Fano Jazz by the Sea, 30ª edizione
Trent’anni di grande jazz, trent’anni di musica fra passato, presente e futuro, fra tradizioni e spinte innovative, fra molteplici culture e linguaggi: Fano Jazz By The Sea taglia con l’edizione 2022, in programma dal 22 al 31 luglio, un traguardo importante, niente affatto scontato per un Festival che ha mantenuto sempre alta la bandiera di proposte artistiche di qualità, arrivando ad essere considerato uno dei principali eventi jazzistici nazionali. Un Festival che, nel suo lungo, appassionante percorso, si è sempre fatto interprete delle trasformazioni sociali che attraversano il mondo contemporaneo, sposando la causa dell’ecosostenibilità e diffondendo messaggi di dialogo fra culture diverse oggi più che mai necessari.
Organizzato da Fano Jazz Network in collaborazione con il Comune di Fano, con il sostegno di MIC-Ministero della Cultura, Regione Marche e Fondazione Carifano, Fano Jazz By The Sea si ripropone quest’anno nel suo format ormai consolidato, con il Main Stage alla Rocca Malatestiana e varie sezioni ospitate in diversi luoghi della Città.
10 giorni di Festival, 43 concerti, 35 dei quali gratuiti, 200 musicisti che si esibiranno in differenti location fra le più suggestive della Città – Rocca Malatestiana, Arco d’Augusto, Ex Chiesa di San Francesco, Anfiteatro Rastatt, Pinacoteca San Domenico, Bastione San Gallo – oltre a numerosi locali del Centro e Lungomare sparsi fino a Torrette e Ponte Sasso. Questi sono i primi numeri di Fano Jazz By The Sea 2022.
Nel tratteggiare le linee guida della XXX edizione del Festival, Adriano Pedini, Direttore Artistico di Fano Jazz By The Sea, specifica: «Sarà un’edizione non solo celebrativa che, partendo dalla non semplice esperienza maturata negli ultimi due anni, volgerà lo sguardo verso il futuro. Un futuro indicato da un passo decisivo verso quella svolta più volte auspicata che vuole Fano Jazz By The Sea essere luogo di conoscenza, di scoperta, di sorpresa, relazionale e d’impegno, in ogni caso lontano da tutto ciò che è scontato e ammiccante. Un Festival dove la musica non celebri solo se stessa ma che sappia essere connessa con le continue trasformazioni sociali, rappresentarne le inquietudini e la complessità, porsi come veicolo di inclusione. Va in questa direzione l’aver rivolto lo sguardo e l’interesse verso ciò che si muove nella scena artistica del jazz britannico, con il suo voler essere una musica aperta e globale: assisteremo, quindi, a una multicolore British Invasion capace di parlare direttamente e indirettamente della società di oggi, non solo d’oltre Manica».
La XXX edizione di Fano Jazz By The Sea – accompagnata da un sito internet completamente rinnovato, a cura dell’agenzia PolarStar di Alessandro Eusebi e Mario Covotta, e da un nuovo logo ideato appositamente dallo Studio Zaccone & Guerra – prenderà avvio con un doppio concerto-anteprima previsto la sera di venerdì 22 luglio in una location altamente simbolica, l’Arco d’Augusto: sul palcoscenico allestito appositamente per la speciale occasione salirà con la sua spettacolare band il trombonista statunitense Fred Wesley, già stretto collaboratore di James Brown nel suo periodo creativo più fulgido e oggi, nonostante non sia lontana la soglia degli 80 anni, ancora impegnato nel diffondere il verbo del più scoppiettante jazz-funk. A seguire, il duo scandinavo Aki Himanen – Aleksi Kinnunen, primo appuntamento con le sonorità elettroniche di Cosmic Journey. Entrambi i concerti saranno a ingresso gratuito e si inseriscono nella sezione Live In The City, che diffonderà i suoni del jazz in ogni angolo della Città.
Main Stage
Nel suo dinamico articolarsi su più piani, a partire dalle sezioni artistiche, Fano Jazz By The Sea ha trovato ormai da alcuni anni la sede stabile del Main Stage alla Rocca Malatestiana, dove da sabato 23 a sabato 30 luglio si svolgeranno i concerti di maggior risonanza e richiamo. La serie di esibizioni sarà inaugurata da una personalità amatissima ben oltre i confini del jazz: Noa. La celebre cantante israeliana, il cui impegno per la pace e la solidarietà è pari al suo valore artistico, ha scelto Fano tra le città dove festeggiare i suoi trent’anni di luminosa carriera sul suolo italiano: pochi altri interpreti, al di là della musica, incarnano alla perfezione una tale moltitudine di stili, influenze e tradizioni così diverse come Noa. Nelle serate successive sarà possibile ascoltare alcuni esponenti di primissimo piano del jazz britannico, a cominciare dai Sons of Kemet dell’iconico sassofonista Shabaka Hutchings che promettono una musica ad alto potenziale comunicativo ed espressivo (24 luglio). I Sons of Kemet si rifaranno al loro ultimo album Black To The Future, un concentrato in musica di contaminazione, ribellione, puro istinto nel solco della riscrittura afrocentrica del jazz. In altre parole: Grande Musica Nera! Un appuntamento immancabile, ancora più ora che il gruppo ha annunciato lo scioglimento al termine del tour europeo di questa estate.
