Asolo: un portagioie … musicali

Appena fuori dal centro di Asolo, un viale di lumini porta alla chiesa del 1250 dedicata a San Gottardo dove lo scorso 13 luglio si è tenuto il terzo concerto intitolato “Pianoforte Italiano” dedicato alla musica pianistica italiana del Novecento. Si colloca a conclusione del progetto “Summer Camp” all’interno della ventesima edizione del festival “Gioie Musicali”: un’occasione per gli allievi del Master “Play&Rec” del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, di frequentare le lezioni individuali, i masterclass e i workshop tenuti da alcune personalità dello scenario pianistico tra le quali Roberto Prosseda (ideatore e coordinatore del Master), Desirée Scuccuglia, Klara Wurtz e Valentina Lo Surdo (autrice del libro “L’arte del Successo”).

Il programma della serata, curato dallo stesso Prosseda, raccoglie delle gemme preziose, delle raritá dal gusto tutto italiano.

I capolavori di Respighi, Casella e Petrassi aprono la serata con una collezione di brani ancora formalmente legati al periodo del classicismo ma dal materiale musicale del pieno inizio Novecento. Dal Notturno di Respighi, allo Studio n.6 – Toccata di Casella alle “Invenzioni” di Petrassi, i pianisti Claudio Bonfiglio, Pietro Vaccari e Daniele Terribile si sono susseguiti tra gli altri nelle loro esecuzioni brillanti originali: dedicati alla cura del suono hanno scovato e condotto in modo ineccepibile le melodie dei brani proposti.

Si sono aperte così le porte allo sperimentalismo più avanzato della seconda parte del concerto, in cui gli autori noti come Nino Rota o Giacinto Scelsi sono stati presentati con brani notevolmente ricercati della loro produzione.

Ha spiccato particolarmente l’esecuzione di Alessio Masi della Fantasia in Sol di Nino Rota: compositore dedicato soprattutto alla musica da film, ha realizzato pochissimi brani per pianoforte solista. La Fantasia è costituita da un susseguirsi di episodi di vario carattere ed ispirazione: sono presenti richiami a Chopin e a Debussy commisti a passaggi dallo stile tipico della musica da film. L’ascoltatore ha intrapreso così un viaggio immaginifico attraverso la profonda musicalità e qualità del suono di Masi.

Proseguendo con il concerto, sembrava quasi di affondare le mani in un portagioie andando a scovare perle preziose del passato musicale.

Le gemme più rare del concerto sono arrivate alla fine. Crepuscolo è una raccolta di brani composta nel 2023 dal giovanissimo compositore Paolo Catenaccio, in dedica al coetaneo pianista Filippo Tenisci che si è distinto per il controllo della tastiera e le consapevoli scelte musicali. Tenisci è stato anche presentatore della serata, introducendo ogni brano con una pillola di storia ha permesso di far luce sui brani della produzione italiana del passato più prossimo, che solitamente rimangono nell’ombra della prassi tradizionale.

Il concerto si è concluso con Nudo di Nicola Campogrande, un brano nato come ritratto della moglie del committente in forma di concerto per pianoforte e orchestra. Qui diventa una rielaborazione dello stesso autore che ha letteralmente spogliato il concerto del rivestimento orchestrale. Claudio Bonfiglio ha dato risalto all’astratto descrittivismo del brano, presentando con fierezza il proprio sentire musicale.

Ai giovani musicisti della serata non possiamo che augurare di continuare la carriera virtuosa che hanno già intrapreso, sperando di incontrarli presto sui palcoscenici dai grandi nomi, per i quali sono già decisamente pronti.

Beatrice Bergamin
(13 luglio 2024)