Daniele Gatti innocente fino a prova contraria
Il 26 luglio 2018 il Washington Post pubblica un articolo a cui segurà una dichiarazione ufficiale con un illustre defezione.
Denunce tardive, memorie che tornano improvvise, riaffacciandosi all’oggi dal 1996 una, l’altra dal 2000.
Senza contraddittorio, senza ascoltare l’interessato la Royal Concertgebouw Orchestra licenzia in tronco Daniele Gatti, cancellando anche la sua partecipazione all’imminente tournée del complesso olandese.
Il Maestro Gatti, a mezzo del suo Avvocato ha rilasciato una dichiarazione nella quale si dice esterrefatto e di respingere fortemente qualsiasi tipo di accusa.
Basta un sospetto, una dichiarazione di una o più presunte parti lese per far scattare un processo sommario e spietato, con supremo godimento di un’ “opinione pubblica” oramai consacrata a una fatale miscela di pruderie codina e morbosa attrazione, che termina con la condanna senza contraddittorio e senza appello di colui che agli occhi del mondo, ma non a quello della Giustizia che si metterà (si spera a breve) in moto per definire la Verità, è colpevole a prescindere.
La presunzione di innocenza è alla base del nostro Diritto. Si facciano indagini serie e si acclari la verità. Fino a prova contraria Daniele Gatti è innocente.
La redazione
Riportiamo la News comparsa nella home-page della Royal Concertgebouw Orchestra che ha ufficializzato l’interruzione della collaborazione:
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