Carniarmonie: quarantun concerti per un’estate da favola nelle montagne del Friuli
Le Alpi carniche si svegliano dal lungo e forzato sonno con un’estate di musica tra paesaggi unici e bellezze del patrimonio storico artistico montano, per un’esperienza d’arte che lega territorio e cultura nel totale rispetto e della natura e delle disposizioni in materia di protezione personale.
È Carniarmonie, il festival della montagna friulana, ad offrire nell’eden ancora puro delle valli di Carnia due mesi di grande musica nei luoghi storici e naturalistici del territorio. E nonostante le restrizioni del momento, il festival quest’anno ha raggiunto un nuovo record, programmando dal 18 luglio al 6 settembre la bellezza di ben quarantuno concerti, tra classica, dall’antica al Novecento, contemporanea, opera, operetta, jazz, contaminazioni, musiche dal mondo. Concerti tutti ad ingresso gratuito, ma con necessaria prenotazione compilando per ogni appuntamento d’interesse l’apposito form dal sito carniarmonie.it.
Tanti concerti, tutti di qualità in virtù degli artisti ospiti in questa che è la 29° edizione di Carniarmonie, per formazioni eterogenee e di riconosciuto valore: dal solista, al coro con l’orchestra, attraverso formazioni cameristiche, gruppi vocali, ensembles e non mancano le jazz band e gli insiemi musicali di derivazione contemporanea. Musica in ideale intesa con i luoghi atti ad accogliere il pubblico in massima sicurezza, per destinazioni uniche come le storiche chiese e abbazie, le antiche pievi di origine romana collocate in altura su colli e speroni, palazzi tipici, musei e collezioni d’arte, e non mancano certo i concerti all’aria aperta, in luoghi da favola. Come in Val Saisera, dove cresce l’abete di risonanza ideale per la costruzione di strumenti ad arco. Malga Pura, in una panoramica vallata sulle pendici orientali del monte Tinisuta, l’area archeologica del foro romano di Julium Carnicum, città fondata nel 50 a.C. da Giulio Cesare, per grandi eventi nati in collaborazione con diversi enti pubblici, privati e rassegne culturali della regione Friuli Venezia Giulia.
Il festival Carniarmonie inoltre sostiene l’iniziativa #ARTISTITALIANI ideata dal direttore artistico e riconosciuto clarinettista Claudio Mansutti e fatta propria dall’Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali) e dall’Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo), con l’obiettivo di sostenere gli artisti italiani nella difficile congiuntura del momento.
Tra gli interpreti e le date più attese di questa ricca edizione alle porte, c’è sicuramente il concerto inaugurale di sabato 18 luglio nella medievale Abbazia di San Gallo a Moggio Udinese, con l’Ensemble Vivaldi de I Solisti Veneti e il flautista di fama internazionale Massimo Mercelli, che tra i tanti primati vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori. Hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima. Programma dal titolo “Omaggio a Tartini”, nei 250 anni dalla morte del compositore e virtuoso di Pirano, tra sue composizioni e opere di Vivaldi. Mentre il giorno seguente c’è il jazzista sempre più seguito e richiesto Francesco Bearzatti, al clarinetto e sax tenore, con The Bears, formazione composta dal contrabbassista Alessandro Turchet e dal batterista Luca Colussi. Questo ad Ampezzo, negli spazi aperti a ridosso della Chiesa della Beata Vergine e di San Daniele Profeta. Guardando agli estremi, di tutto rilievo anche i concerti conclusivi della rassegna, come l’appuntamento del 3 settembre a Prato Carnico, la terra degli orologi, con il coro internazionale Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro, insieme al pianista Ferdinando Mussutto e al violoncellista Antonio Merici per un programma contemporaneo dal titolo “Contrasti sonori” e l’ultimo appuntamento, quello del 6 settembre nella splendida pieve di Socchieve, con la Nuova Orchestra da camera Ferrucio Busoni diretta da Massimo Belli e la presenza dei violinisti Stefano Furini e Giada Visentin per un programma dedicato a Tartini, Schubert, Bomporti, Mendelssohn, Puccini e Bartok.
Tanti gli appuntamenti, ben quarantuno come detto, che si consiglia di visionare con attenzione attraverso il sito carniarmonie.it, per un cartellone di proposte eterogenee che hanno la particolarità di essere pensate tutte in armonia con i luoghi che li accolgono, per binomi ideali tra arte e paesaggio. Questo grazie ad un festival green che guarda alla natura, al pubblico, all’arte con il massimo rispetto e spirito di condivisione.
Alessio Screm
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!