Operafiaba nel mondo incantato di OZ
Metti una domenica pomeriggio in un Palasport gremito all’inverosimile, aggiungi un pubblico attento e partecipe e un’atmosfera di festa. No non siamo ad una partita di pallacanestro o di volley, il campo da gioco questa volta è un palcoscenico, gli atleti sono cantanti, mimi, professori d’orchestra e tanti, ma proprio tanti bambini.
Va in scena, in Prima Nazionale, Il Mago di Oz, terza opera di Pierangelo Valtinoni scritta su commissione della Staatsoper di Zurigo, ed è successo travolgente. Bassano Opera Festival ha scelto, con grande intelligenza, di legare il lavoro di Valtinoni ad un intenso percorso didattico che ha coinvolto studenti ed insegnanti del bassanese in un meticoloso lavoro preparatorio che è culminato nel coinvolgimento dei bambini e ragazzi nello spettacolo stesso. Queste sono le iniziative che fanno bene alla musica.
Come già in Pinocchio e ne La Regina delle Nevi Valtinoni dimostra che la musica tonale costituisce un sentiero tutt’ora del tutto percorribile a patto di non cadere in scontati manierismi o tentazioni nostalgiche. Il linguaggio musicale del Mago di Oz convince pienamente fin dall’ouverture e si snoda in intriganti soluzioni ritmiche sulle quali s’incardina un percorso melodico straordinariamente articolato. Richiami alla musica popolare statunitense si mescolano a richiami del Novecento europeo, con qualche strizzatina d’occhio all’ultimo Puccini. L’organico orchestrale ridotto contribuisce ulteriormente alla concentrazione sulle dinamiche.
Il libretto di Paolo Madron è ulteriore valore aggiunto all’opera grazie ad una linearità semantica che risulta immediatamente comprensibile al pubblico più giovane, che si ritrova immediatamente coinvolto grazie anche al progressivo incalzare dell’azione teatrale.
L’allestimento è deliziosamente essenziale ed al contempo ricco di trovate intelligenti. All’interno di uno spazio bidimensionale, che richiama quello delle pagine di un libro, immaginato da Claudio Cinelli (che firma anche i bei costumi ed il geniale movimento dei pupazzi), il cammino iniziatico si dipana con fluida e divertita profondità. Il regista Luca Valentino crea un agire attraverso gesti semplici, immediatamente comprensibili, mai privi di ironia divertita, facendo riflettere col sorriso. Geniale l’idea di affidare il movimento dei pupazzi dei tre compagni di viaggio di Dorothy (lo Spaventapasseri, l’Omino di Latta e il Leone Codardo, oltre alle Streghe buone e cattive, che sembrano tutti usciti da un cartone di Miyazaki) ai cantanti in coppia con degli animatori, come del tutto azzeccata ci sembra l’idea della scena nera con pochi oggetti evocativi mossi anch’essi da animatori.
Ottimo anche l’aspetto musicale a cominciare dalla direzione di Carlos Spierer, minuziosamente analitica e morbidamente plasmata su una narrazione melodica ricca di colori alla quale risponde con precisione l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza.
Perfetti risultano i due cori di voci bianche, Coro Gioventù In-Cantata Marostica e Giovani Voci Bassano, davvero fra i migliori da noi ascoltati.
Nel cast spiccano la Dorothy intonatissima di Silvia Celadin, lo Spaventapasseri impeccabile di Riccardo Gatto, il preciso Uomo di latta di Maurizio Leoni, il Leone convincente di Alessandro Colombo.
Ottima la presenza scenica del Mago di Pino Costalunga, temibile e autorevole il suo timbro alla presentazione del personaggio quanto contrito e compassionevole una volta smascherata la sua vera natura.
Buona anche la prova di Anna Bordignon nel triplice ruolo della Strega buona del Nord, la Strega buona del Sud e la Regina dei Topi.
Qualche riserva sulla malvagia Strega dell’Ovest di Chiara Brunello, dalla dizione non sempre comprensibile.
Successo pieno e meritato per tutti.
Alessandro Cammarano
(8 ottobre 2017)
La locandina
Opera in due atti su libretto di Paolo Madron | |
Liberamente tratto da “Il Mago di Oz” di Lyman Frank Baum | |
Personaggi e Interpreti | |
Dorothy | Silvia Celadin |
Lo Spaventapasseri | Riccardo Gatto |
L’Uomo di Latta | Maurizio Leoni |
Il Leone | Alessandro Colombo |
La malvagia Strega dell’ovest | Chiara Brunello |
Il Mago di Oz | Pino Costalunga |
La Strega buona del Nord/La Strega buona del Sud/La regina dei topi | Anna Bordignon |
Maestro concertatore e direttore | Carlos Spierer |
Regia | Luca Valentino |
Scene, costumi e luci, direzione animazione pupazzi | Claudio Cinelli |
OTO/ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA | |
CORO “GIOVENTU’ IN CANTATA -MAROSTICA” | |
CORO GIOVANI VOCI BASSANO | |
Maestro dei cori | Cinzia Zanon |
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