Festival Verdi, l’Ernani torna al Regio
Michele Mariotti sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, preparato da Martino Faggiani torna al Festival Verdi dopo nove anni e dirige per la prima volta Ernani, in programma al XX Festival Verdi venerdì 25 e domenica 27 settembre 2020, ore 20.00, al Teatro Regio di Parma, ove l’opera in forma di concerto è stata spostata per le incerte condizioni meteorologiche.
Interpreti Piero Pretti (Ernani) ed Eleonora Buratto (Elvira) entrambi al debutto nel ruolo e al Festival Verdi. Vladimir Stoyanov (Don Carlo), Roberto Tagliavini (Don Ruy de Silva), Carlotta Vichi (Giovanna), Paolo Antognetti (Don Riccardo), Federico Benetti (Jago). L’opera, come consuetudine del Festival Verdi, sarà eseguita nell’edizione critica a cura di Claudio Gallico, The University of Chicago Press, Chicago e Casa Ricordi, Milano.
Ernani, che manca dal Teatro Regio di Parma da 15 anni, sarà trasmesso in diretta su operastreaming.com, venerdì 25 settembre 2020, dalle ore 20.00, inaugurando il nuovo cartellone del primo portale online gratuito dedicato all’opera lirica in Italia. Il progetto triennale, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato in collaborazione con Edunova e Università di Modena e Reggio Emilia, è nato per divulgare e diffondere la passione per la musica e la bellezza dell’opera lirica, per rendere fruibile a tutti lo spettacolo, soprattutto a chi non può assistervi dal vivo, attraverso una ricca programmazione di trasmissioni video realizzate nei principali teatri ed enti lirici della Regione, territorio di tradizione musicale e di produzione operistica di prestigio internazionale.
Causa maltempo, l’esecuzione dell’opera è stata spostata al Teatro Regio, la cui capienza è stata di recente ampliata a 600 posti totali, disposti in modo conforme alle direttive governative e regionali in materia di tutela della salute pubblica. La nuova assegnazione dei posti sarà effettuata dalla Biglietteria del Teatro Regio cercando di tenere conto della categoria dei posti acquistati per il teatro all’aperto al Parco Ducale. Per la limitata e diminuita capienza della Sala del Regio e per la differenti tipologie di settori tuttavia, non per tutti i posti tale presupposto potrà essere mantenuto, per questa ragione il Teatro confida che il ritrovato piacere di un’imprevista serata all’opera al Regio consenta al pubblico di superare gli eventuali disagi per un posto che non si è potuto scegliere, facendo prevalere la gioia di ritrovarsi per la prima volta nell’abbraccio dei suoi stucchi.
Data la nuova collocazione al Teatro Regio resasi necessaria per le incerte condizioni meteorologiche, il pubblico che non vorrà prendervi parte avrà comunque la possibilità di chiedere il rimborso del biglietto entro il prossimo 10 ottobre.
Per consentire ai tecnici di completare l’annunciato nuovo assetto della Sala del Teatro in tempo per il debutto (con il posizionamento di schermature in policarbonato flessibile nelle sedute alternate occupabili in platea e tra un palco e l’altro e lo smontaggio e riposizionamento delle sedute in galleria), la prevista prova generale di mercoledì 23 settembre 2020 alle ore 20.00 non potrà essere aperta al pubblico. Anche in questo caso gli spettatori potranno richiedere il rimborso del proprio biglietto entro il 10 ottobre esclusivamente presso la biglietteria del Teatro
In entrambi i casi, per la richiesta di rimborso sarà necessario restituire il biglietto originale alla biglietteria, eventualmente inviandolo a mezzo posta, come imposto dalla normativa tributaria.
“Tornare all’opera, in sicurezza, tra le mura del Teatro Regio, – dichiara Anna Maria Meo, Direttrice generale del Teatro Regio di Parma e Direttrice artistica del Festival Verdi – è un altro piccolo passo in direzione di una ritrovata e diversa normalità, che compiamo preparati e secondo tutte le cautele che garantiscano, ben oltre gli obblighi imposti dalle norme a tutela della salute pubblica, un ascolto sereno e gioioso alla comunità del Regio. Tornare a incontrare il nostro pubblico al Regio dopo tanto tempo sarà certamente molto emozionante”.
