Bassano del Grappa: Anelante, ovvero le ossessioni di Rezzamastrella

Dai principi fondamentali della fisica, quelli di Galileo e Newton, transitando per Pitagora, alla psicoanalisi, passando per la filosofia della vita comune e i tic quotidiani dell’uomo medio; tutto questo, e molto di più è Anelante, la performance teatrale che Antonio Rezza, Leone d’Oro alla carriera2018 insieme a Flavia Mastrella, presenta nell’ambito di Operaestate a Bassano del Grappa.
Nel teatrino scomposto, destrutturato immaginato da Flavia Mastrella, appaiono accenni di corpi e di volti, burattini contemporanei che interagiscono col personaggio principale della pièce, ora in simbiosi, più spesso in contrasto in un flusso narrativo continuo, aspramente fluido, sempre incisivo.

Si ride, e molto; Rezza sembra rifarsi alla lezione dadaista di Ettore Petrolini e del suo logorroico e surreale Fortunello, ma ci pare tenga l’occhio ben fisso su anche sulla scuola di Carmelo Bene nella sua capacità di plasmare la voce in mille accenti e colori.
Il corpo si flette, si accartoccia, si stira e diventa tutt’uno con il testo recitato ove l’esplicito trova perfetta fusione con l’accennato o con il metasignificante inteso come puro suono.

Un testo forte, ambientato, si diceva, davanti e dentro un teatrino che cela e rivela, mostrando solo quel che serve e nascondendo il resto grazie anche al sapido disegno di luci di Mattia Vigo, rielaborato da Daria Grispino.

Gli argomenti si susseguono concatenandosi incentrati su una serie di τόποι che ritornano ciclicamente a sottolineare la circolarità non solo dell’azione teatrale, ma della vita stessa. Il racconto del G12 che si riadatta in G8, G3, G7… nel momento in cui mancano i capi di stato, il viaggio a Londra per la visita alla regina, la morte e il compianto di Enzo, Freud e il Complesso di Edipo, l’incapacità di tacere: argomenti slegati all’apparenza sottostanno tutti a un fantastico disordine organizzato e trovano un filo illogico che li unisce.

Rezza, straordinario nel coniugare recitazione e performance, è coadiuvato da un magnifico quartetto di attori, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norscia, tutti bravissimi e manifestamente divertiti.
Pubblico entusiasta, e come avrebbe potuto essere altrimenti e successo pieno.

Alessandro Cammarano
(7 agosto 2018)

La locandina

con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norscia
(mai) scritto da Antonio Rezza
un Habitat di Flavia Mastrella
collaborazione all’ispirazione Massimo Camilli
disegno luci  Mattia Vigo
rielaborato da Daria Grispino

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