Festival a lui dedicato nasce dall’idea di proseguire alcuni dei valori più importanti che hanno caratterizzato la sua biografia, dall’amore per il territorio all’attenzione ai giovani e al loro talento.

La giornata di sabato 17 dicembre si aprirà nel prestigioso contesto del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, nella sala “Alfredo Casella”, dove alle ore 11 sarà proiettato il docufilm Rosario Scalero: un Maestro tra due Mondi prodotto dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, alla presenza del regista Yukio Unia e dello sceneggiatore Corrado Trione che introdurranno la visione. Alle 12 verrà presentato il volume che raccoglie le Opere corali di Scalero, a cura del maestro Alessandro Ruo Rui. Oltre al curatore parteciperà all’incontro l’editore Ettore Galvani (ACP Edizioni musicali). L’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte – tra i promotori dello Scalero day– sarà rappresentato dalla direttrice Sabrina Saccomani e dal ricercatore Stefano Baldi, anche bibliotecario all’Università di Torino, che annunceranno le prossima pubblicazione degli atti del Convegno internazionale su Scalero organizzato dall’Istituto nel settembre 2021. A introdurre la mattinata il saluto del direttore del Conservatorio di Torino Francesco Pennarola.

Sarà invece l’aula magna del Liceo Botta di Ivrea a ospitare gli eventi pomeridiani, a partire dalle ore 16. Dopo il benvenuto della preside Lucia Mongiano si tornerà a parlare di libri, con una tavola rotonda moderata da Tiziano Passera, presidente dell’Associazione di Storia e Arte Canavesana (ASAC). Oltre al volume delle Opere Corali sarà presentato il numero 22 del Bollettino ASAC, contenente l’articolo Passato, presente e futuro di Rosario Scalero scritto dalla direttrice del festival Chiara Marola, che ha anche curato le note biografiche delle Opere Corali.

Alle 17 il regista e lo sceneggiatore introdurranno la proiezione del docufilm, mentre alle 18 il festival si concluderà con l’atteso concerto del Gran Duo Italiano, l’unico ensemble ad avere inciso, ad oggi, un disco su musiche di Scalero. Virtuosi di caratura internazionale, Mauro Tortorelli (violino) e Angela Meluso (pianoforte) ripercorreranno il fil rouge che lega il grande Niccolò Paganini a Rosario Scalero, attraverso la figura di Camillo Sivori, l’unico allievo di Paganini, che Scalero scelse come proprio insegnante di violino. Un passaggio di creatività e talento che Scalero, a sua volta, seppe trasmettere ai suoi discepoli, in una continuità che prosegue idealmente fino ad oggi.

Gli studenti del Liceo Botta di Ivrea accompagneranno l’esecuzione con la lettura di brani dalla corrispondenza di Paganini e Sivori, e dalle lettere di Rosario Scalero, attualmente conservate a Saluzzo nel fondo Monique de Ruette Arnoldi. Eleonora Pagliero, curatrice dell’archivio per l’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, presenterà il concerto con un suggestivo excursus tra i documenti inediti.

Lo Scalero day, ad ingresso gratuito, presterà particolare attenzione all’inclusività. Gli incontri del pomeriggio, concerto compreso, potranno infatti essere seguiti da persone con problemi di udito grazie alla partnership con l’Associazione Portatori Impianto Cocleare. L’APIC metterà a disposizione delle cuffie stereo con cui sarà possibile ascoltare musica e interventi dei relatori in modo più chiaro e senza rumori di fondo. L’azienda MED-EL inoltre doterà la sala di una tecnologia di trasmissione dell’audio tramite wi-fi, che permetterà ai presenti di ascoltare attraverso un’app o direttamente dal proprio impianto cocleare compatibile. Proprio con il Liceo Botta, ospite dell’iniziativa, l’APIC ha recentemente avviato un progetto che ha lo scopo di facilitare l’inserimento nelle classi di studenti non udenti.

«Collaborazione è stata la parola d’ordine di questa prima edizione del Festival» spiega la fondatrice Chiara Marola. «Non sarebbe stato possibile realizzare un così ampio numero di eventi, con tanti artisti e in così tanti luoghi, senza il supporto di tante aziende, associazioni e realtà del territorio, a cominciare dalla Fondazione CRT, dall’Unione Montana Mombarone e dal Comitato di Frazione di Montestrutto che per primi hanno creduto nella nostra proposta». L’unione fa la forza, come si suol dire, e la grande iniziativa dello Scalero day non fa eccezione. «Il Comune di Ivrea che ha coperto quasi totalmente le spese organizzative grazie a un contributo che l’Accademia della Cattedrale ha raccolto generosamente – continua Chiara Marola – consentendoci ad esempio di fare arrivare da Salerno un ensemble prestigioso come il Gran Duo Italiano».

La prima edizione del Festival Musicale Rosario Scalero è insomma il moto d’orgoglio di un territorio che si riscopre protagonista della vita culturale italiana e internazionale, e che si dimostra capace di valorizzare le proprie bellezze e i propri talenti. Una sfida che, a giudicare dall’entusiastica partecipazione di pubblico a tutti gli appuntamenti, è stata vinta.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.