Aquileia: Mozart e Schubert in Basilica con la Mahler Jungendorchester

Fondata a Vienna nella stagione 1986/1987 da Claudio Abbado, la Gustav Mahler Jugendorchester è la compagine sinfonica giovanile più importante e conosciuta al mondo. Grazie al progetto di residenza promosso dal Teatro Verdi di Pordenone in collaborazione con la Regione Friuli-Venezia Giulia, la tournée estiva 2019 della formazione è stata messa punto, per il terzo anno consecutivo, in Friuli, e da Pordenone prenderà il largo per le capitali europee della grande musica – da Bolzano a Salisburgo, Amsterdam, Dresda, Essen, Francoforte, Lisbona. Alla tournée hanno fatto da anteprima i due affascinanti concerti nella Basilica di Aquileia, la sera di Ferragosto, e nell’inedita cornice industriale della Snaidero di Majano il giorno successivo.

La “full immersion” produttiva della Gustav Mahler Jugendorchester era affidato a un talentuoso e giovanissimo “trainer”, l’austriaco Tobias Wögerer, reduce dai concerti della Gustav Mahler a Lisbona nel febbraio scorso. Classe 1991, nato a Linz, Wögerer ha dimostrato grande complicità e affiatamento con i musicisti dell’orchestra: “Guidare la Gustav Mahler Jugendorchester con i suoi centoventi musicisti provenienti da tutta Europa, è un’esperienza entusiasmante”, aveva dichiarato alla vigilia del debutto. “E’ un’orchestra giovanile in costante evoluzione che consente al direttore di imprimere il “suo” suono.”

Ad Aquileia e a Majano il programma scelto da Wögerer era un mix di Schubert e Mozart, nel segno delle sonorità della “Wiener Klassik”. La musica e l’entusiasmo dell’orchestra giovanile hanno contagiato gli oltre ottocento spettatori che non hanno voluto mancare l’appuntamento nella splendida Basilica di Aquileia e lunghi applausi hanno coronato il debutto del Summer Tour 2019 della Gustav Mahler Jugendorchester che tornerà al Verdi di Pordenone nelle serate del 3 e 4 settembre, sotto la direzione di una bacchetta entrata nel mito, il novantaduenne Herbert Blomstedt.

Successore di Lorenzo Viotti come preparatore dell’orchestra, Tobias Wögerer ha diretto un programma di grande coinvolgimento, accompagnando i musicisti la cui età è compresa fra i diciotto e i ventisei anni, nella rilettura di due immortali capolavori, il famoso Adagio e Fuga KV 546 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia No. 8 in Do maggiore (“Grande”) di Franz Schubert, ripresentati con l’energia, il vigore e l’entusiasmo che contraddistinguono i giovani talenti orchestrali.

E se il primo brano in programma, noto per la sua straordinaria intensità espressiva, si è inciso nella memoria degli ascoltatori per le sue sonorità, quasi bachiane, la sensibilità e il carisma di Tobias Wögerer hanno scandito anche uno Schubert visionario e profetico, con la pagina sinfonica che più di ogni altra ha ispirato le epoche successive, la “Grande”, l’ultimo lavoro portato a termine nel genere sinfonico dal compositore tedesco. Il pubblico entusiasta non ha potuto trattenersi dall’applaudire, fra lo stupore di maestro e orchestra, ognuno dei quattro movimenti che compongono la sinfonia.

Sono oltre duemilatrecento ogni anno i giovani musicisti che richiedono l’accesso alla Gustav Mahler Jugendorchester: audizioni intense in ventotto città europee, gestite da musicisti professionisti, consentono di selezionare poche centinaia di giovani, fra titolari e riserve. Due soli gli italiani che fanno parte quest’anno dell’orchestra. Una particolarità: il sessanta per cento circa degli orchestrali è di sesso femminile: “Ma solo per titolo di merito, non per considerazioni di genere”, ha evidenziato il segretario generale Alexander Meraviglia Crivelli, che ha tenuto a precisare che “quella con il Verdi di Pordenone non è la storia di una notte, ma un amore a lungo termine con il Teatro, la città e il Friuli-Venezia Giulia. Questa residenza è diventata la spina dorsale del nostro tour.”.

Cresce l’attesa, nel frattempo, per l’appuntamento di settembre, l’ideale apertura del cartellone musicale 2019/2020 del Teatro Verdi di Pordenone: in scena il pubblico troverà due artisti eccezionali, il già citato Herbert Blomstedt, e Christian Gerhaher, baritono tedesco di riferimento nel panorama internazionale.

La prima serata vedrà al centro del programma i Canti Biblici di Dvořák, capolavoro di raro ascolto, un esercizio spirituale in musica. A questo ciclo di Lieder, fedele alla sua devozione per Bruckner, di cui è interprete appassionato, Herbert Blomstedt accosta a Dvořák l’espressività della Sinfonia n.6. La sera successiva dopo il celebre poema sinfonico Tod und Verklärung di Richard Strauss, il programma prevede i Rückert Lieder di Mahler, e la Terza Sinfonia “Eroica”, descritta da Beethoven stesso come “la migliore” e “la più cara” delle sue nove Sinfonie.

Rino Alessi
(15 agosto 2019)

La locandina

Direttore Tobias Wögerer
Mahler Jungendorchester
Programma:
Wolfgang Amadeus Mozart
Adagio e Fuga KV 546
Franz Schubert
Sinfonia n. 8 in do maggiore D 944

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