Allo stesso humus culturale e sonoro si riferisce la giovane sassofonista Nubya Garcia, altro fiore all’occhiello di quest’esplosione di creatività british in larga parte femminile, che alla guida del suo quartetto suonerà martedì 26. A distanza di pochi giorni, l’Inghilterra tornerà a essere protagonista di Fano Jazz By The Sea 2022 con due formazioni che mescolano sonorità acustiche ed elettroniche, l’attesissimo trio di Manchester GoGo Penguin (29 luglio) e il non meno avvincente Neue Grafik Ensemble (30 luglio). Nel mezzo, altre proposte di sicuro interesse: il trio del poliedrico cantante e polistrumentista americano Louis Cole, uno dei nomi nuovi del connubio tra jazz e pop, molto attento ai linguaggi della web generation (25 luglio); il quartetto del prodigioso pianista azero Isfar Sarabski, inventore di un inebriante mix fra jazz e mugham, ovvero uno dei tipi di musica tradizionale dell’Azerbaigian (27 luglio); la band del chitarrista norvegese Eivind Aarset, originalissimo, visionario alchimista delle sei corde (28 luglio).
Biglietti da 20 a 30 Euro, ridotti da 18 a 25 Euro. Sono disponibili formule di abbonamento diversificate.
Young Stage – New Project
È lo spazio del Festival dedicato ai nuovi talenti, alcuni già affermati a livello nazionale, e ai nuovi progetti, proposti anche da musicisti marchigiani. Il tutto ospitato da sabato 23 al Jazz Village alle ore 19.30 (a ingresso gratuito), partendo dal gruppo del batterista Enrico Morello, abituale collaboratore di Enrico Rava, comprendente il sassofonista Daniele Tittarelli, il trombettista Francesco Lento e il bassista Matteo Bortone. Nei giorni seguenti si potranno ascoltare: i Mack, il quartetto del sassofonista Lorenzo Bisogno con ospite il trombonista Massimo Morganti, l’Orchestra Mosaico, formazione di giovanissimi musicisti diretti da Jean Gambini, i Ghost Horse del sassofonistaDan Kinzelman, altra band fra le più interessanti della sezione, la LAJ Big Band, i Blue Moka e i piemontesi Satoyama.
Exodus Stage – Gli Echi della Migrazione
Ideata nel 2016, la sezione Exodus Stage – Gli Echi della Migrazione pone l’accento su una delle tematiche cruciali del nostro tempo, diventata ancor più drammatica alla luce del conflitto in atto nel cuore dell’Europa. Musica che invita alla riflessione, alla condivisione di suoni diversi che riflettono un pensiero comune, attraverso una serie di solo performance in programma, quest’anno, alla Pinacoteca San Domenico e alla Ex Chiesa di San Francesco da martedì 26 a sabato 30 luglio (posto unico 2 Euro). Ne saranno artefici i sassofonisti Dan Kinzelman e Dimitri Grechi Espinoza, il trombettista Luca Aquino, il pianista Giovanni Guidi e la violinista Anais Drago, tutti valorosi esponenti di una ricerca musicale che combina il jazz più avventuroso con l’esplorazione di suggestivi ambienti sonori.
Cosmic Journey
Per il sesto anno consecutivo, dj, performer, producer e alchimisti elettronici di varia foggia saranno gli animatori di Cosmic Journey, tutte le sere dal 22 al 30 luglio, rigorosamente ‘round midnight con ingresso gratuito. Oltre ai già citati finlandesi Aki Himanen e Aleksi Kinnunen, saranno di scena al Jazz Village: Marco Cesarini & Uqbar Orchestra! con il progetto Transumanza volume II Vulnus, il quartetto Boiled, la dj Angie Back, il duo Ho una barca, i Phresoul, Kid Mojo & Veezo, 505 FT. Leonie e Crushed Curcuma. Sigle ben note ai frequentatori dei dancefloor d’Italia e d’Europa e dei palchi votati alla contaminazione e alla sperimentazione.
Green Jazz Village
Con il Green Jazz Village continua, con ancora maggior forza e convinzione, l’impegno del Festival verso la responsabilità sociale di diffondere valori universali come il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità – grazie all’adozione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) necessari per trasformare un evento da standard a ecosostenibile -, che ha portato Fano Jazz Network ad essere il promotore e capofila della rete nazionale “Jazz Takes The Green”, che riunisce festival a vocazione verde.
Insieme al suo essere cuore pulsante del Festival, il Green Jazz Village è anche luogo di incontro privilegiato con la Città: posto sempre di fronte alla Rocca Malatestiana, è il segno identitario del Festival; al suo interno è presente un’Area Chill con concerti, installazioni artistiche, info point, Yoga & Jazz, nonché il progetto Jazz For Kids con il Campus Musicale e altre attività didattiche rivolte ai più giovani Qui ha infatti sede anche l’Area Baby Friendly per i più piccoli, a testimonianza di quanto il jazz sia una musica che si interessa anche delle nuove e nuovissime generazioni.
