Festival della Valle d’Itria 2025, arte contro la guerra: musica e dialogo per la 51ª edizione
Dal 18 luglio al 3 agosto 2025, Martina Franca ospita la 51ª edizione del Festival della Valle d’Itria, per la prima volta sotto la direzione artistica della compositrice Silvia Colasanti. Il titolo scelto, Guerre e pace, riflette un momento storico in cui il confronto tra conflitto e armonia è più che mai attuale.
La Colasanti introduce due direttrici: «memoria e futuro», con attenzione al repertorio belcantistico, ma anche alle opere del Novecento e contemporanee, per «raccontare l’attualità con i suoni degli autori di ieri e di oggi».
Tre i titoli operistici principali: Tancredi di Rossini (con entrambi i finali), Owen Wingrave di Britten – alla prima italiana – e L’enfant et les sortilèges di Ravel, nel centenario della composizione. Al loro fianco concerti, incontri, laboratori, spettacoli itineranti e approfondimenti.
«La storia del Festival è fatta di coraggio e visione – dichiara Michele Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi – Oggi vogliamo essere un Festival inclusivo, attento alla sostenibilità e capace di reagire con l’arte alla brutalità della violenza».
Il sindaco Gianfranco Palmisano definisce l’evento «ambasciatore di pace e della bellezza della Valle d’Itria», mentre per Aldo Patruno, Regione Puglia, «la cultura è la forma di resistenza civile più potente: il Festival lancia un messaggio forte, costruendo ponti nel Mediterraneo».
Tra gli appuntamenti musicali, la Sinfonia n. 14 di Šostakóvič diretta da Fabio Luisi (1° agosto), il concerto sacro con l’Orchestra della Magna Grecia (23 luglio), e il ciclo “In-chiostro” con ospiti come Lucrezia Ercoli e Paolo Nori. “In Orbita” porterà invece la musica tra contrade, piazze e masserie, con spettacoli itineranti e flashmob.
A chiudere la riflessione culturale, il convegno “Guerra e pace nell’opera” (29 luglio), in collaborazione con l’Università di Bari, per esplorare il tema tra storia, musica e società.
Alessandro Cammarano
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