Continuano le produzioni del Donizetti Opera e apre la nuova web tv con Donizetti Revolution vol. 6

n attesa di conoscere gli sviluppi delle disposizioni governative sull’apertura al pubblico degli spettacoli, al momento sospesa sino al 24 novembre, il festival Donizetti Opera non si ferma e rilancia, anticipando la già prevista inaugurazione della propria nuova web tv, visibile attraverso il sito gaetanodonizetti.org e realizzata grazie a Fondazione TIM.

Il primo appuntamento è in programma sabato 31 ottobre, alle ore 21 (visione gratuita registrandosi alla web tv) con il direttore artistico del festival Francesco Micheli impegnato nella presentazione-spettacolo “Donizetti Revolution vol. 6”, in un’edizione quest’anno tutta nuova e pensata espressamente per il web e per svelare al pubblico in anteprima il Teatro Donizetti appena restaurato. Al fianco di Francesco Micheli ci sarà, come sempre, un’artista ospite del festival per gli interventi musicali: stavolta toccherà al giovane soprano portoricano Anaïs Mejías che, con il pianista Sem Cerritelli, farà ascoltare alcune pagine donizettiane legate al programma 2020. Non mancheranno, accanto a Micheli, alcuni ospiti speciali, come il direttore musicale Riccardo Frizza, il direttore scientifico Paolo Fabbri e ancora il sindaco di Bergamo Giorgio Gori con l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta e il direttore generale Massimo Boffelli. Gli spettatori saranno guidati alla scoperta di nuovi dettagli sulla vita, l’opera e la creatività di Donizetti, attraverso un inedito intreccio di musica, parole, immagini e video scritto dallo stesso direttore artistico in collaborazione con il musicologo e compositore Federico Gon e con Erika Natati; il video è realizzato da NT Next.

«Tornare a teatro insieme al pubblico sarà una grande festa, lo sarà non appena possibile – sottolinea Francesco Micheli. Le difficoltà della pandemia ci costringono ancora una volta a cercare ipotesi produttive alternative per non vanificare gli sforzi compiuti fino a oggi. La sfida attuale è quella di sfruttare le possibilità del web non come sostitutive dello spettacolo dal vivo ma come linguaggio ulteriore, espressione del nostro tempo. Di fondo resta una comune esigenza: comunicare, costi quel che costi».

La nuova web tv del festival Donizetti Opera è stata possibile grazie alla Fondazione TIM che, con il suo fondamentale contributo, ha deciso di sostenere la diffusione della cultura della musica classica e della figura di Gaetano Donizetti dalla sua città natale alla platea senza confini del web, con l’obiettivo di favorire la più larga partecipazione alla vita culturale e musicale del nostro Paese. Questa collaborazione nasce dalla condivisione dello spirito di innovazione, dall’impegno e dalla responsabilità verso la comunità di TIM per un’Italia sempre più colta, digitale, innovativa e competitiva.

La “Donizetti Revolution vol. 6” è quindi il primo tassello di “GaetAmo Donizetti”, incubatore web di idee e percorsi intorno alla figura del compositore, che non comprende solo la nuova tv ma anche nuove esperienze social, su Facebook, Instagram e sul nuovo canale TikTok, grazie alla consulenza di due esperti come Montserrat Fernandez Blanco e Nadir Catalano. È una nuova linea programmatica del festival che nasce dalla inattesa quotidianità che siamo chiamati ad affrontare da alcuni mesi, in cui il palcoscenico non è solo fisico ma anche virtuale, grazie alle suggestioni offerte dalla biografia di Donizetti e dalla sua poetica così attuale, con l’auspicio che il nucleo della “rivoluzione donizettiana” – considerata negli ultimi anni l’azione culturale bergamasca più visibile a livello internazionale e la più significativa nel percorso di riappropriazione cittadina dell’identità del compositore – possa far accendere ancora una volta i riflettori sulla città e su nuovi aspetti della vita e delle opere di Donizetti, simbolo cittadino da contrapporre alle tragiche vicende legate alla pandemia.

Il palinsesto della web tv sarà composto da una serie di format specifici, come la serie di video dalle prove insieme al giornalista Alberto Mattioli (nuovo drammaturg del festival Donizetti Opera), oppure le interviste con i protagonisti, il ciclo “Parla con Gaetano”, in cui gli artisti ospiti del festival e non solo si confidano con il compositore e poi – considerata la recente sospensione del pubblico in sala – le riprese video delle opere del primo weekend, oltre a una serie di trasmissioni con Francesco Micheli e alcuni ospiti chiamati a commentare le opere in diretta in un innovativo salotto digitale.

L’accesso alla “Donizetti web tv” è gratuito e dà la possibilità di visionare la “Donizetti Revolution vol. 6” e varie proposte d’archivio, mentre tutti i nuovi programmi dedicati al Festival 2020, incluso lo streaming delle opere, saranno accessibili a chi si abbona all’offerta web. Il Festival Donizetti Opera sceglie così di allinearsi alle principali piattaforme internazionali che in questi anni sono state aperte dalle più celebri istituzioni musicali (come il MET di New York, la Wiener Staatsoper o i Berliner Philharmoniker).
L’abbonamento alla “Donizetti web tv” (che comprende la visione delle opere 2020 e i contenuti originali) ha un costo di 59 euro; l’accesso a ogni singola opera ha invece un costo di 30 euro. Il pagamento può avvenire direttamente online tramite carta di credito o PayPal, o ancora presso la biglietteria della Fondazione Teatro Donizetti.
Il festival Donizetti Opera ha preparato pacchetti specifici per chi è in possesso di biglietti per il primo weekend (attualmente coinvolto nelle disposizioni del DPCM del 24 ottobre) con più livelli di partecipazione e la possibilità di aderire alla campagna #iorinuncioalrimborso che in questi mesi ha sostenuto i teatri internazionali, trasformando ogni spettatore in donatore. Chi rinuncia al rimborso per importi superiori ai 59 euro riceverà l’accesso gratuito alla web tv oltre a una serie di benefit a seconda dell’importo donato (per informazioni e adesioni partner@fondazioneteatrodonizetti.org).

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