Dopo aver diretto Simon Boccanegra, La traviata, Nabucco, Rigoletto, Attila, Un ballo in maschera, Don Carlo, I masnadieri, I Lombardi alla prima crociata, I due Foscari, Il trovatore, La forza del destino, Aida, Michele Mariotti debutta in Ernani, felice di vedere realizzato un suo desiderio, in occasione del suo ritorno al Festival Verdi dopo nove anni.
“Ernani è l’opera che ho sperato di poter dirigere al Festival Verdi fin dalle prime conversazioni intercorse con il Teatro Regio, nel 2019 – dichiara Michele Mariotti. Questa è l’opera con cui Giuseppe Verdi inizia a scoprire e sperimentare un modo specifico di “scolpire” i suoi personaggi che diverrà suo caratteristico, e che ritroveremo in futuro, ne I due Foscari, ne I masnadieri, in Macbeth. Una tecnica di scavo psicologico e musicale al tempo stesso, attraverso cui delinea i personaggi, tanto nelle scene individuali quanto nei momenti di insieme o nei concertati, su cu sembra porre una sorta di lente d’ingrandimento in grado d’immortalare, si direbbe per sempre, momenti e profili che sono costruiti sulla linea del canto”.
“Del Verdi che mi appassiona, in Ernani ritrovo il ritmo e il taglio teatrale che solo Giuseppe Verdi sa dare alle sue opere. Un ritmo che è anche passo teatrale, con trovate geniali, come se ne trovano anche nel finale secondo della Forza del destino, per esempio, con il coro maschile su cui svetta la voce della sola Vergine degli Angeli, e qui, nell’atto terzo di Ernani, in “O sommo Carlo”, dove la preghiera di Don Carlo, accompagnata dall’arpa e dal coro, si innesta su un settimino vocale. Sono momenti magici”.
“L’edizione critica di Ernani, a cura di Claudio Gallico, fu tra le prime a essere pubblicate nel catalogo delle partiture in edizione critica delle opere di Verdi, spiega Francesco Izzo, Direttore scientifico del Festival Verdi. Scopo precipuo di questa edizione è studiare scrupolosamente le fonti al fine di restituire un testo che rifletta le intenzioni dell’autore, rimuovendo le tracce del tempo, gli interventi arbitrari e gli errori accidentali di censori, copisti, ed editori – un po’ come si fa quando si restaura un’opera pittorica. Nel caso di Ernani, non si tratta di grandi stravolgimenti, ma piuttosto una maggiore dovizia e precisione di dettagli espressivi e segni di articolazione riconducibili a Verdi. Un particolare che potrà incuriosire è l’inizio della celebre aria di Silva nel primo atto, che testimonia lo sdegno del nobiluomo: comunemente si canta “Infelice! e tuo credevi”, ma nell’autografo di Verdi, e quindi nell’edizione critica, si legge chiaramente “e tu credevi”, un testo drammaticamente più forte che, tra l’altro, è più agevole per il cantante, eliminando la doppia vocale”.
“Per giudizio unanime, racconta Giuseppe Martini nelle sue note, Ernani rappresenta la svolta di Verdi dal dramma corale a quello delle passioni private, espresse da una felicità melodica che prende per mano le strutture convenzionali del melodramma e da personaggi animati da sentimenti forti e quasi ancestrali: nascono qui peraltro la caratteristiche del futuro tenore verdiano dolce e patetico e al contempo vigoroso e appassionato, e quelle del baritono “alto”, melodioso e dalla psicologia sfaccettata, che in Carlo trovano un degno e non convenzionale antagonista della figura di Ernani”.
Il pubblico potrà ascoltare Ernani seguendo il libretto dell’opera sul proprio smartphone o tablet, nella versione in francese e nella versione in italiano, utilizzando l’app Lyri Live, che può essere scaricata dal gratuitamente. L’applicazione Lyri è disponibile per i dispositivi Apple, Android e Windows Phone. Si consiglia di scaricare l’applicazione prima di recarsi al Teatro Regio ove, in occasione degli spettacoli del Festival Verdi, sarà comunque disponibile una rete wifi denominata “Lyri”. Tre facili passaggi: 1. Scaricare Lyri sullo smartphone/tablet; 2. collegarsi alla rete gratuita Wi-Fi “Lyri”; 3. Avviare la app Lyri e inserire le seguenti credenziali: username: opera | password: opera. Il personale di sala sarà a disposizione del pubblico per ogni eventuale necessità.
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