Angelo Goffredi “The soul voice”
Bastano cinque tracce a definire il percorso di un cantante? Ad ascoltare “The soul voice”, recentemente registrato e prodotto da Angelo Goffredi, tenore emergente, si potrebbe rispondere senz’altro affermativamente.
Un biglietto da visita ben concepito quello del cantante mantovano, con un excursus interessante in tra pagine note e ammiccamenti a repertori meno battuti.
Accompagnato dal pianoforte presente con discrezione di Nicola Dal Cero, Goffredi parte dal Donizetti di “Una furtiva lagrima” – affrontata conbella freschezza – per arrivare al Beethoven liederistico di “Ich liebe dich”, chiudendo idealmente un cerchio in cui sono contenuti altre tre pagine iconiche nelle quali Goffredi dimostra la sua propensione ad esplorare esplorandosi.
Ecco dunque il Rossini buffo di “D’ogni più sacro impegno” – cavatina monstre dall’Occasione fa il ladro – seguito dal Monteverdi di “Rosa del ciel”, tratto da quell’Orfeo che vide la luce proprio alla corte dei Gonzaga, per approdare alla romanza da salotto con “L’alba separa dalla luce l’ombra” di Francesco Paolo Tosti.
Scelte che si potrebbero definire in certo modo cosmopolite e tutte ben meditate; il fraseggio di Goffredi non è mai banale così come i colori risultano sempre appropriati, così come la linea di canto risulta gradevolmente uniforme.
Alessandro Cammarano
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