Cremona: Bartoli Superstar
Il Festival Monteverdi di Cremona chiude l’edizione 2024 col tanto atteso Gala-Concert di Cecilia Bartoli la cui presenza è ormai una rarità nel panorama musicale italiano.
In programma pagine vocali e strumentali di Arcangelo Corelli, Georg Friedrich Handel, Claudio Monteverdi, Francesco Geminiani e Antonio Vivaldi.
A condividere il palcoscenico con la grande diva italiana la compagine Les Musiciens du Prince diretta da Gianluca Capuano che hanno introdotto la serata col Concerto grosso in re maggiore Op. 6, n. 4, una pagina che ci riporta ai magnifici splendori del Barocco in cui Corelli convoglia, tramite una raffinata tecnica dell’arco, tutto il suo sapere espressivo.
Ad esso segue l’aria “Augelletti che cantate” con flauto obbligato dal Rinaldo di Handel in cui Cecilia Bartoli fa il suo ingresso in scena preceduta dall’ottimo solo di Jean-Marc Goujon. Da questo clima pastorale si passa in rapida successione a una delle più sublimi melodie di Handel “Lascia la spina, cogli la rosa” da Il trionfo del tempo e del disinganno, in cui il mezzosoprano si abbandona a un lirismo di ultraterrena bellezza, creando tra il pubblico un clima di adorante ascolto.
Da qui Les Musiciens du Prince ci propongono un’altra pagina strumentale, il Concerto grosso in la minore Op. 6, n. 4, HWV 322 di Handel la cui struttura alterna affettuosa cantabilità a forme più severe.
Per omaggiare il Divino Claudio un medley dedicato ad alcuni motivi dell’Orfeo, concertato da Capuano con sensibile piglio teatrale, seguito da Sì dolce è ‘l tormento SV 332 da “Quarto Scherzo delle ariose vaghezze” le cui strofe sono state articolate dalla Bartoli con dettagliata espressività.
Altro tributo alla scuola violinistica italiana, il celebre Concerto grosso in re minore “La Folia” H. 143 di Francesco Geminiani, un vero e proprio viaggio melodico e armonico nel mondo della variazione, esaltato con singolare ricerca timbrica da Gianluca Capuano.
Rientra in scena il traversare di Jean-Marc Goujon che, con malinconici accenti, introduce la mirabile aria “Sol da te, mio dolce amore” dall’Orlando furioso di Vivaldi dove Cecilia Bartoli si libera in tutta la sua arte vocale al pari dello strumento obbligato.
Il programma si chiude con la splendida Suite di danze dall’Ariodante e la gagliarda “Desterò dell’empia Dite” dall’Amadigi Di Gaula di Handel in cui la Baroli dispiega il suo proverbiale temperamento di furia che si corona con l’attesissimo duello musicale con la tromba di Thibaud Robinne.
Al termine il pubblico in delirio e festante è stato premiato con due bis: “Piangerò la sorte mia” dal Giulio Cesare di Handel e “A facile vittoria” dal Tassilone di Agostino Steffani con l’immancabile sfida con la tromba con tanto di deriva jazz e citazione di Summertime.
Ovazioni su ovazioni per Cecilia Bartoli, Gianluca Capuano e Les Musiciens du Prince col merito non solo di aver fatto vivere una serata di altissimo livello musicale ma anche di aver saputo proporre un programma con la freschezza e lo spirito di una vera serata barocca in pieno stylus phantasticus.
Su Cecilia Bartoli bisognerebbe scrivere un trattato. Di certo rimane l’esempio di un’artista che ha saputo piegare la tecnica all’espressione, sempre votata con dedizione alla musica, senza mai cedere ad effetti artificiosi. Ad essa il merito di aver riscoperto e ridestato l’interesse verso autori dimenticati, con l’augurio che possa continuare ad alimentare queste importanti operazioni di recupero anche in ambito cameristico.
Gian Francesco Amoroso
(23 giugno 2024)
La locandina
Mezzosoprano | Cecilia Bartoli |
Direttore | Gianluca Capuano |
Les Musiciens du Prince – Monaco | |
Programma: | |
Arcangelo Corelli | |
Concerto grosso in re maggiore Op. 6, n. 4, da “12 Concerti grossi”, 1712, Amsterdam | |
Georg Friedrich Händel | |
Augelletti che cantate da “Rinaldo” HWV 7 | |
Lascia la spina, cogli la rosa da “Il trionfo del tempo e del disinganno” HWV 46a | |
Concerto grosso in la minore Op. 6, n. 4, HWV 322, da “12 Concerti grossi”, 1739, Londra | |
Claudio Monteverdi | |
Sì dolce è ‘l tormento SV 332 da “Quarto Scherzo delle ariose vaghezze”, 1624, Venezia | |
Francesco Geminiani | |
Concerto grosso in re minore “La Folia” H. 143, da “Concerti Grossi composti dell’opera quinta d’Arcangelo Corelli”, Op. 5, n. 12, 1729, Londra | |
Antonio Vivaldi | |
Sol da te, mio dolce amore da “Orlando furioso” RV 728 | |
Georg Friedrich Händel | |
Suite di danze da “Ariodante” HWV 33 | |
Desterò dell’empia Dite da “Amadigi Di Gaula” HWV 11 |
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