CD: Vox in Bestia, Laura Catrani si fa in tre

La Commedia di Dante ha ispirato i compositori nel corso di molti secoli e nel 2021, anno del settimo centenario della morte del Poeta, sulle tre cantiche sono fiorite diverse pagine musicali di respiro più o meno ampio. Tra queste, occupa un posto di primo piano Vox in Bestia, che raccoglie in modo organico i brevi brani sugli animali che compaiono nella Commedia, cinque a testa, creati ad hoc da tre tra i più autorevoli compositori italiani del nostro tempo: Fabrizio De Rossi Re per l’Inferno, Matteo Franceschini per il Purgatorio e Alessandro Solbiati per il Paradiso.

Il progetto è firmato in prima persona dal soprano Laura Catrani, che ha ideato, prodotto e interpretato Vox in Bestia coinvolgendo anche lo scrittore Tiziano Scarpa per i concisi, sapidi commenti introduttivi alle parole di Dante preposte a ogni brano musicale e l’artista Gianluigi Toccafondo per le video animazioni raffinate che sono state proiettate durante le esecuzioni in pubblico, ad alcune delle quali ha partecipato anche Peppe Frana con musiche dei tempi di Dante eseguite sulla chitarra elettrica.

Ora le immagini di Toccafondo si possono vedere nel booklet del CD nel quale Vox in Bestia ha trovato la sua terza collocazione. Il ciclo è nato infatti per Rai Radio 3, dove è stato trasmesso in quindici puntate nel maggio 2021, poi è stato portato in pubblico con numerosi concerti in varie sedi italiane, premiato sempre da un vivo successo, e ora è disponibile per l’ascolto in questa pubblicazione molto curata dal punto di vista tecnico ed editoriale: il booklet è particolarmente ricco, in una veste grafica elegante, con foto, illustrazioni, testi della stessa Catrani e di Guido Barbieri, le note dei tre compositori e i commenti di Scarpa con i versi danteschi ai quali si riferiscono.

Le pagine di De Rossi Re, Franceschini e Solbiati sono miniature, dalla durata che va più o meno da due a cinque minuti. Colpisce la caratterizzazione di ognuna, la capacità degli autori di suggerire il carattere simbolico di ogni animale nella visione dantesca, evitando le trappole dell’intenzione descrittiva più facile: ne è un esempio “L’ape” di Matteo Franceschini, che canta e non ronza; ma di ronzii ce ne sono, nel corso dell’esecuzione, e latrati, e bisbigli, risate, parlato, note tenute, lamenti, vocalizzi, sibili e tanti altri gesti ancora, in una pirotecnica effusione vocale che avvince per le sue qualità spettacolari mai fini a sé stesse, ma sempre al servizio, consapevole e puntiglioso, del testo musicale.

Com’è ovvio, si avverte una differenza di linguaggio nei brani dei tre compositori, a partire dall’Inferno di De Rossi Re, che mette in musica “Tre fiere”, “Vermi, vespe, mosche”, “Storni, gru e colombe”, “Cerbero” e “Cagne nere” come, secondo le sue parole, «un ipnotico vortice burlesco». Per realizzarlo, il compositore trae influssi dai più diversi generi, dal café chantant all’operetta di Offenbach, dal jazz americano all’aria d’opera e altro ancora. Matteo Franceschini, per il Purgatorio (“Astor”, “Botoli”, “Agnel”, “Ape” e “Cicogna”), concentra in un’idea musicale portante il carattere di ogni animale, imprimendo drammaticità al percorso della voce che, nell’“Agnel”, addirittura si sdoppia tra note gravi e acute. Alessandro Solbiati affronta il Paradiso e la sua fauna (Animalia: “Aquila”, “Colubro”, “Augello”, “Agnello” e “Pellicano”) tralasciando quasi sempre la citazione del testo e spingendo il canto verso una dimensione alta e disincarnata.

Di grandissimo pregio la virtuosistica prova di Laura Catrani, sia per espressività sia per qualità di intonazione, agilità, tenuta e timbro. Nella registrazione, le miniature musicali sono precedute dai versi di Dante riferiti ai vari animali, letti dalla stessa cantante: perché questo è proprio un disco a voce sola, tutto affidato alle smaglianti doti del soprano riminese. Una presenza di spicco nel panorama musicale, non solo come interprete, ma per la creatività e l’intelligenza del suo percorso, costellato di progetti dei quali Vox in Bestia è solo l’esempio più recente.

Patrizia Luppi