Live In The City
Nata come forma di Resilienza nel 2020, al termine del primo lockdown, con l’intento di contribuire a ripensare ad una città con la voglia di tornare a vivere, la sezione Live In The City, subito coronata da larga partecipazione di pubblico, ha per questa edizione speciale del trentennale di Fano Jazz By The Sea un momento particolarmente significativo, rappresentato dal concerto – anteprima del 22 luglio all’Arco di Augusto. Nei giorni successivi si diffonderà nelle piazze e nelle vie del Centro Storico, del Lungomare Lido e Sassonia, fino a Torrette e Ponte Sasso: 70 saranno i musicisti, tutti provenienti dal territorio marchigiano, impegnati ad animare i vari locali della città con quella musica jazz nata proprio in mezzo alla gente; una musica dall’anima popolare, patrimonio dell’Umanità. Oltre ai concerti diffusi e all’anteprima all’Arco d’Augusto, fra gli appuntamenti più attesi e sicuramente partecipati di Live In The City ci saranno il Concerto all’Alba previsto per domenica 24 alle ore 5 del mattino all’Anfiteatro Rastatt, con il pianista Fabio Giachino, e l’ormai tradizionale parata della travolgente P-Funking (sabato 23, Centro Storico, ore 12.30 e ore 18.30). Dalle ore 18 di sabato 30, iniziando con il Concerto dal Balcone del Pincio e con Fano Jazz Byke The Sea, corteo di bici e cargo byke con a bordo musicisti, la musica sarà quindi padrona assoluta dell’intera Città.
Altre attività – Fringe Events
Il già ampio e sfaccettato programma di Fano Jazz By The Sea 2022 si arricchisce ulteriormente di altri eventi collaterali, sempre in sintonia con lo spirito e la visione del Festival. Per Arte & Jazz i progetti “Arbor”, progetto di tree art biodegradabile di megx; “IN-sostenibile”,esposizione libera e indipendente dal tempo che corre a cura di Cecilia Marino e megx; “Cinico Jazz”, esposizione di immagini attraverso lo sguardo di Giovanni Piccini; “Low Poly Mask”, esposizione di sculture stampate in 3D con materiali di scarto a cura di Linchio; “Plastic Sea”, esposizione di collage di materiale plastico di Cecilia Marino.
Non mancherà, poi, l’appuntamento con Yoga & Jazz Experience, a cura di Costanza De Sanctis e del percussionista Peppe Consolmagno (domenica 24 luglio alle ore 07.45).
Infine, sabato 30 alle ore 10 nella Chiesa di Santa Maria del Gonfalone, si parlerà di sostenibilità grazie all’incontro dal titolo Preservare gli habitat marini di tutto il mondo, organizzato da Fano Jazz Network e Build a Forest. All’incontro, al quale prenderanno parte il capitano e CEO Alex Cornelissen e il capitano Peter Hammarstedt fondatori di Sea Shepherd, l’organizzazione che si occupa di proteggere la biodiversità dei mari, è strettamente legato il concerto che si terrà lo stesso giorno alle 19.30 con i Satoyama dal titolo Sinking Islands. L’incontro sarà in collaborazione con il Comune di Fano, Fano Marin Center, Gac Marche Nord, Ministero Politiche Agricole e Forestali.
Concerto alla Golena del Furlo – Terre Sonore
Fano Jazz By The Sea 2022 si concluderà, come di consueto, con l’appuntamento al Parco Golena del Furlo di Acqualagna che, come avvenuto lo scorso anno, passerà il testimone alla rassegna Terre Sonore, che si svolgerà sino a fine agosto coinvolgendo ben 15 comuni della Provincia di Pesaro Urbino. Protagonista dell’evento alla Golena del Furlo sarà la vocalist e suonatrice di kora originaria del Gambia Sona Jobarteh (31 luglio, ingresso gratuito), mentre al batterista indiano Trilok Gurtu, insieme all’italiano Arké String Quartet, e a Enrico Rava con il suo New Quartet spetterà dare ulteriore lustro e chiudere la seconda edizione di Terre Sonore con i rispettivi concerti al Castello di Gradara (26 agosto) e al Teatro Comunale di Cagli (27 agosto).
Sponsor
Coerentemente con la scelta Green, la policy di Fano Jazz Network è quella di scegliere esclusivamente sponsor che condividano e dimostrino di praticare politiche ecosostenibili.
Main sponsor di Fano Jazz By The Sea 2002 sono: Noctis, Termomet, Spazio Conad, Profilglass, BCC, Earth System, Aset s.p.a, Ottica Visiva, Eusebi – Giromari.
Acquisto biglietti:
– online su: www.vivaticket.com
– nei punti vendita vivaticket
– Botteghino del Teatro della Fortuna, Piazza XX Settembre, Fano
Tel. 0721 800 750 – botteghino@teatrodellafortuna.it
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